Ida Red - Film (2021)

Tra dramma familiare e noir gangsteristico, un interessante sguardo a certe famiglie "white trash" criminali dell'hinterland americano (siamo a Tulsa, Oklahoma); il piano dei figli per liberare la matriarca dalla prigione innesta una spirale di violenza che coinvolge tutti, in un susseguirsi di sentimenti negativi, tragedie e morte ma anche un senso di appartenenza e fedeltà legato a valori d'altri tempi, per quanto distorti. Durata un po' eccessiva e qualche snodo gestito con troppa leggerezza nello script, ma prove attoriali di buona intensità, atmosfera efficace e regia solida.

Trattasi di famiglia ben oltre la border line; e visto che "buon sangue" non mente, anche se il cervello (Ida) si sta spegnendo in carcere, la prole continua ad agire. Gli attori se la cavano piuttosto bene, tra protagonisti e comprimari (brava la sorella che tenta in tutti i modi di stare fuori dalla follia criminale familiare, sposando addirittura un poliziotto). Anche la narrazione è abbastanza fluida, nonostante qualche uscita dai binari con la figlia ribelle. Purtroppo il finale scivola nella spettacolarizzazione e la chiusa è poco originale. Comunque, nel complesso non è male.

Storia di una famiglia criminale alla periferia degli States. John Swab dirige un film dal tema non particolarmente originale ma riesce a destare un certo interesse nello spettatore grazie alla vicenda di una escalation progressiva di violenza che però si chiude (ed è un difetto della pellicola, insieme alla durata eccessiva) in maniera eccessivamente conciliatoria. Ambientazione, scelta del cast e prove degli attori (specie Hartnet e la Leo) di buon livello. Non male.

Dal carcere in cui è rinchiusa per omicidio e rapina, una vedova continua a dirigere le attività criminali dei suoi figli che, sapendola affetta da un male incurabile, sono disposti a tutto pur di farla uscire... Saga familiare di buona fattura che può contare su un cast ben assortito in cui spiccano il cattivissimo Grillo e Leo, chon s figura accanto ad altre madri spietate con gli altri quanto amorevoli con la propria prole. Per contro, la sceneggiatura è approssimativa, vistose incongruenze minano in maniera irreparabile la credibilità della storia, l'epilogo lascia perplessi.