"Il tassinaro": tutte le differenze tra short e long version

26 Luglio 2023

IL FILM

Il tassinaro è la storia di Pietro Marchetti (Alberto Sordi), tassista romano che vive con la sua famiglia - la moglie Teresa (Anna Longhi), affettuosamente detta "Buzzicona", il figlio Luca (Giorgio Gobbi) e il suocero (Angelo Villa) - alla periferia di Roma, nel Borghetto di Ostia Antica. Il film racconta la quotidianità di un tassista nella Roma degli anni Ottanta evidenziando la fatica del mestiere nonché il bello e il brutto della città eterna. La vita di Pietro è tranquilla e semplice: non chiede che di tornare a casa per ritrovare la propria famiglia serena (all’oscuro degli orrori che si vedono in giro), un buon piatto tipico della cucina romana (cucinato dal suocero) e sapere che il proprio figlio sta studiando per laurearsi in ingegneria. Tra una scena familiare e l’altra incontriamo i vari clienti che Pietro trasporta sulla sua vettura "Zara 87", con personaggi incredibili: una giovane donna che vuole suicidarsi, un anziano signore che porta a una prostituta il figlio da allattare... fino all'incontro con personaggi di un certo spessore come l’ex diva Silvana Pampanini, il politico Giulio Andreotti e il regista Federico Fellini.

LE VERSIONI DEL FILM
Del film esistono le seguenti tre versioni:

1) VERSIONE CINEMATOGRAFICA (che è la stessa che si può oggi trovare in streaming o sul DVD)
Data di uscita: 22 dicembre 1983
Durata: 120 minuti (1h 58'39" per la precisione, escludendo la sigla finale), anche se molti siti indicano erroneamente 137 minuti. 137 minuti è il minutaggio che si ottiene convertendo in minuti la lunghezza della bobina (3760/3712) riportata nel visto censura di ItaliaTaglia. Sempre in ItaliaTaglia, leggendo la trama si trova inserita nella descrizione la festa di laurea del figlio e la festa dello scudetto della Roma, scene in realtà non presenti nella versione cinematografica ma solo in quella televisiva.
La richiesta in censura è del 14 dicembre 1983, l’ok del 16 dicembre e la prima al cinema è del 22 dicembre.

2) VERSIONE TV in 4 PUNTATE (trasmessa in televisione in 4 puntate)
Data di uscita: Gennaio 1987. Il film venne trasmesso la prima volta in televisione in 4 puntate, trasmesse esattamente il 7 gennaio, il 14 gennaio, il 21 gennaio e il 28 gennaio 1987.
Durata: La durata totale è di 225 minuti ovvero 3h 45' (i tempi si basano sull'inizio della trasmissione e l'inizio della successiva, da Fonte La Stampa e L’Unità). Come indicato nei trafiletti del film, però, al termine di ognuna delle quattro puntate lo stesso Alberto Sordi conduceva un dibattito in studio al quale parteciperanno diversi tassisti, quindi la durata del film non è chiaramente quella che si ottiene sommando le durate delle quattro puntate.
Nella foto (da cliccare): i ritagli del Radiocorriere di tutte e quattro le puntate del Gennaio 1987.

3) VERSIONE TV in 2 PUNTATE (trasmessa in televisione in 2 puntate)
Data di uscita: Dicembre 1988. Il Radiocorriere TV indica come prima trasmissione del film in due puntate le date del 14 e 21 dicembre 1988.
Durata: La durata totale è di 193 minuti ovvero 3h13' (Fonte minutaggio Radiocorriere TV), ma quella che ho visto alle Teche Rai dura 179' ovvero 2h 59' 22" (escludendo le sigle iniziali e di coda).
Nella foto (da cliccare): i ritagli del Radiocorriere di tutte e due le puntate del Gennaio 1988.

Lo speciale nasce dall’esigenza di fare chiarezza sulle versioni esistenti del film, utilizzando come fonte la visione (completata più volte in questi anni) nelle sedi delle Teche Rai di Via Teluda e di Viale Mazzini.
Nella foto (da cliccare) due noti articoli sul film: Il primo sulla presenza nello stesso dei celebri sposini di Omegna, il secondo sulla partecipazione di Giulio Andreotti. E' curioso in quest'ultimo articolo, in particolare, leggere cosa dice Silvana Pampanini, che riguardo alle scene con Andreotti riporta molte frasi assolutamente non presenti nella versione definitiva del film (né cinematografica né televisiva)...



IL CONFRONTO
Per l’analisi delle differenze tra la LV (versione lunga televisiva in 4 puntate) e la SV (la versione corta, che uscì al cinema), abbiamo utilizzato le sopracitate abbreviazioni per individuare subito con facilità. Quindi da ora in poi...
LV = Long Version (quella televisiva)
SV = Short Version (quella cinematografica)
= Scena con cliente sul taxi

Il minutaggio nella riga sottostante il titolo indica invece quando la scena inizia nelle due versioni, mentre tra parentesi è segnalata la durata del “taglio”.
Nel confronto verranno evidenziate scene presenti solo nella LV e quindi inedite nella SV, scene presenti in entrambe le versioni con alcune parti in più nella LV, scene presenti solo nella versione SV e assenti nella LV.

Si analizzeranno qui sotto le quattro puntate, seguendo l'ordine delle scene che venne trasmesso al tempo e che è lo stesso di quello delle due puntate in cui, dopo la prima volta, la versione televisiva venne trasmessa.
Nota: i fotogrammi provengono dal film e, per le scene presenti solo nella LV, dagli extra del dvd (che ne contiene alcune). Un paio sono anche ricavate dalle fotobuste del film.

PUNTATA 1 (DI 4)

1) IMMAGINI DI REPERTORIO, NATALE A ROMA
LV: 0:00 – SV: 0:00 - durata di 1'49’’ non considerati nei minutaggi successivi
La LV parte con immagini natalizie di repertorio ambientate sulle strade di Roma (Piazza Navona e Via Del Corso). Si vede la gente entrare nei negozi per comprare i regali, bambini giocosi e babbi natali che rallegrano le strade... Tutto questo mentre scorrono i titoli di testa e si sente sullo sfondo una canzoncina di Natale. Tutta questa parte è presente solo nella LV.

• 2) LV/SV: CLIENTE 1, IL LADRO
LV: 0:00 – SV: 0:00 (-)
Le due versioni in questo caso sono identiche. Pietro (Alberto Sordi) saluta e augura Buon Natale ai colleghi via radio mentre porta un cliente a destinazione. A quest'ultimo mostra, fiducioso nel fatto che sia una brava persona, la paga del giorno precedente e la tredicesima con la quale renderà la famiglia felice. Purtroppo si sbaglia di grosso, sul cliente (un uomo travestito da donna), che lo minaccia con una pistola sottraendogli il denaro. Pietro, tornato a casa e ancora scosso per il furto dello stipendio (che non vuole riferire alla famiglia per non preoccuparli) canta insieme ai familiari i canti di Natale davanti al presepe.

3) LV/SV: APERTURA DEI REGALI E GRANDI MANGIATE
LV: 3:25 – SV: 3:25 (-)
Stessa durata per le due versioni. La SV sovrappone però qui i titoli di testa e la sigla iniziale, coprendo in questo modo alcuni dialoghi, cosa che ovviamente non avviene nella LV. Si parte con l’apertura dei regali di Natale e con immagini delle gran mangiate del 25 e del 26 Dicembre.

4) LV: CHIAMATA CON IL FIGLIO IL 31 DICEMBRE
LV: 6:25 (1:14’’) – SV: 4:25
Scena presente solo nella LV. La famiglia di Pietro parla al telefono con la famiglia del figlio Alvaro, emigrato a Londra. Purtroppo, per alcuni “problemi economici”, Pietro e i suoi non sono potuti andare a Londra a festeggiare con lui e la sua famiglia il Capodanno, ma ricevono la promessa che a Pasqua verrà a trovarli il loro nipotino Jason.

5) LV/SV: LENTICCHIE E FUOCHI D’ARTIFICIO
LV: 5:39 – SV: 4:25 (-)
Le due versioni riprendono con il nonno che serve sul tavolo un gustoso vassoio di lenticchie e cotechino. Scorrono successivamente immagini di una classica tombolata in famiglia mentre tutti aspettano lo scoccare della mezzanotte e della scritta “W 1983” composta con i fuochi d’artificio al centro della piazza del borghetto.

6) LV/SV: UN CAFFE’ E POI AL LAVORO!
LV: 7:26 – SV: 6:12 (0:05’’)
Pietro si sveglia con un rumore strano per le sue abitudini: è la nuova sveglia giapponese che fa anche il caffè, regalo di Natale della sua famiglia. Si lamenta allora con la moglie Teresa (Anna Longhi) di queste nuove tecnologie affemando che il caffè migliore resta sempre quello fatto con la macchinetta napoletana. Porta il caffè alla moglie, la quale insiste nel voler sapere cosa lui faccia e cosa veda durante i suoi turni di lavoro. Pietro le risponde che non deve sapere nulla. Qui, nella SV è inserita una piccola battuta di 5 secondi non presente nella LV. E' di Teresa, che dice: “Me tieni sempre chiusa qua dentro” E Pietro, mentre accarezza teneramente il viso della moglie: “Eh… chiusa qui dentro… è casa tua. Non sei contenta? Che voi sape'?". Riallineate le due versioni, Pietro non manca di ricordare al figlio Luca (Gobbi) di studiare invece di lamentarsi sempre. Circondato dalla nebbia e dalle primissime luci dell’alba, l'uomo si avvia all’autorimessa e parte con il suo taxi verso Roma.

7) LV/SV: QUALCHE IMMAGINE DI ROMA E CHIACCHIERE CON IL COLLEGA
LV: 13:04 – SV: 11:55 (-)
Stessa durata per le due versioni. Si vedono immagini di Pietro all’interno del suo taxi, in giro per Roma, fino a quando questi arriva a Piazza Venezia dove si ferma a chiacchierare con un collega dei problemi di “stress” del quale soffre la moglie di quest’ultimo per colpa, a detta di Pietro, delle brutte notizie che il marito le riporta. Il segreto, gli spiega Pietro, è non rivelare alla propria famiglia quanto succede a lavoro, in modo da tranquillizzare tutti e ritrovare la serenità, una volta tornati a casa. Si conclude con Pietro che si dirige verso un gruppo di colleghi. La conclusione della scena si adatta meglio alla SV rispetto alla LV, che ha una scena successiva differente. Nella SV, infatti, viene qui inserita la scena "A PARLARE DI SCIPOERI E POLITICA CON I COLLEGHI", spostata invece nella LV più avanti.

8) LV: INTERVISTA A PAOLO FRAJESE IN PIAZZA
LV: 15:17 (1:17’’) – SV: 18:44
Scena presente solo nella LV. Arriva nella zona dei taxi il giornalista Paolo Frajese (se stesso), subito riconosciuto da Pietro che gli fa i complimenti per il servizio sull’Etna. Il giornalista, restando in piazza, si avvicina con un microfono al tassinaro per intervistarlo e gli chiede se ami il suo lavoro. Questi risponde di sì, ma che alle volte gli capitano alcune cose buffe, come quando, fermato dalla municipale, gli vennero chiesti i documenti suoi e non del cliente che era salito "con insistenza" sul suo taxi. L'intervista viene poi interrotta da una chiamata di servizio proveniente dal telefono dell’area di sosta dei taxi. Pietro risponde e parte per il Colosseo raccomandando nel frattempo ai colleghi in piazza di non fare brutta figura con la Rai... Della scena esiste anche una parte inedita non presente in nessuna delle due versioni (ma che si trova al momento all'inizio di questo filmato su YouTube) in cui Pietro racconta come sia stato rapinato nel suo taxi la notte di Natale.

9) LV: CLIENTE 2, IL MILITARE
LV: 18:23 (1:15’’) – SV: 18:44
Scena presente solo nella LV. Un militare (Nicola Morelli) si lamenta della sporcizia in città e degli spazzini, che non lavorano: "E' una vergogna, una vera vergogna... Roma.... un luridume, un immondezzaio... Un impreparato esercito di fannulloni, birbaccioni, buoni a nlulla, buoni soltanto a chiedere continue riduzioni di ore di lavoro. Roma continua a accumulare immondizia per l'insubordinazione dei cosiddetti scopini... Fannulloni!". Pietro gli consiglia, per ridurre la sporcizia, di dare una scopa ai militari di leva invece del fucile e di mandare loro a ripulire la città. Magari la cosa li renderebbe pure più contenti...

10) LV: CLIENTE 3, LA DONNA ACCOMPAGNATA ALL’OSPEDALE
LV: 16:34 (1:05’’) – SV: 18:44
Scena presente solo nella LV. Sporgendo un fazzoletto fuori dal finestrino Pietro parla dei figli e del parto con una cliente (Silvana De Santis) dalla pancia prominente mentre la porta in con giro per la città. La signora capisce l’errore nel quale è incorso Pietro: la pancia è dovuta al grasso, non è affatto incinta! Ha chiesto di andare all’Ospedale Fatebenefratelli semplicemente perché abita lì vicino!

11) LV: CLIENTE 4, L'UOMO DEL VIAGGIO PREMIO A NEW YORK
LV: 18:54 (1:41’’) – SV: 18:44
Scena presente solo nella LV. Pietro si lamenta con un cliente che lo continua a tempestare di domande su Roma e la sua storia. Dopo qualche battibecco, l'uomo si palesa come il presidente dell’UTI, l’Unione Tassisti Italiani: il suo compito è scoprire i dieci tassisti della capitale più gentili ed estrarre a sorte un viaggio a New York tutto pagato per loro e le loro famiglie. Purtroppo Pietro, considerato quanto accaduto, non avrà modo di poter essere annoverato tra i migliori tassisti destinati a partecipare al concorso...

12) LV/SV: "DALLAS" E LA TRIPPA
LV: 20:35 (1:31’’) – SV: 18:44
La LV parte con Pietro addormentato sul divano del salotto insieme alla sua famiglia mentre in televisione scorrono immagini di New York. Svegliato dalla moglie, che si lamenta perché russando disturba chi guarda, si avvicina al suocero che già sta pensando al pranzo di domani (“mezzi tubi e trippa”), mentre Pietro si prepara delle ciambelline da gustare con il vino. Il suocero, ricevuta l’approvazione del menù per l'indomani, prende la trippa dal frigorifero e comincia la preparazione del piatto. Ora le due versioni si allineano, con una breve battuta sulla trippa, mentre in televisione inizia "Dallas" e tutta la famiglia si lascia coinvolgere dal telefilm. “Prima o poi me lo spiegate questo Dallas", dice Pietro, "io non c’ho capito niente”. Ma il più appassionato è il figlio, che minaccia di portarsi il televisore in camera se non verrà fatto silenzio, subito redarguito dal padre che gli ricorda come agli esami gli faranno domande sui ponti, non certo su "Dallas"! Subito dopo Pietro si addormenta sul divano tornando a russare rumorosamente.

13) LV/SV: CLIENTI 5, I TURISTI AMERICANI
LV: 23:44 – SV: 20:22 (-)
Stessa scena nelle due versioni. Pietro carica una coppia di turisti americani (Geoffrey Copleston e Any Cerreto) che chiede di visitare Roma. Prima tappa il Quirinale, dove i due speravano di ammirare i bronzi di Riace, che prima del ritorno in Calabria erano effettivamente esposti lì (fu il Presidente Pertini a rivolerli a Reggio, in una sua dichiarazione disse: “I Bronzi di Riace devono tornare nella loro casa: il Museo di Reggio") e successivamente San Pietro. Nasce una discussione all’interno del taxi tra Pietro e il signore americano quando quest’ultimo, specificando di venire da Dallas, vuole capire perché Pietro non gradisca l'omonima serie televisiva.

• 14) LV/SV: CLIENTE 6, L'ASPIRANTE SUICIDA
LV: 31:25 (1:34’’) – SV: 28:03
Qui le due versioni partono con una panoramica notturna di Roma dalla terrazza del Pincio, dove una giovane ragazza (Alessandra Mussolini) piange e decide di fermare il taxi di Pietro, che passa di lì. La LV aggiunge immagini della ragazza che si avvicina al taxi, mentre la SV ci mostra la cliente già di fronte all’auto. La LV allunga anche i dialoghi all’interno del taxi, durante i quali Pietro cerca un dialogo con la giovane. Lasciatala come richiesto nei pressi di ponte Garibaldi, la ragazza si avvicina al bordo del ponte per buttarsi di sotto; convinta dal nostro tassinaro a cambiare idea, viene riportata a casa in taxi (anche qui alcuni dialoghi tra i due sono presenti solo nella LV). Ad attenderla c’è il padre (Della Casa), con cui il tassista avrà uno scambio di vedute e... di uno schiaffo!

15) LV/SV: CENA IN CUCINA PER EVITARE "DALLAS"
LV: 41:13 – SV: 36:17 (-)
Stessa durata nelle due versioni. Pietro preferisce restare a tavola a mangiare invece di vedere "Dallas" (che come abbiamo detto non apprezza) insieme al resto della famiglia. Per non disturbarli decide di andare a letto. Più tardi lo raggiunge la moglie in sottoveste, svegliandolo involontariamente.




PUNTATA 2 (DI 4) 
LV: SIGLA INIZIALE, IMMAGINI DI ROMA (minutaggio non considerato)

16) LV/SV: A PARLARE DI SCIOPERI E POLITICA CON I COLLEGHI
LV: 00:00 (4:31’’) – SV: 14:08 (4:36’’) - differenza scene  (- 0:05’’)
Questa scena viene inserita nella SV dopo "CHIACCHIERE CON IL COLLEGA". Pietro si sofferma con i colleghi a parlare dello sciopero contro gli abusivi, di come combattere l’inflazione, la disoccupazione, della scala mobile e dei salari. Discorsi che alcuni colleghi, non informati quanto lui, non riescono a comprendere. La scena si conclude con Pietro che parte con il suo "Zara 87" salutandoli. Scorrono successivamente immagini di repertorio della manifestazione dei taxi che blocca la città. Si noti che le immagini fanno riferimento alla manifestazione realmente avvenuta a Roma nel marzo del 1982 per protestare proprio contro i taxi abusivi, e vengono intervallate da sequenze di Pietro che parla con la collega Fernanda (Tolo), anche lei in prima linea nella protesta. La durata di 5 secondi in più della SV è forse dovuta a qualche errore nel montaggio della LV.

17) LV: ANDATE A PRENDERE IL NIPOTINO JASON!
LV: 4:31 (1:19’’) – SV: 40:26
Scena presente solo nella LV. Luca, il figlio di Pietro, informa i genitori, che stanno curando il praticello davanti casa, che Jason (Jason Piccioni, figlio in realtà dell'autore della colonna sonora Piero Piccioni) è arrivato all'aeroporto e che bisogna andare a prenderlo.

18) LV/SV: L'ARRIVO DI JASON AD OSTIA
LV: 5:50 (4:04’’) differenza scene  (1:12’’) – SV: 1:13:51
Qui la SV è ancora ferma in attesa di ricominciare, mentre la LV mostra Pietro che preleva all'aeroporto di Fiumicino il nipote Jason arrivato da Londra per portarlo a casa (come “promesso” nella scena del 31 dicembre presente nella LV). Durante il viaggio in taxi per Roma, Pietro discute con il nipote: "Perché i turisti non si sforzano di imparare l’italiano e di parlarlo quando vengono in Italia, mentre gli italiani lo fanno con l'inglese per parlarlo quando vanno all’estero?"; è' un breve inciso che manca totalmente nella SV. La scena stacca poi con Sordi che, per sdrammatizzare, inserisce un'audiocassetta nell'autoradio (si tratta di "Wishing Away" di Piero Piccioni, vero padre di Jason come abboiamo detto) e chiede al nipotino se la riconosce. Questi risponde di sì e inizia a cantarla beatamente! Arrivati ad Ostia, il nipote viene affidato alla nonna e al bisnonno, mentre Pietro riparte con il suo taxi. Questa stessa scena, anche se accorciata, si vedrà solo molto più avanti, nella SV.

• 19) LV/SV: CLIENTI 6, GLI SPOSINI DI OMEGNA
LV: 9:54 (0:57’’) – SV: 40:26
Alla stazione Termini, il taxi "Zara 87" fa salire un giovane signore e una donna molto più anziana: si riveleranno essere gli sposini di Omegna (Fulvio Cerutti e Pia Bianca Curioni nel ruolo di se stessi), una "strana coppia" che ai tempi fece scandalo per la loro differenza di età. La scena si compone di una chiacchierata all’interno del taxi condita da qualche tocco di ironia. Arrivati in albergo, nella SV Pietro saluta i clienti e se ne va in Via Veneto, mentre nella LV rimane a chiaccherare con un vigile urbano, suggerendogli ironicamente di provare pure lui a trovarsi una donna anziana e ricca, sfruttando magari non solo la bellezza ma anche il fascino della divisa.

• 20) LV/SV: CLIENTE 8, LA SIGNORA SCORBUTICA
LV: 15:45 (0:55’’) – SV: 45:20
Nella LV scorrono immagini di repertorio del 50° concorso ippico in Piazza di Siena a Roma. Sale sul taxi un'impaziente e scorbutica cliente (Liù Bosisio) che chiede di andare all’Orto Botanico; si lamenta del percorso, del finestrino troppo basso e/o troppo alto, del lavoro, della lentezza del taxi e dei figli. Si mette a parlare con Pietro di quanto questi ultimi (un ragazzo e una ragazza) siano stronzi, nonostante lei abbia i suoi impegni di lavoro e faccia di tutto per accontentarli. La SV taglia qualche battuta tra i due, soprattutto quella nella quale la cliente chiede a Pietro se conosce la stilista Irene Cassini, che presentava in PIazza di Siena la sua nuova collezione “Primavera Estate a Cavallo” e che le doveva rilasciare un’intervista in esclusiva. La SV riprende con Pietro che dà della stronza e dell’antipatica alla cliente, la quale pretende immediatamente di scendere. Quando Pietro le consiglia di insegnare alla figlia di cucinare in modo che non vada a disturbare la gente in giro, riceve una borsettata in faccia e un vaffanculo. “A te e a sta mignotta che sei e tutti i figli che c’hai”, risponde lui. Interviene una vigilessa nei paraggi che intima a Pietro di allontanarsi...

• 21) LV: CLIENTE 9, IL PRETE IN BORGHESE
LV: 21:12 (3:41’’) – SV: 49:52
Scena presente solo nella LV. Scorrono immagini di repertorio di una manifestazione per l’8 marzo, con Pietro che applaude al passaggio delle signore. Parlando con un cliente dice che essendo le donne in maggioranza non bisogna contraddirle né si può impedire loro di fare festa. Il cliente si mostra disinteressato. Pietro racconta poi di come una volta tornò a casa in autobus (il taxi era in riparazione) e vide un uomo palpeggiare la chiappa di una donna. Li definisce balordi e zozzoni, aggiungendo che se fosse per lui li fucilirebbe. Il cliente lo corregge: "Il buono e il cattivo c’è dappertutto", ma Pietro non è d'accordo: "I preti devono essere tutti buoni, se no che preti sono? Lei se fosse un prete sarebbe un prete cattivo, se incazza sempre". A quel punto il prete si presenta proprio come un vero prete (in borghese) e definisce Pietro “briccone”. Pietro risponde che dovrebbe portare l’abito talare invece di andare in giro come una persona comune; altrimenti per la stessa ragione lui potrebbe essere un giudice della Cassazione che guida il taxi per passatempo e potrebbe quindi denunciarlo per vilipendio alla magistratura. Il cliente a questo punto chiede di scendere, non prima di aver mandato “al diavolo” Pietro.

22) LV: CLIENTE 10, "IL PRINCIPE" A TOR DI VALLE
LV: 24:53 (5:08’’) – SV: 49:52
Scena presente solo nella LV. Scorrono immagini di repertorio di una corsa di cavalli. Nei pressi di Tor di Valle sale un Principe decaduto (John-Emmanuel Gartmann), effeminato e dal forte accento anglosassone; spiega a Pietro come i "palazzinacciari" l’abbiano rovinato: “Mortacci sua”, azzarda l'uomo in romanesco. Arrivati in un quartiere popolare, dice a Pietro di vivere in un pied-à-terre insieme alla madre, che vedono camminare per strada recando con sé una rete al cui interno sta solo una semplice pietra. I due non hanno un soldo per pagare la corsa e anzi chiedono a Pietro di dargli qualcosa da mangiare, la prossima volta che verrà a trovarli a pranzo.

• 23) LV/SV: CLIENTE 11, IL DROGATO
LV: 30:01 (2:33’’) – SV: 49:52
Le due versioni iniziano con un ragazzo napoletano (Faraco) che ha la macchina in panne a Santa Maria di Trastevere. Vede passare il taxi e lo chiama. Nasce una discussione tra il ragazzo e una ragazza (Gegia), trascinata a prendere il taxi con lui. Nella LV i due salgono sul taxi, mentre nella SV la ragazza resta in piazza e il ragazzo sale da solo. La scena è la stessa, ma montata in modo diverso. La SV si ferma, mentre la LV mostra i due all’interno del taxi: la ragazza si lamenta di non poter fare qualche provino per diventare una famosa cantante, piuttosto che lavorare come prostituta per l'altro. Si fermano sul Lungo Tevere Ripa, dove lei viene lasciata a una persona in cambio di un pacco sospetto. Incalzato da Pietro, il ragazzo torna in taxi per proseguire da un’altra parta. Guardando nello specchietto retrovisore Pietro spia e capisce che il pacco sospetto contiene della droga. Tra i due nasce una colluttazione, Pietro colpisce con una chiave inglese il ragazzo buttandolo giù dal taxi, gli fa pagare la corsa e lo lascia solo e dolorante sulla strada. Il ragazzo ammonisce Pietro con la frase “Ricordati tassina'… ricordati… ricordati”. La SV aggiunge un sottofondo sfumato e malinconico.

24) LV/SV: CENA IN FAMIGLIA
LV: 36:14 (0:53’’) – SV: 53:32
Pietro torna a casa ed entra nella stanza del figlio Luca, che dorme circondato da libri, con la luce del comodino acceso e circondato da progetti di ponti. La LV si sofferma più a lungo sulla scena, facendoci capire quanto Pietro adori il figlio (e il suo futuro di ingegnere). Le due versioni si riallineano con l’entrata in scena della moglie Teresa, che accompagna Pietro in cucina dove, ad attenderlo, c’è un piatto di penne alla bersagliera lasciato per lui. Arriva quindi il suocero, che da chef di casa ripassa la pasta in padella. Si sveglia anche il figlio, che ritrova tutti a mangiare e decide di unirsi facendo felice il padre, che ama vedere la famiglia riunita in serenità a tavola e non davanti alla televisione (con "Dallas"). Il figlio chiede a Pietro di passargli la licenza del taxi, in modo da permettergli di fare qualche soldo in attesa della laurea. Pietro, nero dalla rabbia, minaccia Luca di spaccargli la padella in testa se non cambia idea: deve diventare ingegnere, non tassinaro! Il figlio, forse resosi conto della gravità delle sue parole, precisa che è uno scherzo. A quel punto Pietro, rassicurato, mentendo dice che stava scherzando pure lui e propone un brindisi.




PUNTATA 3 (DI 4) 
LV: SIGLA INIZIALE, IMMAGINI DI ROMA (minutaggio non considerato)

• 25) LV/SV: CLIENTE 12, GIULIO ANDREOTTI
LV: 0:00 – SV: 1:00:51 (-)
Stessa durata per le due versioni. Pietro carica sul taxi l’onorevole Giulio Andreotti (se stesso), che gli chiede di portarlo a Piazza Montecitorio. I due, in quella che è una delle più note sequenze dell'intero film, parlano parlano a lungo della Roma, del mondo del lavoro, dei problemi della società... "Onorevole, quale onore! Non immaginavo mai di avere il piacere di averla sul mio taxi, Zara 87... questa non è una macchina blindata, ma è molto robusta. Spero che stia comodo, onorevole"). Al momento del "Quanto le devo?" Pietro si mostra gentilissimo: "Niente onorevole, mi permetta di offriglielo io, un piccolo omaggio di un modesto tassinaro, io la ringrazio infinitamente onorevole per la piacevole conversazione".

• 26) LV/SV: CLIENTE 13, SILVANA PAMPANINI
LV: 6:44 – SV: 1:07:35 (-)
Stessa durata per le due versioni. Questa volta sul taxi sale un'affascinante signora, un po' in avanti con gli anni, che chiede di andare all'ambasciata francese. Il tassista riconosce in lei un’attrice e non manca di fare apprezzamenti e complimenti, ma al momento dei saluti ci accorgiamo che ha confuso per tutto il viaggio Silvana Pampanini (se stessa) con Sylva Koscina. A questo punto la SV inserisce la scena col nipote Jason che arriva in visita dall'Inghilterra,  già vista invece molto prima nella LV (e che lì aveva una piccola parte di dialogo in più).

27) LV/SV: GLI ARABI
LV: 13:00 – SV: 1:21:33 (-)
Alcuni signori vestiti da arabi insieme a belle ragazze scendono da molti taxi davanti all’ingresso di un lussuoso hotel. Due dei taxi sono quelli di Pietro e della bella collega Fernanda. I due ricevono l’invito a fermarsi a cena, in modo che i taxi siano poi già pronti per il ritorno. Durante la cena e la festa, gli arabi mangiano e scherzano con le ragazze che li accompagnano, Pietro chiede a Fernanda di ballare al centro della sala e tra i due si nota un certo... interesse. Tra un lancio di purè e l’altro Pietro zittisce tutti con un sincero “vaffanculo”, prendendo il tegame di purè e minacciando l’emiro Alì Ciucci (Armando Marra) di non lanciargli più la pietanza addosso. L’emiro invece colpisce il tassinaro, il quale a questo punto gli risponde come promesso e rovesciandogli il tegame di purè in testa.

28) LV/SV: LA MOGLIE A LETTO
LV: 21:27 – SV: 1:30:00 (4:50’’) (-)
Stessa durata per le due versioni. Siamo in camera da letto di Pietro, dove la moglie, leggendo il giornali, si sofferma sul fatto che il marito quella sera non fosse da solo ma in compagnia di una bella collega. Pietro l’assicura che tra loro due non c’è mai stato niente e di andare a dormire serena, non prima di consigliarle un po’ di attività fisica, di fare magari una corsetta...

29) LV/SV: MARATONA PARTE 1, OSTIA-COLOSSEO
LV: 26:58 – SV: 1:35:31 (-)
Stessa durata nelle due versioni. Teresa, insieme al nipote, decide di partecipare alla maratona di Roma: prende l’autobus da Ostia e scende al Colosseo per unirsi agli altri corridori, pronti per la partenza.

30) LV: CHIACCHIERATA CON I COLLEGHI E PARTENZA DELLA MARATONA
LV: 29:02 (1:00’’) – SV: 1:37:35
Scena in gran parte presente solo nella LV. Pietro è in Via Della Navicella a Roma insieme ad alcuni colleghi e incita la gente che corre esprimendo la propria opinione su come manifestazioni così rendano migliore la città. Un collega propone una gara tra i taxi di Roma ma Pietro lo ritiene inutile: sarebbe sempre lui, il primo; infatti, alla richiesta di un cliente che chiede chi è libero, risponde subito per primo. Seguono immagini di repertorio della partenza della maratona di Roma, con l’attrice Anna Longhi circondata dalla folla che saluta imbarazzata, cercando come può di non uscire dal ruolo di Teresa. Nota: Queste scene non sono presenti nella SV e nemmeno tra le scene tagliate inserite nel doppio DVD, benché l’immagine di Pietro che parla con i colleghi (presa da qui) sia stata utilizzata nel collage di sfondo all’interno del DVD. Entrambe le versioni riprendono con altre immagini di repertorio, una lunga carrellata sulla banda musicale e il Colosseo, da dove sono appena partiti gli atleti.

• 31) LV/SV: CLIENTI 14, I GUARDONI
LV: 30:7 differenza scene tenendo conto delle due parti della versione SV (0:10’’) – SV: 1:38:00
La LV e la SV ripartono insieme con una coppia di clienti (lui è Julian Jenkins, lei Andrea Belfiore) all’interno del taxi. Pietro ripete ancora l’importanza - per la città e per le persone - di questo tipo di manifestazioni. Si lascia andare, in presenza dell'uomo, ad alcuni apprezzamenti sulla signora che lo accompagna, aggiungendo che invece sua moglie, "un po’ buzzicona", dovrebbe fare attività fisica (non sa che Teresa proprio in quel momento sta partecipando alla maratona). La SV qui si ferma, mentre la LV prosegue con la coppia che chiede a Pietro di raggiungere l’Orologio ad Acqua di Villa Borghese: vogliono “infrattarsi” nel boschetto. Una volta arrivati, il marito esce dal taxi e lascia Pietro da solo con la moglie; con la scusa di fumare una sigaretta, la donna seduce il tassinaro il quale, scoperto il gioco erotico nel quale si è ritrovato suo malgrado (il marito li sta spiando dal finestrino), manda i due a quel paese. La seconda parte di questa stessa scena (tagliata però di 10 secondi quando Pietro si ritrova con la donna in taxi e lei gli offre una sigaretta a favore di camera) viene nella SV spostata leggermente più avanti, tra la scena "MARATONA 2" e "MARATONA 3".

32) LV/SV: MARATONA PARTE 2, L'AFFATICAMENTO
LV: 37:19 (0:31’’) – SV: 1:38:47
La LV mostra Teresa percorrere Piazza del Popolo insieme al nipote Jason, mentre la SV ci si riaggancia solo verso la parte finale, nella quale la "buzzicona" si ferma per la fatica sotto l’arco d’ingresso della piazza.

33) LV/SV: MARATONA PARTE 3, LA RICERCA PER ROMA
LV: 38:23 (2:47’’) – SV: 1:45:15
Pietro viene contattato da Radio taxi: deve chiamare suo figlio a casa, si tratta di Teresa, è urgente... La SV si ferma, mentre la LV continua con un Pietro disperato che dapprima si ferma in un negozio a Trinità dei Monti per telefonare al figlio e avere informazioni sulla moglie e in seguito, venuto a conoscenza della partecipazione di lei alla maratona, decide di cercarla in città coinvolgendo i colleghi. La scena prosegue con Teresa, stanca, seduta con il nipote su un marciapiede del Lungotevere; se la prende con alcune ragazze che le consigliano di correre “perché le fa bene”. Le versioni riprendono insieme con la scena di repertorio di un’autoambulanza tra i corridori. Pietro urla "Teresaaa".

34) LV/SV: LA MOGLIE E IL DOTTORE
LV: 42:05 – SV: 1:45:50 (-)
Stessa durata per le due versioni. Un preoccupato Pietro entra in camera da letto dove trova ad attenderlo il medico, il nipote, il figlio e il dottore, che sta visitando Tesera sdraiata sul letto. La donna si lamenta perché il marito la chiama buzzicona (e dire che proprio "Buzzicona" è oggi il nome del ristorante di cucina romana che Anna Longhi aprirà insieme alla figlia e alla nipote nel Borghetto dei Pescatori ad Ostia, un ristorante tappezzato di foto della Longhi durante tutta la sua carriera di attrice e prima come sarta per il cinema) e riceve le scuse di Pietro. La cura per riprendersi? Una bella bistecca cucinata dal padre, magari con due uova sopra.




PUNTATA 4 (DI 4) 
LV: SIGLA INIZIALE, IMMAGINI DI ROMA (minutaggio non considerato)

• 35) LV: CLIENTI 15, IL TRIO “FRUTTA CANDITA” (DELITTO E INSEGUIMENTO)
LV: 0:00 (10:41’’) – SV: 1:47:27
Lunga scena presente solo nella LV. Dagli studi RAI di Via Teulada, Pietro fa salire sul suo taxi tre uomini baffuti vestiti da donne (sono il trio “Frutta candita”, che ha appena finito di esibirsi agli studios). Devono raggiungere Ostia, all’Idroscalo. Durante il viaggio Pietro (ingenuamente) chiede perché siano ancora vestiti da donne. "Noi ci vestiamo da donne perché siamo... donne". Prendono in confidenza Pietro il quale, quando loro gli spiegano come i figli vengano oggi educati a rifiutare una diversa sessualità, specifica di avere due figlie femmine e quindi di non poter capire cosa significhi. "Ma se c'avesse un fio maschio che vo diventa donna... come si comporta?" "Eh non so che farei, forse un calcio in culo jo darei". La risposta non è gradita dal trio, che inserisce Pietro nel gruppo di tutti coloro che non capiscono il disagio. Cambio di scena e, per sdrammatizzare, il trio invita Pietro a mangiare insieme a loro, ma Pietro rifiuta dicendo che andrà a casa, visto che saran tutti a vedere la partita in televisione o a sentire la radio. Le ragazze allora non mancano di fare i complimenti a Bruno Conti e al brasiliano Falcao (come detto anche nel film è il “giorno della Roma”, il “giorno dello scudetto”, il 15 maggio 1983). In sottofondo una canzone che incita la Roma. Prima di arrivare al ristorante dell’idroscalo Pietro vede il ragazzo drogato che aveva provato a derubarlo nel taxi (la frase finale “tassinaro ricordati” qui acquisisce un preciso significato) in una macchina americana insieme a due persone. Lasciate le tre clienti che allegramente entrano al ristorante, nota di nuovo la macchina, dalla quale esce il ragazzo preso in braccio a peso morto dai due, che lo portano su un bilancione per poi andarsene di soppiatto. Pietro poco dopo entra a sua volta nel bilancione per capire cosa sia successo e trova il ragazzo con gli occhi sbarrati, immobile e seminascosto tra le reti da pesca.
Terrorizzato esce e si mette all’inseguimento degli assassini. Prova a contattare la centrale Radio Taxi, ma nessuno risponde; si sente solo la telecronaca delle partite in sottofondo. Dopo qualche tentativo (e soprattutto la fine della partita) qualcuno risponde e Pietro fornisce la chiara descrizione della scena del delitto avvenuto e la targa dell'auto, non prima di aver redarguito i colleghi che non rispondevano. Si accorge di aver finito la benzina e, liberatosi la coscienza, decide di fermarsi a un benzinaio, che subito comincia a parlare dello scudetto e della partita, fregandosene della richiesta di aiuto di Pietro. Passano velocemente sulla Colombo due vigili urbani in moto, che scambiano il tentativo di Pietro di fermarli per l'ennesimo festeggiamento post partita. Sconsolato decide quindi di riprendere tranquillamente il proprio lavoro.

36) LV: FESTEGGIAMENTI PER LO SCUDETTO DELLA ROMA
LV: 10:41 (12:15’’) – SV: 1:47:27
Scena presente solo nella LV. Vengono mostrate immagini di repertorio dei festeggiamenti per lo Scudetto della Roma, con caroselli di macchine dipinte di giallorosso, bandiere e striscioni di ogni tipo e gente che si tuffa nelle fontane. Pietro chiama in centrale e Patrizia (Lucia Monaco) gli dice che i due tizi con la macchina americana sono stati arrestati grazie alla sua segnalazione e che il ragazzo non è morto: era solo in overdose ed è stato portato in ospedale. Pietro, per l'aiuto fornito e il bel gesto, riceverà dal Sindaco un encomio e si lascia andare ad alcuni sentiti e sinceri “Forza Romaaa” mentre è alla guida del suo taxi.

37) FESTA DI LAUREA PER IL FIGLIO
LV: 22:56 (1:00’’) – SV: 1:47:27
Scena presente solo nella LV. La scena inizia nella casa di Alberto, piena di gente e tappezzata di addobbi giallorossi con la bandiera della Roma Campione d’Italia in bella vista in salotto. Pietro descrive a modo suo l’arresto dei due americani, dice di averli sopraffatti da solo scaraventandoli fuori dalla macchina e con un ruggito convinti ad arrendersi. Tutti gli credono. Arriva poi la vigilessa Ulivieri (già vista in una scena precedente) che gli consegna l’attestato per “meriti civili e atti eroici”. Il nonno distribuisce pasticcio di pasta a tutti e ne segue una discussione tra Pietro, la moglie e il figlio su chi (o cosa) siano i transessuali. Il nonno racconta che quando era militare si vestì da donna per rappresentare una commedia e ricevette dal colonnello un bacio perché gli aveva ricordato una sua vecchia fiamma, precisando però che lui era meglio perché l'altra era una bagascia. Il figlio aggiunge che anche Giovanna D’Arco era forse omosessuale, ma qui riceve il monito del prete (pur distratto dal cibo). Tutti chiedono un discorso a Pietro, contento per lo scudetto della Roma, la laurea in ingegneria del figlio e l’encomio del comune. Taglio della torta (con ponte in cioccolata) e brindisi. Arriva un’amica architetto del figlio che viene presentata ai genitori e a quel punto Pietro scherza e consiglia a Luca di lasciar perdere l’architetto e di buttarsi invece sulla bella vigilessa! E’ il momento dei festeggiamenti, Pietro inserisce in un mangianastri un'audiocassetta e chiede a Jason di cantare in piedi sopra una sedia per tutti: il ragazzino lo farà!

38) LV: IMMAGINI DI ROMA
LV: 23:56 (1:46’’) – SV: 1:47:27
Scena presente solo nella LV. Immagini di repertorio di Roma e del taxi in giro per la città, con in sottofondo la canzone della scena precedente.

39) LV: CLIENTE 16, L'IMPRENDITORE EDILE MILANESE
LV: 25:42 (1:46’’) – SV: 1:47:27
Scena presente solo nella LV. La scena inzia con Pietro che parla al cliente milanese (Ugo Bologna) spiegando che la festa della laurea gli è costata un milione ma che ne è valsa la pena. Al cliente chiede due cose: cosa deve fare con il figlio che, nonostante la laurea in ingegneria, vuole nel frattempo la sua licenza di taxi per farsi qualche soldo, e dove devono andare. Il cliente, innervosito, spiega che come gli aveva già riferito deve portarlo a Monte Mario e che lui l'ha invece accompagnato in mille altre zone di Roma che cominciano con Monte tranne in quella giusta. Lì dovrà presenziare all'inaugurazione di alcune palazzine con il ministro, il sindaco e il cardinale. Pietro a quel punto insiste per avere un consiglio sul figlio, ma ne nasce una discussione: Pietro parla troppo mentre guida! Il cliente, esausto, pretende di scendere (nei pressi di Castel Sant’Angelo) e dopo aver pagato la corsa manda in dialetto a quel paese il tassinaro. Un altro cliente si avvicina al taxi, ma quando precisa subito che non vuole parlare, Pietro nemmeno lo fa salire e gli dice di cercarsene un altro, piantandolo lì.

• 40) LV/SV: CLIENTE 17, IL PORTINAIO COL FRUGOLETTO
LV: 29:47 differenza scene  (0:23’’) – SV: 1:16:43 (4:50’’)
La scena, che era già stata mostrata in precedenza nella SV, mostra Pietro che in taxi va a prendere un signore davanti a casa, il quale aspetta con una cesta tra le braccia. Sale tranquillamente sul taxi e chiede di essere portato a Caracalla. Pietro pensa che il cliente sia un frequentatore di prostitute, sospetto confermato dal fatto che come ulteriore indicazione si sente dire “tra primo e secondo fuoco, dove c’è la mamma”. Lì in realtà i due raggiungono la mamma (Maria Scagnetti) di un piccolo bambino che il signor Donato (il portinaio dello stabile) porta alla donna perché possa essere allattato mentre lei lavora. Pietro si ferma a guardare la scena e saluta la ragazza, per poi riaccompagnare a casa il cliente con il bimbo addormentato. Seguono immagini della processione delle devote del Divino Amore mentre in sottofondo si sente l’Aida.

• 41) LV/SV, CLIENTE 18, FEDERICO FELLINI
LV: 35:00 – SV: 1:47:27 (-)
Stessa durata nelle due versioni. Sul taxi sale Federico Fellini (se stesso). Pietro inizia a elogiare il regista monologando da par suo, complimentandosi per le scene indimenticabili e per le tante comparse tipiche dei suoi film. Fellini (con imprevedibile slancio metacinematografico della sceneggiatura) gli dice che comparirà in un film dell’amico Sordi nel ruolo di se stesso e che ha bisogno di un po' di pace, perché Pietro è un torrente in piena e non smette un secondo di parlare, da entusiasta qual è. Arrivati a Cinecittà, Fellini viene lasciato davanti al teatro, dove ad attenderlo c’è Sordi (se stesso) vestito come Pietro, che gli dice di mollare il tassinaro perché in studio lo aspettano. Pietro se ne va, felice di aver incontrato Fellini e di aver visto, seppur da lontano, Alberto Sordi ("Ma chi è? Alberto Sordi? Ammazza ao', beato lei dottor Fellini, mannaggia le risate che se fanno ao', il dottor Fellini e Alberto Sordi!").

42) LV/SV: SIGLA FINALE
LV: 46:12 – SV: 1:58:39 (-)
Il taxi passa davanti a Piazza del Popolo a Roma. L’inquadratura va sulla piazza in direzione Via Del Corso e scorrono i titoli di coda sotto la scritta “Il tassinaro”.

LE DURATE
Ecco quindi le durate effettive dei film, non considerando le sigle iniziali e finali.
Versione CINEMA/DVD: 1h 58' 39"
Versione TV in 4 puntate: Prima puntata: 45:22’’ - Seconda puntata: 46:26" - Terza puntata: 43:22 - Quarta puntata: 46:12
Versione TV in 2 puntate: 2:59:22’. Prima puntata: 1h 29' 48’’ - Seconda puntata: 1h 29' 34"

Tempo dei tagli: 1h 43" (non considerando le sigle iniziali e finali)
Tagli intere scene: 48' 58"
Tagli in scene comuni: 11' 55"
Tagli rimasti presenti solo nella SV: 0' 10"

APPROFONDIMENTO INSERITO il 27 LUGLIO 2023 DAL BENEMERITO FEDEMELIS (con l'aiuto di ZENDER)

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commenti (2)

RISULTATI: DI 2
    Markus

    26 Luglio 2023 18:27

    Direi opera biblica! Grazie Fedemelis per questo prezioso contributo.
    Didda23

    28 Luglio 2023 15:23

    Grandissimo approfondimento. Un plauso al sempre valoroso Fedemelis!