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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Fletch
Anno: 1985
Genere: commedia (colore)
Regia: Michael Ritchie
Note: Tratto da un romanzo di Gregory McDonald.
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Sfatiamo subito la diceria che vuole la comicità di Chevy Chase poco esportabile: NATIONAL LAMPOON'S VACATION e SPIE COME NOI sono commedie d'impronta comico-demenziale diventate piccoli cult anche da noi proprio grazie a lui. Fletch, giornalista dalle spiccate attitudini investigative, è uno dei suoi personaggi più celebri, che tornerà nel successivo FLETCH, CRONISTA D'ASSALTO. Seguendo le tracce di BEVERLY HILLS COP...Leggi tutto (persino nelle musiche e le ambientazioni) e anticipando il trasformismo camaleontico del John Candy di CHI E' HARRY CRUMB?, il film di Michael Ritchie propone il classico investigatore (che sia anche giornalista pare secondario, nel complesso) che si trova invischiato in un complesso intrigo di donne e affari. L'idea di base, tratta da un romanzo di Gregory McDonald, propone subito un colpo di scena: un giovane ricco, che pare essere afflitto da cancro alle ossa, paga un vagabondo (Chase travestito, in missione speciale) per farsi uccidere. L'affare puzza, e Chase comincia le indagini. La particolarità di FLETCH (il titolo americano è più essenziale, a dimostrazione della volontà di lanciare il personaggio) è la ricerca di una comicità non dozzinale, che porta spesso a un’eccessiva serietà ma ha il pregio di non cercare la battuta ad ogni costo. Così si alternano momenti veramente divertenti (e resi benissimo da un Chevy Chase dall'aria più furba e attenta del consueto) ad altri più tipicamente "polizieschi" (la cui qualità non è delle migliori). Insomma: dal punto di vista della commedia FLETCH funziona, ma dal momento che l’anima più seriosa del film prende quasi sempre il sopravvento, il giudizio scade notevolmente. E’ un esperimento curioso, comunque, e il doppiaggio italiano, checché se ne dica, gliene rende merito.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Blutarsky, Tomastich - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Galbo, Zender, Maxx g
Siamo dalle parti della commedia investigativa d’azione alla Beverly Hills Cop, anche per le musiche. La storia in sé non è eccezionale ma Chevy Chase (nel pieno del suo periodo aureo) si prende sulle spalle il film con la sua interpretazione. Fletch è un personaggio che gli calza a pennello e lui gigioneggia alla grande. Un bel mix di investigazione, travestimenti, inseguimenti in auto, situazioni comiche, tutto in salsa tipicamente anni 80. Niente di trascendentale ma tutto molto divertente.
Molto conosciuto negli Stati Uniti, l'attore comico Chevy Chase non ha goduto di altrettanta fortuna in Europa, nonostante questa action-comedy costruita su misura per il suo personaggio analogamente all'operazione fatta per Eddie Murphy con la serie Beverly Hlls Cop. Nonostante non sia mal realizzato, Fletch è troppo simile a mille altri prodotti del genere per essere veramente interessante e l'attore (le cui battute sono probabilmente mal rese dal doppiaggio) non ha il carisma necessario per emergere indipendentemente dalla pellicola.
Uno dei film più riusciti di Chevy Chase, nel suo periodo migliore, con alcune situazioni veramente divertenti. La battuta sempre pronta non è mai fuori luogo e inoltre la storia è molto meno banale del previsto, davvero intricata fin dalle prime battute.
Tratto da un romanzo e si vede, perché la trama è caotica e sembra mancare di molti agganci evidentemente presenti nel libro. La forza del film è naturalmente l'interpretazione ironica di Chase, costantemente in bilico tra il demenziale e il serioso in un cocktail piuttosto personale. La sua specialità è il fingersi sempre qualcun altro, inventando i nomi più strampalati, e anche per questo si ride. Purtroppo il dover seguire un intreccio tanto complesso penalizza pesantemente l'impatto comico.
Nutrivo delle riserve verso Chase, comico che da noi non ha avuto affatto fortuna. Invece sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla sua simpatia, davvero contagiosa. Certo, non si ride a crepapelle e le situazioni ricordano molto Beverly Hills Cop, però è un film godibile, anche se stenta a decollare. Da notare (e non è da tutti) il suo trasformismo e la verve del protagonista. Merita una visione anche per ricordarsi della fortuna della commedia americana nel periodo d'oro anni '80.
MEMORABILE: Il protagonista sogna di giocare nei Lakers con Jabbar; L'ingresso a una convention come cameriere fasullo.
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