Intrusion - Film (2021)

Psicologa si trasferisce col marito architetto in una villa progettata da lui, ma un'intrusione domestica legata al mistero di una ragazza scomparsa sconvolge la loro quiete. Quando si prende uno script da film TV e lo si degna di un assetto formale cinematografico, è facile che il risultato sia semplicemente un film TV visivamente più presentabile della media. Non fa eccezione questo piccolo thriller che rimastica situazioni e snodi narrativi arcinoti, "big reveal" compreso. La tensione funziona per inerzia, il cast è mediamente incolore e certe forzature fanno sogghignare. Tiepido.

Una giovane coppia, lui architetto lei psicologa, vive nella bellissima villa da lui progettata e tutto sembra scorrere bene finché un cruento episodio ne ribalterà gli equilibri. Thriller ultrapatinato più attento al design che alla trama, impegnato a non essere originale e a non uscire dagli schemi su modello televisivo. Troppe le facilonerie e i "colpi di fortuna" dell'improvvisata detective, le incongruenze che stemperano quel poco di interesse legato al sospetto e a un finale che liquida tutto in pochi minuti. Non male i due protagonisti, limitati dalla pochezza dello script.

L'inizio, quando la coppietta felice subisce una prima intrusione casalinga dopo essersi trasferita in una lussuosa mega villa in mezzo al nulla, pare preludere all'ennesima home-invasion ma bastano poche sequenze per comprendere che siamo invece nel campo dei sospetti coniugali conditi da paranoie e traumi pregressi, sceneggiati con pigrizia e diretti con piglio piattamente televisivo. Gli interpreti si adeguano all'andazzo mentre si accumulano incongruenze e approssimazioni, culminanti in un epilogo frettoloso che fa archiviare il film tra quelli facilmente dimenticabili. 

Inutile perdita di tempo dietro a una trama banale e prevedibile. Gli stereotipi di genere sono tutti rispettati: casa isolata, lei che fatica ad avere un figlio, lui occhialuto e amorevole, home invasion. Chi sia lo psicopatico lo si capisce dopo dieci minuti, mentre la confezione - che è quella di un qualsiasi TV-crime - non ha un guizzo mai, nemmeno di fronte alle scene che teoricamente avrebbero dovuto essere più cruente. Lei sgrana gli occhioni (belli, non si discute) ma non basta.