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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/10/12 DAL BENEMERITO NANCY
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Nancy 1/10/12 01:01 - 774 commenti

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Un film abbastanza duro, che scende nelle tenebre patinate della prostituzione d'alto borgo: la storia presenta attraverso gli occhi della giornalista Binoche, in ordine a-cronologico, le storie di due studentesse che per mantenersi usano il loro corpo. La Szumowska non ci risparmia traballamenti dogmeggianti e scene semi hard (addirittura un coraggioso pissing). La mdp sta sempre appiccicata alle sue protagoniste rivelando la sua anima profondamente femminile ma al contempo senza dare giudizi su nessuno dei chiamati in causa. Un po' lento, ma riuscito.

Paulaster 7/10/12 16:42 - 4445 commenti

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Un argomento già esplorato che si distingue per una disanima tra l’analisi e il voyeurismo. Una regia elementare che mescola vari generi di ripresa non dà la giusta impronta, anche se la sofferente intensità della Binoche riesce ad emergere comunque. Una fotografia asciutta e fredda accentua le numerose pause brevi come per dare importanza a concetti che nella loro bestiale naturalezza si denotano solo per essere la più ovvia definizione del sesso. E un corpo nudo e flaccido rende più di mille parole.

Cotola 4/11/12 18:12 - 9078 commenti

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Attraverso la giornalista protagonista della pellicola si indaga sulla prostituzione tra le studentesse. L’inchiesta, cosa non imprevedibile, avrà ripercussioni anche sulla vita privata della donna, salvo poi giungere al solito finale con quadretto familiare ipocritamente “pacificato”. Non certamente brutto e non gratuitamente scandalistico ma, come spesso accade in questi casi, il sospetto di voyerismo mi è sembrato più che fondato. Per il modo di affrontare la tematica meglio altre prove. Nulla di nuovo sotto il sole.

Myvincent 1/01/13 12:00 - 3752 commenti

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Il sesso secondo le audaci studentesse in trasferta a Parigi, intervistate da una improbabile ed imbranata giornalista. L'argomento sarebbe stato interessante se ad essere "indagati" fossero stati i signori clienti uomini e il loro mondo, invece tutto si riduce a una inutile digressione sul mestiere più antico del mondo. La Binoche? Sopravvalutata, anche stavolta.

Saintgifts 15/02/13 23:27 - 4098 commenti

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Elle, lei, la giornalista-casalinga (della rivista Elle); elles, loro, le due giovani studentesse prostitute ma anche la giornalista che le intervista e che non rimane indifferente ai racconti delle due ragazze. Le scene di sesso non sono la parte culminante del film, servono solo a mostrare le diverse reazioni, fuori controllo, ad azioni e a scelte inizialmente facili, da una parte, mentre per la giornalista il coinvolgimento è la conseguenza della sua solitudine, nonostante abbia un marito e due figli. Tentativo autoriale non troppo riuscito.

Homesick 7/02/13 08:15 - 5737 commenti

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Si cerca il realismo attraverso scabrosi incontri di sesso, ma l’inchiesta sulla prostituzione delle studentesse condotta dalla regista polacca è priva di qualsiasi rilevanza sociologica. La fotografia laccata incipria malamente uno script sconnesso e fatuo nel quale la raggrinzita Binoche si smarrisce tra grattacapi in famiglia e progressiva immedesimazione nell’oggetto delle sue indagini. Velleitario e nauseante, secondo una tendenza ormai diffusa in molto cinema d’autore contemporaneo.
MEMORABILE: La madre scopre i segreti della figlia prostituta.

Deepred89 22/02/13 21:44 - 3718 commenti

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Nuove, ignorantissime, rivelazioni sul mondo perverso del sesso. Da un tema che già 40 anni fa poteva considerarsi esaurito (chi si ricorda i thriller di Dallamano?) si plasma un film di rara inutilità, né toccante né provocante, con dialoghi risibili, un Binoche terribile (che ci regala pure qualche fotogramma di topless, ma tra catartici ascolti di musica classica e stravisti raptus sessual-animaleschi una bella pernacchia è impossibile negargliela), qualche scenetta erotica e un'ottima, sprecatissima fotografia. Meglio starne alla larga.

Lythops 6/01/15 19:23 - 1019 commenti

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Lento, noioso, girato alla Hanecke senza averne la forza investigativa interiore né la capacità di sguardo. Già dopo i primi dieci minuti è chiaro dove andrà a parare e come si svolgeranno i per fortuna solo rimanenti 82' di durata. Un film inutile, che nulla aggiunge e nulla indaga veramente sul mondo della prostituzione giovanile. L'unica cosa apprezzabile è la Binoche: bellissima, professionale sempre e comunque, qui utilizzata più per richiamo del pubblico che per sottindendere la qualità inesistente del film.

Schramm 10/05/15 13:19 - 3495 commenti

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Come si possa sperare di riuscire ancora a provocare o colpire o emozionare parlandoci del mercimonio delleggiovanidogginoccioé scimmiottando magari la frontale neutralità sospesa di Haneke rimane uno dei non pochi perché della settima arte che non otterranno mai risposta, specie dopo che in termini di crudezza e mancanza di compromesso Lizzani allora e Glawogger oggi hanno sovrabbondantemente esaurito ogni credito residuo. Ma c’è di peggio: l’appiombo psicanalitico della reporter borghese che va contrapponendosi alla sfera dell’indagine, che rende l’opera un trita-testicoli di primissima.

Lou 18/11/15 22:20 - 1123 commenti

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La regista polacca mette a confronto le inquietanti storie di prostituzione di due giovani studentesse con i disagi familiari e le pulsioni sessuali di una giornalista di mezza età che le intervista per la rivista Elle. Operazione ad alto rischio di voyerismo, oltre che di facili banalizzazioni sociologiche; eppure il film mantiene un suo fascino grazie all'accuratezza delle ambientazioni e alle attrici convincenti, con una Binoche che non ha paura di mettere in gioco con naturalezza la sua fisicità ormai matura.

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Maxx g 5/01/16 10:19 - 636 commenti

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Una giornalista, piuttosto incompresa (eufemismo) dalla propria famiglia, si butta anima e corpo su un'inchiesta riguardante la prostituzione delle giovani studentesse. Il tema è piuttosto abusato (si ripeterà in Giovane e bella del 2013), ma impera la noia e non c'è alcun sussulto. La Binoche risulta piuttosto sprecata. Si può tranquillamente perdere.

Pinhead80 14/06/22 18:41 - 4792 commenti

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Una giornalista deve scrivere un articolo per la rivista Elle dedicato al mondo delle studentesse universitarie che si pagano gli studi prostituendosi. Finirà per immedesimarsi nei racconti che ascolta e per risvegliare la sua sessualità. Se l'idea di base poteva anche essere interessante e stuzzicare la curiosità dello spettatore, il risultato finale è davvero sconfortante. I personaggi non vengono approfonditi e i racconti tutt'altro che scabrosi danno l'impressone di una sessualità patinata e stereotipata che funge da specchietto per le allodole. Pure la Binoche sembra spaesata.
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