Le location esatte di "Pane e tulipani"

9 Settembre 2014

La situazione al via delle ricerche:
Fino ad oggi per questo film non esisteva ancora una vera guida. Giusto qualche notizia qui e là sulle due o tre location più “facili”, niente su Wikipedia, solo le città su Imdb. Questa rappresenta quindi tuttora la prima guida per le location nel film, anche se sul nostro libro Venezia, si gira! (Gremese, 2013) molte location sono state per forza di cosa svelate, vista l'importanza del film. 

Cominciato nel lontano 2006, insieme alla nascita dello stesso sito Davinotti, lo speciale di Pane e tulipani (per la parte veneziana ricordo che per qualcosa mi aiutò la sempre ottima Grada) ha avuto una gestazione complicatissima, dovuta principalmente al fatto che mancava ancora qualche location romana e col tempo lo si è sempre lasciato in standby, dimenticandolo dietro ad altri speciali. Oggi, recuperando le fotografie scattate al tempo e impostando le tavole, abbiamo sistemato il tutto dando la giusta visibilità alle location di questo film, diretto da Soldini con un bellissimo occhio alle stesse. Uno dei film che maggiormente ha saputo valorizzare una Venezia non scontata e lontana dai luoghi che tutti conoscono, anche se poi ci si sposta anche da Paestum a Roma... 

01. GITA A PAESTUM
(Zender)
Mimmo (Antonio Catania) e Rosalba (Licia Maglietta) sono una coppia in vacanza coi due figli, e in apertura di film li vediamo percorrere i sentieri intorno agli scavi di Paestum (Salerno), seguendo le inevitabili descrizioni della guida che illustra loro i monumenti. Nulla di molto difficile da scoprire, in questo caso, dal momento che la location è facilmente riconoscibile. Si passa dal tempio di Cerere agli scavi contingui. Tipiche scene da gruppo vacanze, insomma. Terminata la visita il gruppo si ritrova sul bus di ritorno (verso Pescara, nel caso della famiglia di Rosalba).

02. AUTOGRILL
 (Zender, Markus)
L’immancabile sosta in autogrill diventa il momento chiave del film. L’autobus parcheggia, il gruppo entra nel grill e Rosalba sale ai bagni. Qui, disgraziatamente, le cade nel water l’orecchino e dovrà ingegnarsi non poco nel tentativo di recuperarlo. Il tempo passa intanto, senza che lei se ne renda conto. E’ un attimo, e quando torna al parcheggio l’autobus è già partito, lasciandola a terra. L’autogrill scelto per ambientarvi la scena aoppena descritta è un grill che avevamo già visto in un vecchio film con Manfredi (I complessi). Si tratta dell’autogrill Frascati, nei pressi di Roma. Studiando le mappe con Markus siamo riusciti a far coincidere tutto quello che si vede nel film.

03. ARRIVO A VENEZIA
(Zender)
Rosalba decide di non ascoltare il marito, che le chiede di aspettarla al grill fino al loro ritorno e la rivediamo in auto assieme a una donna conosciuta poco prima lì al grill. La donna le racconta della sua vita avventurosa e Rosalba decide di continuare il suo viaggio proseguendo per Venezia, trasportata da uno strano tipo assonnato che la mette al volante e se la dorme. L’arrivo a Venezia avviene ovviamente (come per chiunque arrivi in città) a Piazzale Roma, di notte. Il giovane la smonta e Rosalba senza troppo saper dove andare comincia ad addentrarsi in città. Dopo pochi passi Rosalba si ritrova in una calletta dove spunta l’insegna al neon di una locanda: la Pensione Mirandolina diventerà l’alloggio in cui la donna si trasferisce nel suo lungo soggiorno veneziano. Subito chiede alla proprietaria dove poter andare a mangiare qualcosa, e la donna le indica il ristorante Marco Polo.

04. L'OSTERIA DOVE ROSALBA CONOSCE FERNANDO
(Zender)
Un altro luogo molto importante è per l’appunto il ristorante Marco Polo (in realtà il ristorante Ale do' Marie, in Calle dell'Olio), dove Rosalba incontrerà per la prima volta Fernando (Bruno Ganz), un islandese che lì svolge la mansione di cameriere e subito la contraddice (“mi duole contraddirla signora, ma i cinesi sono i più grandi ristoratori del mondo”, in risposta a un “sempre meglio di un ristorante cinese” di lei). Dopo aver perso il treno il giorno dopo, Rosalba tornerà al ristorante dove nuovamente incontrerà Fernando, al quale chiede dove poter trovare una sistemazione per la notte (la pensione del giorno prima è chiusa) per 38.700 lire, una cifra da subito ritenuta da Fernando “inadeguata per una situazione minimamente decorosa”.

05. L’APPARTAMENTO DI FERNANDO
 (Zender)
Gentilmente Fernando offre a Rosalba per la notte un appartamentino un po’ fatiscente, ma… “Le posso assicurare che l’apparenza lo penalizza”, dice lui. Rosalba si suppone ci dorma bene, e quando finalmente ne uscirà la mattina dopo ci mostrerà che l’appartamento ha un’ubicazione alquanto bizzarra:
la finestra mostra il porto della marittima vicino a Piazzale Roma, ma l’uscita in strada è ad almeno  un chilometro da lì, e cioè sulle Zattere, davanti all’isola della Giudecca… Ma non è finita qui ad ogni modo, perché quando Rosalba ci tornerà poco dopo mostrandoci la porta d’entrata (dopo essere passata davanti al celebre palazzo di Campazzo San Sebastiano) scopriremo che la casa ha una terza ubicazione ancor più sorprendente: siamo infatti a pochi minuti da Piazza San Marco, nei pressi di Campo Santa Maria del Giglio!

06. IL FIORAIO DOVE ROSALBA VA A LAVORARE
 (Zender)
Durante la sua passeggiata per la città, Rosalba passerà davanti a un fioraio che espone un cartello in cui si dice di cercare un aiutante. E’ qui che evidentemente Rosalba decide di cambiare qualcosa nella sua vita. Se fino a quel momento la permanenza a Venezia poteva sembrare altamente casuale e temporanea, quando la donna entra nel negozio per chiedere se il posto è libero si capisce che le sue intenzioni sono quelle di rimanere in città un bel po’… Entrata, parlerà col proprietario (Felice Andreasi) e si metterà d’accordo. Il negozio si rivedrà altre volte nel corso del film: è in Campiello dei Miracoli ma non esiste, era una semplice costruzione fittizia appoggiata al muro!

07. CASA DELL’INVESTIGATORE (Baiocchi)
Entra in scena l’investigatore Caponangeli (Giuseppe Battiston), chiamato da Mimmo (che abita a Pescara), il marito di Rosalba, per rintracciare la moglie data per dispersa a Venezia. L’investigatore, piuttosto giovane e di grossa stazza, parte da casa salutando la madre. Lo vediamo percorrere una stradina interna ad un comprensorio lungo una serie di case tutte affiancate e bianche che non sono, come si potrebbe credere e come suggerisce il film, a Pescara e nemmeno a Roma, per una volta. Siamo invece, come ha scoperto l'utente Baiocchi, lungo via Aldo Camporese all'interno del quartiere Pertini a Mestre (VE), sulla destra del ponte del Ponte della Libertà che collega Venezia alla terraferma.

08. L’ALLOGGIO DELL’INVESTIGATORE SUL BARCONE
(Zender)
Trovare una stanza a buon prezzo, a Venezia, non è impresa facile, lo sanno tutti. Così, approciato già alla stazione da uno strano tipo, accetterà di andare a stare in un barcone ormeggiato su una fondamenta, lo “Zibello”. “Ma questo non è un albergo”, prova a dire lui. L’uomo è pronto subito a restituirgli i soldi, ma è chiaro che ormai è tardi e non c’è scampo: dormirà lì. Siamo in Fondamenta Santa Giustina, a pochi passi dalla scuola Paolo Sarpi.

09. L’INVESTIGATORE COMINCIA LE INDAGINI
(Zender)
Caponangeli, il mattino dopo il suo arrivo, avvia le sue indagini girando per il centro della città cominciando a far domande a chi incontra per strada. La prima volta lo vediamo passare ad esempio in calle lunga San Barnaba, a due passi dal campo omonimo: si muove da un negozio all’altro senza ricevere alcuna notizia utile. Il giorno dopo, passata una seconda notte sul barcone che abbiamo visto precedentemente, lo ritroviamo in preda allo sconforto al ponte della Corte Nova, che si era già visto in un altro film di ambientazione veneziana, lo Yuppi du di Celentano.

10. LA CASA DEL NIPOTE DI FERNANDO
 (Zender)
Rosalba vuole saperne un po’ di più di Fernando, l’uomo che le ha prestato l’appartamento in cui ancora vive, e così, un mattino, si alza e decide di seguirlo. Siamo nel quartiere di Santa Marta (sempre a Venezia), alle Case nove, e vediamo Fernando andare a prendere un bambino in una delle case di lì. Scopriremo in seguito che quel bambino non è il figlio di Fernando come crede Rosalba ma il nipote. Il pedinamento continua.

11. LA SCUOLA DEL NIPOTE DI FERNANDO
 (Zender)
Rosalba ha deciso di capire dove Fernando e il piccolo si stiano dirigendo, e per questo osserverà i due passare prima per la Sacca della Misericordia (di cui si scorge bene una lunga passerella che passa in laguna ed è uno spazio oggi grandemente occupato da motoscafi ormeggiati) e raggiungere infine Campo San Francesco della Vigna, dove Fernando saluta il nipote. Capiamo così che il bambino frequenta una scuola che deve avere sede lì, in uno dei campi più frequentati dal cinema a Venezia, molto scenografico per via del lungo colonnato.

12. ROSALBA INCONTRA L’INVESTIGATORE
 (Zender)
Caponangeli, l’investigatore, viene raggiunto nella notte (al solito barcone) da una telefonata. E’ Rosalba, che ha deciso di chiamarlo dopo aver saputo che l’uomo la sta cercando. Alla fine Caponangeli riesce a convincerla ad incontrarsi. “Al campo do pozzi”, si sente dire al telefono. E così sarà, visto che l’incontro tra i due avverrà davvero al Campo dei do pozzi. L’investigherà spiegherà la situazione a Rosalba, ma questa, non sapendo bene che fare, approfitterà di una telefonata della madre dell’investigatore al figlio per dileguarsi e rifugiarsi dal suo amico fioraio.

13. SULL’ISOLA CON GLI AMICI
Una scena quasi completamente priva di dialoghi: su un’isola della laguna Rosalba (che suona la fisarmonica), Fernando e pure l’investigatore (che nel frattempo ha ritrovato la donna) festeggiano un compleanno con tanto di torta e canzoncina in un luogo che pare quasi isolato dal mondo e del quale ci viene mostrato poco altro al di fuori della riva erbosa (al momento troppo poco per riconoscere un’isola veneziana).

14. INCONTRO FINALE ALL’IPERMERCATO 
(Zender)
Rosalba è ormai tornata a Pescara, alla vita di tutti i giorni, ed è all’Auchan a fare la spesa assieme al figlio. Al parcheggio, mentre sta caricando in auto le borse della spesa, le si palesa di fronte Fernando con un mazzo di fiori, dicendo al figlio che “è venuto a reclamare la madre”. “Perché?”, domanda lui “Perché la amo”, è la lapidaria risposta dell’uomo, che si esibirà con lei alla fisarmonica in un ultimo spettacolino prima di chiudere il film. Al parcheggio, volendosi mostrare eroico, Fernando le aveva detto: “Se ho fatto questo viaggio v’è un’unica cagione… che lei torni”. In realtà non è stato poi questo gran viaggio, dal momento che l’Auchan dove avviene l’incontro è quello di via Don Tosatto 22 a Mestre (VE) e non certo quello di Pescara!

Foto, tavole e testi: Zender

APPROFONDIMENTO INSERITO DAL BENEMERITO ZENDER 

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commenti (6)

RISULTATI: DI 6
    Didda23

    9 Settembre 2014 16:01

    Ero allo scuro di tutto.Bella sorpresa
    Andygx

    9 Settembre 2014 18:14

    Francamente non ero a conoscenza della lunga gestazione di questo special, ma reputo senza tema di smentita che sia venuto alla luce nel migliore dei modi.
    Belle le location e ottime le foto di raffronto: bravo Zender!
    Zender

    10 Settembre 2014 15:57

    Grazie Andy e Didda. Sì, era una cosa ferma lì da tempo immemore... L'ho riorganizzata un po', sistemata, riscritta ed era quasi già fatta.
    Markus

    10 Settembre 2014 18:10

    Rimembro il discorso al telefono sull'autogrill di qualche anno fa! Ottimo contributo che ormai davo per morto, invece... ;)
    Zender

    13 Settembre 2014 08:48

    Ahah, vero Markus, un'intera serata a parlare di quel cavolo di posto senza avere nient'altro che una schifosissima mappa dall'alto...
    Markus

    13 Settembre 2014 10:12

    All'epoca eravamo i "Garinei & Giovannini" delle location ahah