City of crime - Film (2019)

Un poliziesco affatto male. Soprattutto perché girato bene e con un ottimo senso della "spettacolarità realistica" tra sparatorie ritmate ma non eccessive e un teso inseguimento finale. La trama può sapere di già visto, ma la sceneggiatura propone bene le proprie carte, avvalendosi anche di un cast bel scelto in cui Boseman risulta molto più credibile che nella sua tutina di Black Panther. Bene anche Simmons. Non male la fotografia notturna, da vedere.

Poliziotto con la fama di essere uno dalla pistola facile viene messo a capo di un'operazione per catturare preferibilmente morti due rapinatori assassini intrappolati a Manhattan dopo la decisione di chiudere tutti i passaggi che collegano l'isola al resto della città... Si apre con una strage, prosegue con un lungo inseguimento notturno con qualche sorpresa, culmina in una resa dei conti forse troppo prevedibile questo noir urbano non innovativo nella sostanza ma girato con buon ritmo, confezionato con cura, interpretato dalle facce giuste. Godibile.

Uno sbirro di New York si trova a inseguire una coppia di assassini, responsabili della morte di numerosi poliziotti. Per cercare di acciuffarli farà chiudere tutti i ponti di Manhattan. Film decisamente gustoso, con una tensione significativa tra furibonde sparatorie, proiettili che perforano corpi e inseguimenti a perdifiato. La regia si dimostra abile, il ritmo alacre permette al film di farsi seguire amabilmente e il colpo di scena si rivela piuttosto inaspettato. Un pop-corn movie che assolve pienamente al suo compito di trastullare.

Un poliziotto dal grilletto facile deve fermare una coppia di assassini di poliziotti. Buon film, a metà tra poliziesco puro e action movie vero e proprio, con inseguimenti notturni e sparatorie ben girate. Non particolarmente eccelso il cast, a parte il protagonista. Lo sviluppo narrativo è prevedibile, ma in una pellicola del genere contano più le scene d'azione di livello rispetto al resto.

Buon "crime" metropolitano che se non eccelle per l'originalità della storia (i cui risvolti, comprese le pseudo rivelazioni finali sono piuttosto prevedibili da quasi subito) si fa apprezzare per il ritmo e la tensione, nonché per le buone sequenze d'azione, quasi esclusivamente realizzate in esterni e di notte. Il regista dimostra un certo talento per il genere, tralasciando giusto la cura per una sceneggiatura che se di maggiore complessità ne avrebbe fatto un'opera di ottimo livello. Buona la prova di tutti gli attori.

Due reduci di guerra rapinano un grosso quantitativo di droga e si troveranno braccati dalla polizia di Manatthan. Sviluppo narrativo abbastanza lineare che mostra però una notevole scontatezza globale. Buone le sparatorie e le indagini del protagonista ma il finale appare scontato, dopo poche battute. Appropriato il protagonista, non memorabile la Miller, sempre intenso Simmons.

Poliziesco metropolitano infarcito di luoghi comuni (il marciume nelle forze dell'ordine, il protagonista sbirro dal grilletto facile e figlio di un agente ucciso in servizio) e dall'epilogo abbastanza telefonato, ma che assolve degnamente il suo primario dovere di intrattenere, grazie a un ritmo sostenuto caratterizzato da numerosi scontri a fuoco e inseguimenti notturni girati con maestria, e da un elevato fatturato di morti ammazzati. Regia e confezione sono di qualità, e anche se nessuna interpretazione spicca per carisma il risultato finale è comunque buono.

Poliziesco standard, molto movimentato, ben girato e fotografato con un plot classico il cui sviluppo si intravede già dopo dieci minuti e diventa poi fin troppo prevedibile. Nonostante ciò, il film è godibile per il ritmo e la buona prova di Boseman, l'ultima prima della sua prematura scomparsa. Regia di mestiere ma senza particolari slanci. Eccessivo il commento musicale. Si guarda ma si dimentica abbastanza rapidamente, perché troppo simile ad altri precedenti del genere.