Il marito - Film (1958)

Il marito
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1958
Genere: commedia (bianco e nero)
Note: Nella versione spagnola del film l'unico regista accreditato è Fernando Palacios.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ed ecco l’Alberto Sordi che tutti conosciamo: quello del “pussa via, mamma quanto sei bbrutta…” e via dicendo. Nanni Loy e Gianni Puccini dirigono a quattro mani il Sordi più classico, ancora votato più al caricaturale che non al serio personaggio che interpreterà in seguito. La storia è semplice, quella del novello marito che ha sposato una donna di cultura (suona il violoncello) e che pare non comprendere i normali desideri di un uomo: la partita, gli amici, l'odio per i parenti… Lui fa di tutto per essere comprensivo ma poi... tira tira... Quello che salta subito all'occhio è l’estrema misoginia del progetto: tutte le...Leggi tutto donne (moglie, suocera e cognata, nonché un’attempata seduttrice) sono dipinte in modo da risultare inevitabilmente antipatiche, così da farci solidarizzare il più possibile col protagonista. Il quale, da parte sua, si sfoga gettando il violoncello dalla finestra o recandosi al night con una collega di lavoro. Ripicche (velate o meno) a ripetizione, fino all'inevitabile conclusione. Sordi cambia lavoro e da capomastro si trasforma in rappresentante di dolciumi, tornando a casa solo per il weekend e ritrasformandosi di fatto in scapolo d'oro, la sua dimensione più consona. IL MARITO diverte, pur se non mancano i momenti di stanca (peggiorati anche da un montaggio troppo statico); diverte perché divertente è Sordi coi suoi tipici intercalare, non perché la sceneggiatura sia particolarmente brillante. E infatti, se recitato da qualcun altro, il film sarebbe meritatamente finito nel dimenticatoio.

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B. Legnani 2/08/07 00:09 - 5541 commenti

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“Un uomo sposa una donna sperando che lei, dopo il matrimonio, non cambi: invece lei cambia. Una donna sposa un uomo sperando che dopo il matrimonio lui cambi: invece lui non cambia”. Questa gemma di verità trova la sua perfetta realizzazione filmica in questa pellicola, con il grande Sordi, che addirittura affoga i dispiaceri (cui contribuisce pure la suocera) nell’alcool. Non indimenticabile, ma con momenti di divertimento.

Pigro 26/12/08 10:01 - 9679 commenti

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Sposa una noiosa musicista dilettante, rischia di trovarsi in casa la suocera e precipita verso il fallimento economico... La commedia in sé è carina, ma non particolarmente brillante di per sé. A rendere il film piacevole e godibile è soprattutto Alberto Sordi, che incarna perfettamente il maschio vittima delle donne, che in effetti assediano il nostro con particolare voluttà lasciandogli poche vie di fuga. Si vede con piacere.

Ellerre 5/10/09 10:14 - 89 commenti

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Spassosissima commedia di Loy che, pur essendo un po' troppo "sordicentrica", si lascia vedere con estremo piacere grazie anche a un cast brillante perfettamente in sintonia con la storia. Sono descritti in maniera caricaturale i problemi di una coppia ai primi passi di vita coniugale che deve fare necessariamente i conti con piccole incomprensioni, parenti un po' invadenti... Insomma, qui trovano risonanza motivi classici presenti (e spesso taciuti) in molte famiglie italiane.

Stefania 25/10/11 21:17 - 1599 commenti

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Il "per sempre" del sacerdote che pronuncia la formula di rito suona già come una condanna all'ergastolo, un "fine pena mai" per il povero Alberto! Commedia di costume già pungente nei confronti dell'istituzione matrimoniale: la donna è castrante, anche l'uomo è castrante (Elena è frustrata, esattamente quanto il marito), la società è castrante, la corsa ad ostacoli, tra una cambiale e l'altra, verso il successo economico (da capomastro a palazzinaro) è castrante... Il sorriso anestetizza appena le future angosce de Il boom. Profetico.
MEMORABILE: "Bingo Bingo Bongo stare bene solo al Congo, io non resto qui"...

Nando 23/02/12 11:02 - 3816 commenti

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Commedia di costume in cui il grande Albertorne si cimenta con una noiosa moglie violoncellista ed i suoi invadenti parenti. Alcuni momenti mostrano pura ironia, con l'attore protagonista assoluto. L'analisi familiare è ben realizzata ed il film è godibile.
MEMORABILE: Gli epiteti lanciati verso i tifosi della Lazio dal terrazzo di casa.

Samuel1979 2/05/12 07:12 - 547 commenti

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Alberto Mariani (Sordi) è un piccolo imprenditore senza fortuna ma anche un uomo con una situazione familiare non molto felice, con moglie "rompiscatole" e suocera invadente. Da una semplice idea di Loy e Puccini scaturisce una bella commedia tutta incentrata su un fenomenale Sordi, il quale a mio parere fornisce una delle interpretazioni migliori della sua carriera. Nel film c'è una chiara allusione alla speculazione edilizia nell'Italia del boom economico.
MEMORABILE: "Ho chinato il capo davanti a mia cognata, io che mi sono salvato dalla guerra di Albania".

Markus 19/07/12 08:52 - 3692 commenti

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Il Sordi di sempre in una vicenda che ci mostra lo squallido - quanto divertente - spettacolo del barboso menage familiare di una giovane coppia di sposi in cui, pur senza rinunciare a qualche cliché da Italietta Anni '50, si raccontano delle gran verità sulle affinità di coppia che, una volta sposati, vengono svelate in tutta la loro tragicomica realtà. Qualche momento di stanca e un racconto tirato un po' per le lunghe ostacolano il buon esito del film che, di fatto, regge per la simpatia dell'attore romano.

Il Dandi 9/09/12 22:31 - 1917 commenti

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Insieme al personaggio più squallidamente millantatore de Il seduttore e a quello più cinicamente esasperato de Il vedovo, quello di questo Marito sembra costituire una ideale trilogia sordiana sul matrimonio, secondo una logica maschilista e misogina. Il solito imprenditore ambizioso che fa il passo più lungo della gamba per mantenere il rispetto di una moglie arpia e capricciosa, tanto infantile da imporgli la presenza costante della suocera, ci mette un attimo ad assicurarsi la nostra simpatia, che gli accordiamo fino all'italianissimo finale.
MEMORABILE: Bingo-bingo-bongo / io sto bene solo al Congo...

Furetto60 28/02/13 08:32 - 1196 commenti

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Nel film Sordi propone, ancora una volta, la figura del mediocre che vuole vivere al di sopra delle sue possibilità. Rispetto ad altre pellicole come Il vedovo, qui Albertone non è contornato da attori in grado di reggerne la personalità ma è soprattutto la trama a scricchiolare, apparendo scontata ed esile, figlia di un periodo in cui l’attore privilegiava la quantità alla qualità.

Galbo 29/03/13 05:38 - 12402 commenti

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Invischiato in una famiglia che lo opprime, il protagonista di questa commedia di Nanni Loy e Gianni Puccini cerca faticosamente una via d'uscita. Commedia gradevole che trova una marcia in più nel'impeccabile interpretazione del grande Sordi che rende al meglio tutte le debolezze e le idiosincrasie del suo personaggio, un uomo debole dominato dalle donne della sua famiglia. Per il resto, la commedia mostra un'apprezzabile caratterizzazione dei personaggi e una scrittura ironica ben calibrata.

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Graf 20/10/13 01:43 - 708 commenti

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Case da costruire, automobile da comprare, cambiali da pagare, mutui da trovare... Il piccolo imprenditore edile Alberto Mariani capita nel bel mezzo del boom ma deluso e frastornato della cattiva riuscita della proprio vita coniugale, trasformata in una prigione per colpa di una moglie violoncellista rompiscatole e autoritaria, non regge la sua condizione e capitola. Il matrimonio come laccio e come trappola? Questa la disfattistica convinzione del duo Loy-Puccini. Film a tesi tra graffi sarcastici, misoginia e facili effetti comici.

Rufus68 5/06/16 20:47 - 3848 commenti

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La prima mezz'ora è notevole e ha il pregio di qualche screziatura nera; Sordi è debordante, inarrestabile e sciorina ogni suo tic e tormentone al meglio. Poi il film si adagia e si spegne progressivamente, mantenendosi vieppiù estraneo a un'analisi profonda della società e del costume (anche se, incidentalmente, ogni opera, pur infima, è un documento storico). Cult, almeno a Roma, le insolenze di Sordi contro i tifosi laziali.

Minitina80 3/12/19 23:00 - 2986 commenti

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Si distolga dal guardarlo chi ha dubbi sul matrimonio, tanto antipatiche e odiose le figure femminili della famiglia del protagonista. Inclinazione, di certo, voluta e ricercata da una perfidia maschile che vuole forse giustificare un epilogo pro-adulterio. Ancora una volta la differenza la fa Sordi, perché non mancano i momenti di stanca in cui le situazioni tendono a ripetersi, mentre i ruoli di contorno non sono molto incisivi e smuovono poco e niente. È l’Italia del boom edilizio a cui in molti cercano di aggrapparsi.

Jandileida 16/07/21 18:55 - 1568 commenti

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Sordi arranca dietro il boom appesantito da moglie "perfetta" e suocera invadente. Loy non calca eccessivamente la mano e evita un approccio troppo sulfureo per quanto non manchi qualche stilettata degna di nota alle dinamiche del matrimonio. Albertone, da scapolo che era appena tre anni prima, si ritrova maritato e tiene fede al suo personaggio facendosi qua e là trascinante. La visione è piacevole, per quanto in alcuni tratti si ripetano eccessivamente alcune situazioni che nulla aggiungono e nulla tolgono. Comprimari abbastanza senza sale.

Giufox 8/08/21 10:07 - 324 commenti

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Piccolo saggio che analizza vizi e (qualche) virtù del matrimonio piccolo borghese ai tempi - anche fraudolenti sembra sottolineare Loy - del boom. Sordi, onnipresente, delizia sornione con le sue smorfie e le sue sfumature, ritrovandosi quasi solo a reggere film e anticipando tematiche che saranno meglio affrontante nel successivo Il vedovo, ampiamente superiore per cast e scrittura. Senza particolari acuti, resta una commedia godibile, tra derby, violoncelli e cambiali.
MEMORABILE: La sequenza del derby.

Daniela 21/08/21 09:10 - 12676 commenti

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Il protagonista non è un tipo simpatico: arruffone e scorretto negli affari, bugiardo e ruffiano, accondiscendente per pavidità ed interesse, incline al tradimento coniugale, eppure siamo portati a fare il tifo per lui quando subisce le conseguenze della stupidità della moglie gallina oppure cerca di difendere i suoi spazi casalinghi dall'invadenza di suocera e cognata. Commedia misogina sul povero maschio italico oppresso a cui non resta altra via che la fuga dal gineceo, non priva di difetti a livello di sceneggiatura ma resa gradevole dalla prestazione brillante di Sordi. 

Paulaster 29/08/21 09:43 - 4435 commenti

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Neosposo affronta la situazione matrimoniale e i problemi sul lavoro. Commedia che va oltre la solita caratterizzazione di costume strutturando la trama in diverse situazioni. Sordi fronteggia il fallimento lavorativo in ogni modo e in più affronta tutte le manovre della moglie e i piagnistei dei familiari. A tratti cinico e profondamente umano nelle difficoltà, il film si schiera contro il gentilsesso quando arriva al culmine, anche se si preferisce una piega quasi sentimentale. Sordi, notevole in alcuni frangenti, mantiene sempre una veridicità d'intenti.
MEMORABILE: Sordi ubriaco col socio; I conteggi a tavola per non chiudere; La moglie che non capisce i sotterfugi; La piantina per terra.

Ira72 1/11/21 21:45 - 1313 commenti

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Classica commedia anni 50 senza infamia e senza lode in cui campeggia, fortunatamente, il solito Albertone in splendida forma. Le figure femminili, in primis la moglie, forse esasperate all’eccesso nella loro invadenza ed egemonia, alla lunga diventano sfiancanti. Talmente noiose e urlanti che qualunque uomo sano di mente scapperebbe a gambe levate. E, in effetti, l’epilogo sarcastico non delude le aspettative. Ma chi non delude mai è, appunto, Sordi, che grazie alla propria interpretazione rende la pellicola godibile.

Rambo90 14/02/23 21:51 - 7706 commenti

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Un Alberto Sordi impareggiabile guida una commedia dalla trama semplice, tutta giocata sulla contrapposizione tra il suo personaggio e le donne della sua famiglia (tutte insopportabili, dalla moglie alla sorella). Una di quelle sceneggiature che con un altro attore non funzionerebbe ma che in mano al nostro diventano fonte continua di sorrisi e sottigliezze recitative. Qui infatti Sordi comincia a mettere davvero a punto il suo personaggio, scivolando solo nella seconda parte in diverse forzature macchiettistiche. Da vedere.

Puppigallo 23/07/23 11:54 - 5288 commenti

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Un Sordi in forma consente a questa commedia sulle conseguenze del matrimonio di mantenere un discreto livello, mascherando quasi sempre una sceneggiatura senza particolari guizzi, tra colpi, risposte, filosofie personali e tentativi di circonvenzione di non proprio incapace. Il protagonista fa quasi compassione nel suo tentativo scomposto e minato dai parenti di decollare nel lavoro; e si finisce inevitabilmente per prendere le sue parti fino all'epilogo, che non rappresenta il meglio della pellicola, ma sembra più una forzata gratifica.
MEMORABILE: La reazione al violoncello; "Con tuo padre mi bastava uno sguardo, ma quando mi ha chiamata mandrucona ho capito che non c'era più niente da fare".

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  • Discussione Samuel1979 • 3/09/12 19:56
    Addetto riparazione hardware - 4202 interventi
    Del cast fa parte l'attore spagnolo Josè Marco Davò.
    Ultima modifica: 3/09/12 19:57 da Samuel1979
  • Discussione Marite • 19/10/13 15:58
    Disoccupato - 9 interventi
    Salve, ho una piccola curiosità riguardo a questo titolo. Il film dovrebbe essere ambientato a Roma, se non sbaglio, eppure, quando la moglie finge di stare male e poi anche Sordi viene malmenato dalla moglie (o dalla suocera, non ricordo), si vede un'ambulanza che passa per due volte davanti a un ospedale che è chiaramente il Niguarda di Milano.

    Qualcun altro ha notato questa piccola stranezza?? Grazie! Ciao
  • Discussione Zender • 19/10/13 17:41
    Capo scrivano - 47831 interventi
    Noto che stranamente non è ancora stato da noi analizzato a livello di location. Molto strano. Bisognerà colmare quanto prima la lacuna...
  • Discussione Roger • 27/10/13 22:26
    Fotocopista - 2919 interventi
    Marite ebbe a dire:
    Salve, ho una piccola curiosità riguardo a questo titolo. Il film dovrebbe essere ambientato a Roma, se non sbaglio, eppure, quando la moglie finge di stare male e poi anche Sordi viene malmenato dalla moglie (o dalla suocera, non ricordo), si vede un'ambulanza che passa per due volte davanti a un ospedale che è chiaramente il Niguarda di Milano.

    Qualcun altro ha notato questa piccola stranezza?? Grazie! Ciao


    Ho il dvd ma la scena dell'ospedale, con Sordi che mena la moglie ma finisce con la gamba rotta, a me risulta solo di interni...
  • Curiosità Fedemelis • 28/10/13 23:02
    Fotocopista - 2139 interventi
    Il derby che il povero Alberto Mariani (Alberto Sordi) non potrà andare a vedere insieme ai suoi amici allo stadio e, tantomeno, sentire alla radio per colpa di un concerto di violoncello di sua moglie è Lazio-Roma del 14 ottobre 1956, 5° giornata di Serie A stagione 56/57, terminata 0-3. Grazie a Roger per i fotogrammi.


  • Discussione Caesars • 24/09/18 09:28
    Scrivano - 16812 interventi
    Secondo Imdb tra i registi ci sarebbe anche Fernando Palacios (probabilmente sè accreditato solo nella versione spagnola). Credo si debba aggiungere come n.c.
  • Discussione Zender • 24/09/18 13:59
    Capo scrivano - 47831 interventi
    Mah mettiamolo nelle note, in attesa di sapere davvero come siano andate le cose.
  • Discussione Caesars • 24/09/18 14:31
    Scrivano - 16812 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mah mettiamolo nelle note, in attesa di sapere davvero come siano andate le cose.

    Benissimo.