La signora Campbell (Lollobrigida) ha cresciuto a San Forino, il paese dove vive, una figlia (Margolin) il cui padre non è proprio l'eroico capitano inventato lì per lì dalla donna pensando alle famose zuppe di warholiana memoria. La realtà dice che quando aveva 16 anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, tre americani (Savalas, Lawford e Silvers) si avvicendarono in pochi giorni sul suo letto ignari l'uno dell'altro lasciandola incinta. Chi sia dei tre il padre non si sa, ma la donna ha poi fatto credere a ognuno di loro di esserlo facendosi passare mensilmente un assegno per sostenere la figlia. Quando i tre uomini molti anni dopo si ritroveranno insieme a San Forino per una celebrazione e vorranno...Leggi tutto conoscere la giovane Gia, come farà la donna a reggere il gioco con tutti? Ci pensa una sceneggiatura congegnata piuttosto bene ricca di colpi di scena, sotterfugi, espedienti di ogni genere studiati dalla protagonista ma anche dai tre mariti che ovviamente, lì con le rispettive mogli, intenderebbero “consumare” nell'ombra, oltre a guardare bene negli occhi la loro figlia segreta senza dover confessare nulla ai propri familiari. Filmato in uno sfavillante Technicolor dai colori accesissimi, il film di Melvin Frank non è altro che l'ennesimo – piacevole – viaggio turistico nei borghi attorno a Roma che regala agli americani la solita immagine stereotipata del nostro paese e delle nostre donne, con la Lollo modellata sulla figura della Loren. Carla Campbell è volitiva, ingegnosa, capace di uscire sempre a testa alta dalle difficoltà e di gestire a suo piacere i tre maschi che le ronzano intorno speranzosi. Spazio anche alle tre mogli comunque (con Shelley Winters in primo piano rispetto a Lee Grant e Marian McCargo) e al tuttofare della Campbell, il buon Vittorio (Leroy), che si ritaglierà un ruolo importante nello sbrogliare la matassa. Qualche simpatico innesto ironico nei dialoghi si rileva soprattutto nella seconda parte dopo che la prima, sostanzialmente di preparazione, s'era mostrata fin troppo caciarona e caricaturale. Cast buono senza prove di particolare spicco, incantevole la Margolin, ma ad emergere sono gli splendidi squarci di San Forino, paese inventato ritagliando vie e strade da Ariccia, Genzano, Rocca di Papa... Sole, folclore e una diffusa allegria per una commedia disimpegnata e un po' sciocchina, lontanissima dal clima che si cominciava a respirare davvero nel mondo.
Dopo aver avuto relazioni con tre soldati americani di passaggio ed essere rimasta incinta, l'italiana Carla ha fatto credere a ciascuno di essi di essere il padre della sua bimba. Vent'anni dopo, l'inganno rischia di essere scoperto... Commedia degli equivoci dalla trama piuttosto semplice ma affollata di personaggi che parte da toni farseschi per approdare a quelli sentimental/ricattatori. Ricco il cast assiepato attorno alla Lollo in trasferta, ma risultato nel complesso modesto, oltre che fitto di stereotipi e fasullo come il paesino "collage" di altri realmente esistenti.
Melvin Frank HA DIRETTO ANCHE...
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Innanzitutto i miei complimenti per lo speciale del film, ottimo lavoro!!!
Una precisazione, non penso che nel film si sia fatto credere che il paese (Ariccia) aveva un solo accesso, semplicemente in quel periodo il ponte, la strada principale che porta ad Ariccia, l'Appia per la precisione, era chiuso per lavori, ci fu un crollo poco tempo prima. Per esserne certo che il periodo era quello, ho girovagato un po' per il web...qui riporta le date esatte.
http://www.museumwnf.org/images//explore/monument/1379/reading/it/1.pdf
DiscussioneZender • 13/05/18 08:38 Capo scrivano - 47839 interventi