Sinuoso e affascinante drammone, che mischia sottotese pulsioni incestuose, atmosfere echeggianti The wicker man, lontani sentori serradoriani della maladolescenza ferina e vendicativa. Bellissime location marinare, supportate dalla notevole fotografia di Douglas Slocombe e una certa morbosità che lascia il segno. A volte allucinato e febbrile, con alcuni momenti tediosi, ma crudele quanto basta per farsi apprezzare. Insopportabile la canzone cantata da Kris Kristofferson. Comunque da recuperare e da rivalutare. Buona la regia di Carlino.
MEMORABILE: Il ragazzino che spia, da un buco nella parete della sua camera, la mamma mentre amoreggia con Kristofferson; La scena del gatto; Il crudele finale.
Ha un figlio perverso ma stenta a crederlo, perchè ogni scarrafone è bello a mamma soja. Il regista si concentra su questi, analizzandone la morbosa psicologia, il resto è ordinaria vita di coppia. Una pellicola curiosa incentrata sul piccolo saccentone che si crede adulto e agisce da adulto, ma con una mentalità deviata. Sprazzi di macabro aleggiano per tutta la durata. Il rientro nella normalità non è sempre facile.
MEMORABILE: Il ragazzino che spia la madre a letto col suo amante; La reazione di lei quando viene a sapere della cosa.
Basato sul romanzo “Il sapore della gloria” di Yukio Mishima, è un film in cui la trama supplisce a una certa apatia nell’andamento. Una vedova con figlio tredicenne s’innamora, ricambiata, di un marinaio. Il legame della coppia e le vicende del figlio con la sua banda di coetanei creano due trame parallele che si incontrano in un finale disteso nei modi ma intenso nel contenuto. La passione della coppia coniuga bene la parte sentimentale con quella erotica e si possono ammirare inoltre bei paesaggi marini.
Rimasto orfano, un ragazzino sviluppa una torbida curiosità nei confronti della madre che spia nell'intimità. Intanto frequenta un piccolo gruppo di compagni di scuola, comandati in modo dispotico da un coetaneo perverso... Mishima trapiantato sulle coste inglesi: l'operazione può sembrare azzardata, ma il risultato è affascinante, morboso, sopratutto nelle sequenze che mostrano le riunioni del club dei giovani aspiranti psicopatici, mentre risulta più convenzionale la love story fra la vedova ed il bel marinaio. Inquietante l'epilogo che lascia spazio all'immaginazione.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (Ciclo: "Ultimo spettacolo" mercoledì 3 dicembre 1986) di I giorni impuri dello straniero:
NB: La regia, sul flanetto, è erroneamente attribuita al produttore del film Martin Poll: