Le tanto propagandate (nei titoli di testa) sequenze di battaglia aerea alle quali vengono interpolate riprese reali dell'epoca (siamo nella Seconda Guerra Mondiale) si vedono solo nell'ultima mezz'ora e si riconoscono dalla diversa grana della pellicola. Interessanti come documento, ma impressionanti solo quando mostrano lo sganciamento contemporaneo di centinaia di bombe. Fin lì il film era rimasto fermo alla base aerea inglese del 918° stormo, nella quale il generale Savage (Gregory Peck) aveva da poco rimpiazzato il suo predecessore, troppo tenero e paternalista coi suoi soldati e - secondo i superiori - causa principale delle troppe perdite in volo. Savage mostra subito il pugno di ferro e una...Leggi tutto freddezza che spaventa i soldati, ma è davvero così o sotto sotto... TWELVE O'CLOCK HIGH è un film di guerra sorprendentemente privo di azione (finale a parte), dominato da un Gregory Peck indubitabilmente a suo agio nel ruolo. Mancando quasi del tutto le musiche i dialoghi acquistano automaticamente una rilevanza ancor maggiore (ben restituita dall'ottimo doppiaggio italiano) facendo risaltare l'impostazione quasi teatrale del film, ben lontana dai canonici war movie. Si racconta l'evoluzione del rapporto tra un capo e i suoi sottoposti analizzando i profili psicologici dei principali personaggi; lo si fa con maturità e intelligenza, alle quali si aggiunge l'inatteso retrogusto ironico di certi atteggiamenti. Però, al di là di una forma classica impeccabile, il film fatica a rendere partecipi e in molte parti è come se si bloccasse.
Il film parte bene, pare discreto, ma presto incespica nella noia. Troppo lungo per quello che in fondo ha da dire. La storia del protagonista è anche interessante, ma è il resto del film che funziona a tratti e a volte anche male. Fa parte di quella folta schiera di pellicole che oggi risentono della loro età non più verdissima. Ci sono comunque alcuni momenti di discreta intensità. Le sequenze di battaglia sono reali. Ottima come sempre la prova di Gregory Peck, ma non basta.
Chiamato a sostituire un alto ufficiale emotivamente troppo legato ai suoi piloti e quindi incapace di assumere decisioni difficili, un generale di aviazione si dimostra rigido ed inflessibile, suscitando il malcontento dei sottoposti.. A parte le sequenze belliche, il cui valore è solo documentario essendo di repertorio, si tratta di un film psicologico che indaga sulla responsabilità del comando e sullo stress che questa può provocare. Efficace la prova di Peck, particolarmente adatto al ruolo, supportato da alcuni validi caratteristi tra cui spiccano Dean Jagger e Hugh Marlowe.
Dean Jagger HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneDaniela • 14/05/20 22:37 Gran Burattinaio - 5929 interventi
Il film ricevette quattro candidature all'Oscar, vincendone due: il miglior sonoro e il miglior attore non protagonista (Dean Jagger). L'Oscar per il miglior film fu invece vinto da Tutti gli uomini del re di Robert Rossen, così come Gregory Peck dovette cedere il passo a Broderick Crawford, protagonista dello stesso film.