Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Giorgio Panariello aveva già collaborato con Benvenuti e De Bernardi (e in parte anche con Manuela Arcuri) nel buon FINALMENTE SOLI, ma è la prima volta che il comico toscano affronta il difficile impegno della regia. E lo fa ovviamente affidandosi ai personaggi caricaturali portali in tv nelle trasmissioni in cui affianca Carlo Conti. Ne è uscito un lavoro curioso, che gli sceneggiatori Benvenuti e De Bernardi avvicinano subito ai primi Verdone. Basta guardare i quattro personaggi creati da Panariello per cogliere evidenti similarità: se si eccettua Mario il bagnino (che già avevamo visto prima in tv poi...Leggi tutto a teatro insieme agli altri personaggi), Merigo l'ubriaco mezzo scemo ricorda da vicino il muto orso di BIANCO, ROSSO E VERDONE, Simone il bambino semiritardato (pur essendo simile al Sordi di MAMMA MIA, CHE IMPRESSIONE! filtrato attraverso il Faletti/bimbo matto di "Drive in") è la versione puerile del nipote un po’ così di UN SACCO BELLO, mentre il ragazzo discotecaro superdotato non può non farci venice in mente un incrocio tra il giovane drogato e il superburo dello stesso film. Insomma, Panariello ricicla senza vergognarsene, ma sa anche creare un lavoro sui generis in cui la gestualità è un ingrediente fondamentale. Non per niente l'episodio più riuscito è quello di Merigo, l'ubriacone ingenuo trattato come lo scemo del villaggio. Più ponderato ma ugualmente divertente l'episodio del bagnino, mentre quello del bambino (pur a tratti abbastanza ridicolo) ha cadute di gusto da far cascare le braccia e quello del nuovo punk superdotato ha poco a che spartire col personaggio Panariello; qualche trovata, ma nel complesso delude. Intrecciare gli episodi (come faceva Verdone, appunto) giova, impedisce di stancarsi troppo presto. Rispetto alle aspettative un esordio positivo, pur non essendo certo un film di alta qualità. L'Arcuri è di una bellezza radiosa impareggiabile.

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Stubby 11/06/07 20:44 - 1147 commenti

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Non mi piacciono, queste trasposizioni di personaggi televisivi al grande schermo. Panariello cuce un film con gli sketch delle sue varie macchiette: il bagnino, l'ubriacone, il bambino e il pr della discoteca. Ma al contrario che in tv, dove in un certo contesto funzionavano bene (soprattutto nel caso del pr della discoteca Titicaca di Urbitiello) qui non raggiungono affatto l'effetto desiderato.

Fabbiu 13/06/07 12:29 - 2148 commenti

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I personaggi di Panariello hanno tutto un altro effetto sul palco, rispetto che al cinema. Il film non può che ricordare Un sacco Bello o Bianco Rosso Verdone, per cui il protagonista sembra ispirarsi molto a Verdone. Non che il film non funzioni come intrattenimento, anzi, per ammazzare il tempo va più che bene. Però ci sono troppe ricadute, scene a volte che toccano troppo l'infantile o l'assurdo. Il più riuscito è senza dubbio il personaggio dell'ubriaco. Panariello si impegna abbastanza, e si vede; proprio per questo certe situazioni filano molto male.

Ciavazzaro 7/05/09 17:08 - 4770 commenti

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Pessimo. Panariello porta i suoi personaggi storici sullo schermo, ma il risultato è tedioso ed inutile. Se non si è fan del comico, si ride davvero pochissimo; la pochezza del film poi è visibile a tutti. Bocciato senza speranza di revisione.

Galbo 21/10/09 15:38 - 12408 commenti

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Da consigliare solo ai fervidi ammiratori di Panariello questo one man show del comico toscano. I personaggi dell'attore, discretamente divertenti in tv, annoiano terribilmente al cinema perchè mal serviti da una sceneggiatura assai mediocre e a corto di idee. Anche la pretesa di assumere la regia del film è decisamente sbagliata.

Capannelle 20/10/09 10:45 - 4417 commenti

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È la pura e semplice trasposizione su grande schermo dei personaggi inventati da Panariello senza alcun valore aggiunto o elemento filmico. Da bocciare senza riserve se quei personaggi non piacciono, da valutare con sospetto se si è fan del comico toscano: perché una volta portati in sala non so se funzionano altrettanto bene. Io appartengo alla prima categoria ma anche sforzandomi non riesco a trovare motivi di interesse. Verdone è di un'altro livello.

Disorder 30/08/10 11:24 - 1416 commenti

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Un triste spettacolo, una grossa occasione sprecata per Giorgio Panariello che all'epoca vantava una nutrita serie di personaggi di successo. Semplicemente il salto dallo sketch teatrale-televisivo al cinema non riesce: non c'è il minimo senso del ritmo, è un noioso collage di gag straviste che scorrono senza il minimo senso cinematografico. In mano ad un regista professionista il risultato sarebbe stato ben diverso. Da dimenticare.

Giacomovie 25/04/11 09:00 - 1399 commenti

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Panariello si fa in quattro (personaggi), ma a differenza di Verdone non ne azzecca uno; anzi, per la pochezza di idee e l'inconsistenza degli sketch fa rimpiangere il peggior Vitali. Un film dalle pretese comiche che non riesce a tirar fuori nemmeno la comicità involontaria è un pieno fallimento. Magra consolazione le scollature della Arcuri. Tra i peggiori film che ho visto, questo è tra i primi in classifica.

Nando 16/08/12 08:31 - 3820 commenti

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I personaggi televisivi di successo del comico toscano vengono proiettati in questo film a episodi che delude molto anche perché non sono figure di ampio spicco, risultando francamente noiose. Le vicende sono labili, con una sceneggiatura abbastanza edulcorata. Tra i personaggi segnalo solamente il ciclista ubriacone, mentre il bimbo, il bagnino e il discotecaro appaiono veramente insopportabili.

Mco 25/11/12 23:17 - 2330 commenti

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Un film divertente e che diletta attraverso le lepidezze tipiche del comico che passa dal bagnino al ragazzino birbante, dall'ubriaco al re delle danze con estrema dolcezza, senza mai scadere in eccessi triviali. Dote quest'ultima che, supportata a passaggi di pura surrealtà, rendono questo guazzabuglio-collage un appetitoso piatto brillante adatto ad ogni target di pubblico. Si sorride, si ride e financo ci si commuove quasi nel pre-finale, senza dimenticare il passaggio "sexy" offerto da una bellissima Arcuri.
MEMORABILE: Il fraintendimento sul Brunello.

B. Legnani 10/02/13 21:06 - 5544 commenti

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Terribile. Si ridacchia solo con l'equivoco sul Brunello, ma il resto è penoso. Pezzotta segnala "l'assoluta ignoranza dei tempi comici" e afferma che è meglio sorbirsi "tre ore di Anghelopolous" o "l'opera omnia di Giorgio Ariani". È davvero incredibile pensare che il film ha avuto successo. D'altra parte cosa si poteva pretendere da un film che nei crediti iniziali riporta la scritta "Valeria Fabrizzi"? Se aggiungiamo che la Giachetti è accreditata come Giacchetti vien da pensare che il Brunello l'abbia bevuto qualcuno, che poi vedeva doppio.

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Samuel1979 11/05/13 21:21 - 548 commenti

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Nonostante gli immani sforzi di far ricordare "alla lontana" il Verdone degli esordi, Panariello non convince per nulla; anzi, i suoi personaggi risultano patetici e poco convincenti proprio per una chiara mancanza di talento dell'attore toscano. Da dimenticare.

Gabrius79 13/12/13 21:47 - 1427 commenti

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Commedia un po' esile ma tutto sommato godibile con un Giorgio Panariello che si sdoppia in vari personaggi (suoi cavalli di battaglia) e ci regala alcun gag innocue e simpatiche. Il più riuscito è l'episodio di Mario il bagnino, mentre quello più fiacco è sicuramente quello del p.r. del Kitikaka di Orbetello (nonostante la presenza di un buon Ugo Pagliai. C'è una giovanissima Manuela Arcuri. Non mancano i tormentoni.

Piero68 28/08/15 15:49 - 2958 commenti

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Più che one man show un vero e proprio one man film. Panariello prova a portare sul grande schermo alcuni dei suoi personaggi televisivi senza però avere al servizio una sceneggiatura capace di far collimare le cose. Battutacce senza velleità e gag imbarazzanti per uno dei peggiori capitoli del cinema italiano. Anche perché, a dirla tutta, i tempi comici del toscano sono pietosi, in alcune circostanze. A gettare sale sulla ferita la solita Arcuri, non certo grande attrice. Finale "a scelta".

Pinhead80 30/08/15 13:23 - 4786 commenti

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Il comico toscano porta su grande schermo il suo campionario di macchiette che hanno funzionato in televisione. Quando si fa un film però le cose cambiano, perché attorno ai personaggi bisogna costruire una trama di supporto. Qui invece tutto è scollegato e la sensazione è la stessa che si prova quando un dj non riesce a mixare bene i brani musicali. Qualche risata si fa, ma di cinema nemmeno l'ombra. Manuela Arcuri sembra impagliata. Bocciato.

Saintgifts 27/01/16 19:07 - 4098 commenti

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Qualche perplessità all'inizio (non ho mai visto Panariello in tv) poi dissolta strada facendo. Niente di eccezionale, s'intende, ma il film non annoia mai e nemmeno infastidisce, come spesso succede quando un protagonista diventa assoluto, specie nel genere comico. Non solo battute ma anche situazioni che incuriosiscono e fanno sorridere in più di una occasione. Se si aggiunge che in spiaggia non mancano bellezze femminili (ma, per le signore, c'è anche il bagnino russo) capeggiate dalla Arcuri, allora l'intrattenimento leggero è completo.

Il ferrini 15/12/16 01:36 - 2366 commenti

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Quasi mai ciò che funziona su un palco sortisce lo stesso effetto sul grande schermo, soprattutto se chi dirige non conosce la grammatica cinematografica. Questo film ne è una prova; Panariello, abile intrattenitore televisivo, non riesce infatti a restituire su pellicola l'efficacia dei suoi tempi comici. Bagnomaria non è un film brutto, non è proprio un film ma piuttosto un insieme di gag, in parte anche riuscite, che però hanno un respiro troppo breve e alla lunga evidenziano la frammentarietà della pellicola e l'esilità del soggetto.
MEMORABILE: Il finale alla festa "Vai col liscio".

Mark70 16/06/17 05:04 - 118 commenti

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Panariello aveva avuto un grande successo in TV con i suoi personaggi, ma una cosa è una scenetta di pochi minuti, un'altra è un intero film: le sue esili figurine scompaiono sul grande schermo, balbettano battute ingenue, non reggono alla distanza. Complice una sceneggiatura approssimativa e comprimari di scarso livello (persino Ugo Pagliai sembra una macchietta...) il film non decolla mai e affonda nella noia.

Redeyes 11/09/18 17:41 - 2451 commenti

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Panariello, non certo un fulmine di guerra con "Vernice fresca" per quanto il successo, approda sul grande schermo con una mera riproposizione dei suoi personaggi, ma senza alcuna storia degna di tale nome. Il risultato è uno zibaldone di gag che incidono poco o niente e che finiscono per ledere anche attori più interessanti come Cambi. Il solo motivo per guardarlo è un certa nostalgia per una Toscana che fu.

Rambo90 11/12/18 23:36 - 7706 commenti

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Pur se la regia è di bassa qualità e la storia una mera sequela di sketch, questo esordio di Panariello ha un che di gradevole. Soprattutto grazie al protagonista (che sdoppiandosi in quattro personaggi dimostra la sua verve comica) e all'apporto di Benvenuti e De Bernardi che in un paio di occasioni sanno ancora graffiare (lo scherzo del Brunello). Su tutti vincono gli episodi con Mario il bagnino e Merigo, i più costruiti, mentre si affonda tremendamente con il piccolo Simone. Cinema semplice ma simpatico.

Modo 26/04/20 14:45 - 951 commenti

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Panariello porta sul grande schermo i suoi noti personaggi. Più che un film unitario si tratta di sketch che a tratti possono far sorridere ma che alla lunga stufano. La vena artistica del protagonista non è in discussione ma non rende come sul palco televisivo. Una visione può risultare simpatica ma non si va oltre. La parentesi sensuale di Manuela Arcuri è un bel vedere.

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Mentolom 25/07/21 16:28 - 59 commenti

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Film che vorrebbe rifarsi al Verdone degli esordi e invece si rivela un disastro. Personaggi che hanno un senso in sketch di 5 minuti, dove peraltro sono frenati dalla spalla televisiva di turno, rivelano tutta la loro incosistenza e pesantezza una volta lasciati a briglia sciolta. Panariello improvvisa la regia e mette in scena una sceneggiatura che non esiste, fatta di lunghi monologhi dei suoi personaggi e di gag che sarebbero suonate vecchie 50 anni prima. Uno dei più brutti film italiani di sempre.

Nick franc 28/08/21 12:06 - 519 commenti

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Deprimente infilata di sketch di stampo televisivo, che se sul piccolo schermo possono funzionare, al cinema falliscono miseramente, anche a causa della sciatteria della confezione, di una regia anonima e di tempi comici incredibilmente sballati. Il modello ispiratore sarebbe il primo Verdone, ma si viaggia su ben altri binari (il personaggio del Pierre innervosisce più che divertire, l'unica parte che si salva è quella di Merigo e del Brunello). Da evitare senza troppi rimpianti.
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  • Discussione Gigi90 • 18/08/14 23:04
    Galoppino - 11 interventi
    Curiosità sul film: la voce che esce dagli altoparlanti proprio nelle primissime inquadrature è di Carlo Conti.
    Bagnomaria non è altro che (a parer mio) la trasposizione cinematografica dello storico programma tv "Aria Fresca", di cui fa il cameo il ...solito... Tony Corallo.
  • Discussione Zender • 19/08/14 07:30
    Capo scrivano - 47847 interventi
    Beh, è abbastanza normale; in fondo è quello che - con le dovute differenze - aveva fatto Verdone con UN SACCO BELLO.
  • Discussione Samuel1979 • 1/12/17 18:39
    Addetto riparazione hardware - 4208 interventi
    Piccola parte per il noto rumorista Alberto Caiazza. Nei film è uno degli amici di Pierre (Panariello)




    Ultima modifica: 1/12/17 18:39 da Samuel1979
  • Musiche Ruber • 16/10/20 16:14
    Formatore stagisti - 9254 interventi
    Il brano che fa da main theme al film (e che si sente sia all'inizio sia verso la fine), è "Lauretta mia", cantata e reintepretata dal cantante e imitatore Tony Corallo, noto cabarettista legato e lanciato d a Carlo Conti e Panariello nei loro programmi. Il testo è del cantante livornese Enrico Musiani.
    Ultima modifica: 16/10/20 18:02 da Zender