Black sheep - Pecore assassine - Film (2006)

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Black sheep - Pecore assassine
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Black Sheep
Anno: 2006
Genere: animali assassini (colore)
Note: Remake di "Godmonster of Indian Flats" (1973).

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È naturale che quando si parla di horror e di Nuova Zelanda venga immediatamente da pensare a Peter Jackson e ai suoi deliranti esordi splatter. Purtroppo per noi, però, nonostante l'idea sulla carta potesse anche funzionare e si presentasse ridicola abbastanza da richiamare alla mente cose come BAD TASTE o GLI SCHIZZACERVELLI, la realizzazione è pedestre e la regia scadente. Gli effetti speciali (piuttosto sanguinosi) sono forse la cosa migliore del film insieme a qualche trovata simpatica (l'uomo che si toglie il calzino e si ritrova...Leggi tutto una zampa di pecora al posto del piede) e a paesaggi naturali Indubbiamente suggestivi. Il resto però, a cominciare da una sceneggiatura sgangherata e da interpretazioni per nulla convincenti, è la dimostrazione di quanto la tecnica e la confezione superiori alla media possano risultare del tutto inutili se applicate a prodotti senz'anima. Non si capisce mai se il film voglia prendere la strada dell’horror o della parodia: resta a metà del guado fallendo entrambi gli obiettivi e ottenendo solo di tediarci con una storia che non sta in piedi affidata a personaggi scialbi (un ovinofobo, un’ambientalista, scienziati senza scrupoli…). Il contagio che trasforma gli uomini in pecore è lo stesso sul quale ha campato per anni il cinema zombesco e, anche se al posto dei morti viventi abbiamo delle pecore, non cambia molto: dopo le prime risate tutto si replica all'infinito senza troppe variazioni. Epilogo patetico.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/09/08 DAL BENEMERITO MASCHERATO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/10/08
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Mascherato 28/09/08 12:11 - 583 commenti

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2 anni ci ha messo questo gioiellino ad arrivare in Italia. Del resto ci sorbiamo il pesantissimo Peter Jackson mainstream di Hollywood, ma quanto abbiamo dovuto aspettare per vedere (e direttamente in home video) Splatters, tanto per citare uno dei suoi lavori girati in Nuova Zelanda? Che per i cinematografari è un po' come la Terra Promessa se addirittura la New Zealand Film Commission produce questo divertentissimo gore movie in cui i guasti della manipolazione genetica (ricordate Dolly?) sono solo uno dei bersagli. Di sicuro non potrete contare (su) queste pecore per dormire.
MEMORABILE: "Sei stato morso", "Niente di grave, solo uno stupido hippie" "Ma ora diventerai come loro" "Un hippie?"

G.Godardi 11/10/08 18:59 - 950 commenti

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Dopo due anni che girava in rete, arriva finalmente nelle sale questo simpatico horror dagli antipodi. Non vi è nulla di nuovo, ma il lavoro è decisamente ben fatto, si lavora sugli stereotipi del horror ecologista/alla animali assassini, condendo il tutto col zombiesco alla Romero. Divertente e demenziale quanto basta, con effetti speciali discreti e una bella citazione da Un lupo mannaro americano a Londra. Se vi manca il primissimo Peter Jackson è il film che fa per voi!

Cotola 30/10/08 15:53 - 9302 commenti

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Mancavano le pecore (che io ricordi) all'elenco degli animali assassini e sebbene l'idea di partenza non sia particolarmente originale (il solito esperimento finito male) così come pure lo svolgimento della storia (piuttosto prevedebile), va detto che la pellicola regge abbastanza bene e diverte non poco grazie a dosi massicce di umorismo (il più delle volte nero) che colpiscono il bersaglio e all'abbondante e gustoso splatter che ricorda film d'altri tempi. Simpatico.

Undying 28/11/08 20:52 - 3807 commenti

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La Nuova Zelanda si conferma Nazione in grado di partorire deformità filmiche tanto demenziali (Peter Jackson docet!) quanto violente. Pure queste pecorelle, anche se nascondono un sottotesto morale (la manipolazione genetica e le sue incontrollabili conseguenze) non si discostano dalla mediocrità dello splatter fine a se stesso (Bad Taste, Gli Schizzacervelli e via di questo - sanguinoso - passo). Da un punto di vista prettamente cinematografico, appare molto più interessante la prova irlandese firmata da Conor McMahon (Ded Meat, 2004) anch'essa fomentata dalla paura del contagio animale.

Onion1973 12/04/09 15:18 - 163 commenti

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Un giovane ovinofobico fa ritorno alla fattoria di famiglia (un allevamento di pecore, appunto) dove il fratello si è nel frattempo dedicato alla mutazione genetica degli animali. Un film scemotto ma abbastanza divertente, nel filone degli horror splatter e demenziali. Tra colpi di scena a base di metano, buoni effetti speciali e qualche battuta che coglie nel segno, il tempo passa abbastanza in fretta e qualche risatina si fa. Bella la fotografia e l'ambiente naturale. Guardabile solo per gli appassionati del genere pecoreccio, ma non all'italiana.

Patrick78 14/02/09 13:48 - 357 commenti

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Inerte ed abnorme sciocchezza neozelandese che tenta di imitare invano i primi film di Peter Jackson e invece naufraga inesorabilmente in un mare di banalità. Salvati i buoni effetti della WETA, ci troviamo al cospetto di un prodotto banalotto costellato da personaggi e dialoghi adatti più ad un TV-movie piuttosto che ad un film vero e proprio. Dopo un'ora e ventitre minuti di assurdità si capisce il vero motivo per cui il cinema australiano sarà sempre due o tre passi avanti a quello dei cugini kiwi. Guardatevi Rogue di Greg Mclean e capirete...

Brainiac 16/02/09 08:15 - 1083 commenti

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Certe volte la ricerca forzata dell'essere Cult può sortire l'effetto contrario. Se infatti l'idea delirante alla base del soggetto, la fotografia, un certo umorismo dark (affine a Burton più che a Jackson) e gli effetti speciali fossero stati impiegati al servizio di una sceneggiatura quantomeno coerente, ci sarebbe stato da spellarsi le mani. Invece questo gradevole filmetto resta nel limbo delle belle speranze, incapace di uno scatto verso l'umorismo tetro de L'alba dei morti dementi o del tripudio grandguignolesco di Splatters. Simpatico, nulla più.

Rebis 10/05/09 22:17 - 2417 commenti

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Si capisce che con una storia del genere - geniale - si mira allo stato di Cult: ne deriva una generale mancanza di freschezza e spontaneità, un compiaciuto reiterare le situazioni comiche ammiccando al pubblico che il film ha abilmente intercettato... Il tasso gore però è meno incisivo del previsto, e i personaggi non sono proprio accattivanti. Per il resto, ci troverete quello che vi aspettate di trovarci: irriverenza e demenzialità, scorci di volgarità e azione. Il clima è da verdissimi anni ottanta con mutazioni e aberrazioni di prima scelta. Finale prevedibile e un po' in calare. Carino.
MEMORABILE: La citazione da Top Secret!

Giapo 31/07/09 14:25 - 246 commenti

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Horror-comedy con punte di scurrile demenzialità ed effettacci splatter di prim'ordine. Non raggiunge le vette del primo Jackson, soprattutto a causa di una sceneggiatura banale e superficiale, tuttavia gli amanti del genere lo seguiranno con piacere. Finale piatto.

Mco 13/11/09 00:34 - 2356 commenti

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Le pecore assassine mi mancavano... La Nuova Zelanda mi mancava... Peccato, però, che non sieda Jackson alla regia di questo pur gradevole animal-horror. C'è splatter, c'è comicità demenziale, ma non paragonatelo a Bad Taste please... Il vomito verde da gustare vale già più dell'intera opera su queste povere pecorelle affamate. Comunque non ci si annoia e l'azzannamento al pene del fratello ovinofilo è meritevole dei quasi ottantadue minuti di pellicola. Carino.
MEMORABILE: La schiera di ovini che minacciano l'intera landa dà comunque qualche brivido.

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Daniela 8/12/09 23:30 - 12952 commenti

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Premesso che il film che elegge protagoniste pecore carnivore assassine merita due pallini "a prescindere", come direbbe Totò, tanto per premiare l'idea, il problema è che c'è poco da aggiungere al punteggio di default: la cura formale, gli splendidi paesaggi della Nuova Zelanda, qualche citazione accezzata e un paio di buone sequenze non possono far dimenticare una sceneggiatura lacunosa e carente, personaggi non certo irresistibili, la scarsa originalità nella satira di genetisti folli e ambientalisti imbranati, il finale bruttino.

Puppigallo 8/05/10 10:32 - 5382 commenti

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L'idea non si discute (la mite pecora trasformata in mostro affamato di carne umana). I veri appunti possono essere mossi su come l'idea stessa, che apriva incredibili orizzonti comic-horror-demenziali, sia stata sfruttata (non certo al meglio). Ma nonostante tutto, la pellicola è indubbiamente singolare, splatter e, sia l'attacco finale delle pecore, che la soluzione per eliminarle (Pierino già faceva lo stesso numero per stupire i compagni), gli fanno meritare un mezzo pallino, oltre ai 2 già fissi per il coraggio. Non male e meritevole di un'occhiata, nonostante i poco incisivi personaggi.
MEMORABILE: La pecora alla guida che bela mentre precipita nel burrone; Gli attacchi sbudellosi; "Io so tutto delle tue Frankenpecore!"; Le pecore pascolabudella

Enzus79 11/05/10 17:44 - 3056 commenti

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Film che spazia fra il comico e l'horror e che appunto diverte molto, nonostante i limiti evidentissimi. Scene che sono originali e fanno ridere non aiutano comunque la storia a decollare. Regia piuttosto scarsa, con attori mediocri. In Nuova Zelanda si è fatto di meglio, ma "Black Sheep" è comunque da vedere.

Rickblaine 11/05/10 19:12 - 635 commenti

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Inedito horror che vede delle pecore terrorizzare una piccola cittadina. Coinvolgente in qualche punto, cade poi nel demenziale con qualche battutina di troppo. Ci si ricorda di Peter Jackson agli inizi, con questo film, ed è questo che non lo rende del tutto originale.

Losciamano 11/05/10 19:32 - 112 commenti

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Simpatico fino a un certo punto. Il sarcasmo cade troppo nel patetico e i plagi aumentano con lo scorrere del film. Non da buttare via, infine, perché la trama ha dopotutto un po' di attendibilità, ma sicuramente si poteva fare di più. Gli attori sono scadenti e la suspence è assente.

Magnetti 13/05/10 10:30 - 1103 commenti

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Qualcuno ha già scritto ciò che avevo in mente, e cioè che l'idea "merita due pallini a prescindere". Nell'anonima proposta di film di Sky, questo film l'ho notato come si nota una pecora nera nel branco... e quindi, almeno in questo caso, bravo Sky. Il film è realizzato in modo decente e con buoni effetti. Le pecore se la cavano bene, sono sufficientemente inquietanti; gli umani un pò meno e infatti gli attori sono l'anello debole. Nella parte finale con l'attacco del gregge si vede una bella dose di truculenza.

Greymouser 18/12/10 00:48 - 1458 commenti

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Film sicuramente non eccelso se guardiamo alla realizzazione e allo sviluppo, ma almeno diverte, se non altro per l'originalità dell'assunto (anche se, per la verità, esiste almeno un racconto di un autore che non ricordo sullo stesso tema). Altro punto a favore è la saggia decisione del regista di non prendersi sul serio. Alla fine, qualche sequenza efficace e insolita c'è, e non si rimpiange il tempo speso per guardare questo inconsueto beast-movie.

Ishiwara 3/07/11 16:44 - 214 commenti

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Ad una prima impressione sembra di un'idiozia notevole. Poi non è che migliori molto, ma acquista la sua dignità di film trash-demenziale. Attori scadenti ed effetti speciali vecchi di almeno un ventennio, comicità involontaria più riuscita di quella voluta, uno stile casereccio e (letteralmente) pecoreccio: si scende verso un umorismo triviale. Ha tutti i difetti per diventare un piccolo cult. Una visione la merita, ma non bisogna aspettarsi troppo. L'incontro con Angus che fuma nello studio una risata la strappa...
MEMORABILE: "Stai calmo. Tu sei un albero..." "Non sono un albero, sono una fottuta pecora!" "No tu sei un uomo. E tuo padre sarebbe fiero di te."

Ford 17/08/11 09:18 - 583 commenti

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Idea ed effetti speciali "vecchia scuola" salvano un film anonimo dal totale oblio. Certo non mi verrà voglia di rivederlo come faccio almeno semestralmente con Splatters, Bad taste et similia ed è un peccato, perché il gregge di pecore zombie richiama parecchio i classiconi del genere e avrebbe dovuto dar spunti più fantasiosi di quelli che si vedono in questo film in bilico tra la commedia horror e lo splatter, timidone con un paio di buoni spunti in un mare di momenti in cui ho provato imbarazzo per chi li ha pensati.

Buiomega71 25/08/11 00:16 - 3014 commenti

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Una sciocchezzuola, che però ha dalla sua parte una buona regia, un ottimo supporto tecnico e finalmente degli ottimi sfx vecchia scuola (alla Rob Bottin o alla Rick Baker per intenderci). Plauso al grande Richard Taylor e alla sua WETA, nonchè a King che rifugge l'odiata CG. Poi il film è quello che è, una derivazione del "werewolf movie" anni 80, mischiato all'eco-vengeance con follie zootecniche alla Notte della lunga paura. Meno trash di quanto si pensi, anche se alcune gag triviali andavano evitate. Finale scorreggione/esplosivo! Simpatico.
MEMORABILE: L'attacco della mandria di pecore al comizio, una splatterfeast coi fiocchi!; i montoni atropomofri alla The howling; il mostruoso cucciolo all'inizio.

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Jofielias 17/12/11 08:42 - 170 commenti

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Per combinare due generi (in questo caso la commedia e l'horror) occorrerebbe saperli maneggiare entrambi. In questo film Jonathan King avrebbe dovuto puntare tutto sull'horror, dal momento che la commedia non è nelle sue corde: le battute e le gag - oltre ad essere piuttosto fiacche - non possiedono i tempi comici. Il rischio è che il pubblico splatter a cui si rivolge faccia come quello da avanspettacolo e dopo dieci minuti di battute pietose scacci a malo modo il barzellettiere scadente per reclamare le cosce delle ballerine.

Cloack 77 12/07/12 14:48 - 547 commenti

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Le scene divertenti non mancano: una pecora alla guida di una camionetta, il rapporto sessuale tra Angus e "l'amata", la fuga simil Ulisse ma con "dazio"; insomma, l'inventiva per divertire non è mancata, anche solo partendo dall'idea di considerare la pecora come protagonista maledetta. Black sheep però è troppo pulito e perbene per ambire alla cattiveria, abbastanza innocuo nel messaggio ambientalista-controambientalista e nient'affatto stupefacente nello splatter. Semplicemente mi è sembrato una fesseria.

Vito 22/10/13 09:00 - 695 commenti

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Debolissimo horror con pecore diventate assassine a causa di esperimenti genetici, parecchio debitore del primo Peter Jackson. Vorrebbe essere divertente ma non si ride mai, non fa paura e nemmeno disgusta. Attori mediocri e regia piatta. Pessimo sotto tutti i punti di vista.

Taxius 6/02/16 15:12 - 1656 commenti

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Divertente horror demenziale con protagoniste pecore assetate di sangue. Dopo squali, orsi, dinosauri e cani assassini mancavano solo loro... L'idea non è male e siamo sullo stile di Bad Taste e Gli schizzacervelli; anche lo sfondo della Nuova Zelanda è lo stesso e probabilmente l'ispirazione del regista viene da li. Sangue e budella non mancano e la mutazione uomopecora ricorda quella della Mosca di Cronenberg, ovviamente in ridicolo. Non un filmone ma per una serata in leggerezza con gli amici va benissimo.

Rufus68 4/02/20 22:07 - 3896 commenti

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Diretto con discreto piglio e, a tratti, persino divertente (l'ovino alla guida del furgone), eppure non funziona a pieno. Il problema risiede nella sua fattura, troppo pulita per il contenuto delirante; necessitava di un tocco alla Troma, sgangherato il giusto e con una buona dose di sarcasmo triviale e allora, forse... Invece qui i protagonisti dicono poco, la trama è prevedibile (gli inevitabili esperimenti genetici) e, alla lunga, gli assalti delle pecore killer stancano parecchio. Se non altro, a contarle, conciliano un giusto pisolino.

Magerehein 25/06/23 13:11 - 1109 commenti

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Fessi e pecorelle, sangue a catinelle? L'idea di rendere assatanate queste placide bestie funziona meglio di altri esperimenti visti in passato, complice la brutalità di certe sequenze (gli effetti splatter vecchia maniera funzionano, e gli animali dell'inquietudine sanno crearla). Al soddisfacente capitale ovino non corrisponde però un'adeguata controparte umana e l'insieme di recitazione modesta e dialoghi spesso tremendi lo rende particolarmente evidente (è un horror serio o un film trash?). Accettabili le pecore mannare, finale strambo. Vedibile e pure intrattenente, ma mediocre.
MEMORABILE: Come la ragazza fa camminare il protagonista fra il gregge (ridicolo); "Quello è il tuo ragazzo? Sapevo ti piacessero gli animali, ma...".
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  • Discussione Magnetti • 13/05/10 11:23
    Call center Davinotti - 210 interventi
    Concordo. In fondo anche ne Il silenzio degli innocenti i lambs (agnelli) facevano parte di un bel mix inquietante.
    Ultima modifica: 13/05/10 11:24 da Magnetti
  • Discussione Puppigallo • 13/05/10 11:26
    Scrivano - 506 interventi
    Questo è vero, anche se l'animale più inquietante lì era il coleottero testa di morto che veniva cacciato in gola alle vittime (e comunque, si parla di una farfalla, che assume però contorni più che inquietanti).
    Ultima modifica: 13/05/10 12:10 da Puppigallo
  • Discussione Magnetti • 13/05/10 12:21
    Call center Davinotti - 210 interventi
    Quello si che era un film eccezionale.
  • Discussione Daniela • 19/12/10 13:40
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    Dopo aver letto il commento di Greymouser -
    hai ragione: esiste almeno un racconto in cui le pecore passano al contrattacco contro il genere umano. Quello che ho letto io, ormai parecchi anni fa, era ambientato in Australia, terra in cui il numero delle pecore è molto superiore a quello degli uomini. La chiave di lettura del racconto era l'interpretazione da dare al passo evangelico "Agnello di Dio che togli i peccati del mondo". Ti riferisci allo stesso testo?
    Penso si trattasse di un racconto inserito in una delle antologie di Urania, però purtroppo anche io non ricordo l'autore né il titolo.
    Magari qualche amico davinottiano ha memoria migliore della nostra....
  • Discussione Greymouser • 19/12/10 16:04
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Dopo aver letto il commento di Greymouser -
    hai ragione: esiste almeno un racconto in cui le pecore passano al contrattacco contro il genere umano. Quello che ho letto io, ormai parecchi anni fa, era ambientato in Australia, terra in cui il numero delle pecore è molto superiore a quello degli uomini. La chiave di lettura del racconto era l'interpretazione da dare al passo evangelico "Agnello di Dio che togli i peccati del mondo". Ti riferisci allo stesso testo?
    Penso si trattasse di un racconto inserito in una delle antologie di Urania, però purtroppo anche io non ricordo l'autore né il titolo.
    Magari qualche amico davinottiano ha memoria migliore della nostra....


    Hai assolutamente centrato il mio ricordo. Il racconto l'ho effettivamente letto su un numero di Urania, e - ora che ci faccio mente locale - mi sembra che l'autore fosse Edgar Pangborn...
    Pensandoci ancora meglio, c'è un altro racconto in cui le pecore (però anche molti altri animali) fanno qualche "marachella" pesante, ed è "Il terrore" del grande Arthur Machen.
  • Discussione Zender • 19/12/10 16:48
    Capo scrivano - 48418 interventi
    Il terrore di Machen coinvolge proprio un sacco di animali, se non ricordo male (lo lessi molto tempo fa). Non credo proprio possa esser questo.
  • Discussione Greymouser • 19/12/10 16:57
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Il terrore di Machen coinvolge proprio un sacco di animali, se non ricordo male (lo lessi molto tempo fa). Non credo proprio possa esser questo.

    Il racconto a cui mi riferivo e che Daniela ricorda è quello di Urania di (credo) Edgar Pangborn.
    Ho citato "Il terrore" di Machen come altro esempio, in aggiunta, perchè - oltre ad api, mucche, maiali ed altro - c'era un episodio che riguardava anche le pecore.
  • Discussione Zender • 19/12/10 20:54
    Capo scrivano - 48418 interventi
    Ah ok, travisai.
  • Curiosità Buiomega71 • 25/08/11 10:33
    Consigliere - 26613 interventi
    *In Nord America, la distribuzione cinematografica è stata organizzata dalla The Weinstein Company e IFC Films.

    *In Spagna, la Manga Films ha distribuito il film in contemporanea con Severance - Tagli al personale, optando per un'operazione commerciale simile a Grindhouse.

    *Per lanciare l'edizione italiana, la Mediafilm ha distribuito diverse locandine, caratterizzate da slogan ironici:[2]

    « Questa volta a pecora ci stai tu! »

    « Contare le pecore ti toglierà il sonno! »

    « Paura lana vergine! »

    « Cielo a pecorelle, sangue a catinelle! »

    Fonte : Wikipedia

    *Opera prima di Jonathan King, già regista di spot e videoclip in patria.
  • Discussione Buiomega71 • 25/08/11 10:57
    Consigliere - 26613 interventi
    Mi aspettavo qualcosa di più trash e demenziale.
    Piuttosto un sincero omaggio al cinema dei "lupi mannari" dei gloriosi anni 80(Landis e Dante, ovvio), che nemmeno una copia delle prime follie jacksoniane.
    King, da par suo, fà quello che ho sempre sognato di vedere in un film horror oggi, cioè snobba l'odiosa CG per sfx gustosissimi in puro 80 style(finalmente! Raro , oggigiorno, come un pieno di benzina a 10 euro!), tra montoni antropomorfi(un delirante mix tra i lupi mannari creati da Rob Bottin per L'ululato e il bisonte bianco rambaldesco di Sfida a white buffalo), trasformazioni a pistoni idraulici, splatter in Tom Savini style, e straordinari make up(come il cucciolo infetto in animatronic), che ricordano le delizie bottiniane e bakeriane.

    Nemmeno troppo stupido(credo che i coniglioni de La notte della lunga paura siano insuperabili!), ben girato(comunque sia King il talento c'è l'ha)e con il gustoso attacco ovino al comizio che và a pari merito con quello di Alligator al party di nozze, ma molto, molto più gory.

    Tra citazioni al Bruce Campbell della Casa, Oiver Diver(Grant) che tenta in tutti i modi di togliersi dall'orecchio il disgustoso cucciolo di pecora geneticamente modificato, a una scena "zoofila" alla Top Secret(sottolineata dal buon Rebis nel suo commento.E a proposito di gusti zoofili, il fratello del protagonista-con vaga somiglianza a Bill Pullman-si diletta di amori carnali ovini, come faceva Gene Wilder nel miglior film di Woody Allen), sino al finale alla Soldatessa alle grandi manovre, il filmetto diverte , anche sè si rivela una piacevole cazzatina e nulla più.

    Impressionante la pecora sventrata con cuore pulsante in bella vista, chirurgia sperimentale da brividi, da fare il paio con i cani vivisezionati creati da Carlo Rambaldi ne Una lucertola con la pelle di donna.

    Vero è che la lana delle pecore non prende fuoco, ma è anche vero che non dovrebbero esistere pecore mannare o pascoli di carne umana con viscere fumanti! La verosomiglianza è una delle cose che meno mi aspetto in questo genere di film, ovvio.
    Ultima modifica: 25/08/11 14:21 da Buiomega71