Il cigno - Corto (2023)

Tra i quattro corti realizzati per Netflix, "Il cigno" è sicuramente quello che risente di più di un'impostazione teatrale, limitato com è nei suoi pure notevolissimi e ingegnosi scenari, nelle sue particolari soluzioni registiche, sempre affascinanti. Il sospetto è che sia tutto qui, non ci sia molta carne al fuoco e francamente le storie sui nerd attaccati dai bulli a scuola hanno anche un po' stancato. Certo stiamo sempre parlando di Anderson e, che lo si ami o lo si odi, non si può dire non abbia un punto di vista del tutto originale della macchina cinema. Ralph Fiennes spicca.

Un bambino bullizzato, un cigno ammazzato per gioco e delle ali che possono trasformare il protagonista. Un bel racconto di Roald Dahl, che nel cortometraggio di Wes Anderson ci viene spiattellato in guisa di narrazione dove i personaggi non si limitano ai dialoghi ma recitano anche il resto. Il risultato è una noiosa e respingente verbigerazione, davvero insopportabile, che non riesce a essere mitigata dalle estrosità scenografiche e visive, ben ideate e dosate, che tuttavia aumentano il senso di pedante saccenza. Evitabile.