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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/02/16 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Per quanto ancora ci si romperà le corna contro la parete dell’horror antologico prima di avvedersi che questa è già crollata da un pezzo? Non ci son santi soccorritori, anche gli 8 episodi tijuanesi votano allo sperpero spunti anche interessanti e potenziali sostanziosi quali il rapporto tra superstizione, magia nera e cartello, o la non casuale assonanza tra orrore e folklore. Quando va bene son fumisterie e quando va male è la siesta di un ubriaco. Solleva le sorti e alza la media l’audace Grau, con il suo Frank Zito boschivo che avrà fatto plaudere Dora. Per il resto, que abbasso Mexico!
Buona silloge messicana senza preamboli, sputa in faccia immediatamente allo spettatore la violenza che la contraddistingue attraverso otto tracce di varia lunghezza. Soprannaturale e depravazione sono la base, con momenti di pura exploitation splatter e ipergore. Tra tutti vale la pena ricordare "Drena" di Soto che, in un quarto d'ora, mette i brividi per l'argomento trattato (asciugare il sangue da una vagina) e "Lo que importa es lo que adentro" di Ortega sul tema del mercato d'organi clandestino. C'è spazio anche per una copula mostruosa in un contesto ideale per gusti forti...
MEMORABILE: Il fauno diabolico e la sua richiesta di sangue; La bambina che ripete "pazzo, pazzo" alla finestra; L'iconografica isola delle bambole.
[+e] Vari HA DIRETTO ANCHE...
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- da qualunque longitudine e latitudine arrivi, per l'horror antologico non ci son proprio santi né demoni. è un format fallimentare, al netto di rare eccezioni. quasi due ore di buchi nell'acqua. lo segnalo giusto per il terrifico episodio di grau, a cavallo tra lustig e dora, che da solo vale quella che è a tutti gli effetti una grandissima pena.
- Quasi quasi non credo ai miei occhi... ma è in definitiva uno sconsiglio questo?
Se si, meno male, con l'avvento del nuovo schrammfestival mi aspettavo un diluvio di dritte da affogarci dentro :oP - si, in definitiva si. chi proprio vuole ha se non altro la possibilità di vederne due tre episodi alla volta, prendersi una pausa per lo sconforto, e riprendere dopo ore o giorni. in ogni caso, sebbene affoghi in un maremoto di abissale mediocrità, l'episodio di grau, isolato, meriterebbe un quadripalla per l'inquietudine e il disagio che ingenera. ma a fronte di circa due ore di nulla non può salvare il film.
quanto alle dritte, fai bene a temere perché presto arriveranno anch'esse...
