Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La colpa maggiore del film sta nel finire proprio quando cominciava a farsi maggiormente interessante. L'ultima parte infatti, con l'affiorare di risvolti psicologici inattesi e un clima di tensione che si taglia col coltello, sembrava promettere una chiusura che invece viene abbreviata più dello sperato e infine coperta (con scelta coraggiosa) da una musica che sale sempre più di volume. A convincere meno è il lungo cammino intrapreso per raggiungere tutto questo, come se Spinola arrancasse nel raccontare una realtà di noia e rapporti falsi comune a tanti film del tempo. Se non fosse per un Salerno al solito impeccabile, capace da solo di sostenere scene altrimenti insignificanti per la maggior...Leggi tutto parte, di quest'estate in una Sardegna splendida e desolata si ricorderebbero giusto la conclusione e qualche sparuto buon momento. Salerno incarna la figura del prototipo di industriale milanese, che alla donna con cui vive (Tiller) e alla di lei figlia sedicenne (Medici) non fa mancar nulla ma che dall'alto del suo sprezzante carisma è abituato a fare sempre e solo ciò che vuole. Una situazione chiara che ogni scena non fa che rimarcare, limitandosi a sottolineare l'insofferenza nei confronti della compagna e cominciando solo dopo quaranta minuti a inserire finalmente la variante data da una figlia adottiva conturbante, di una bellezza acerba che irresistibilmente lo attrae. Ma non siamo poi così distanti da quel lolitismo che Kubrick aveva saputo raccontare così bene quattro anni prima: la svolta avverrà molto più tardi, senza che prima si sia riusciti a uscire dalla ripetizione di situazioni dialogate senza gran fantasia. Lo sguardo languido e lascivo della Medici non può non irretire anche l'uomo tutto d'un pezzo, nonostante si renda ben conto della "gravità" del suo gesto. A bordo dello yacht che fa da set principe l'atmosfera si fa torrida; futili figure di contorno riempiono minuti in attesa dei molteplici rendez-vous e finalmente tutto acquisisce un senso. Ma è troppo tardi, come detto.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/12/12 DAL BENEMERITO FAUNO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/01/16
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Markus 16/11/15 12:59 - 3692 commenti

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L’affresco di un’Italia borghese e annoiata in vacanza su uno yacht si trasforma, nel corso del film, in un sentimentale a tinte scabrose (dotate di una certa poeticità). La spopolata scenografia in una Sardegna deserta e il caldo umido che le “vacanziere” immagini di Spinola ci offrono lasciano trasparire inquietudine mascherata di perbenismo ma, più di tutto, una visione di conformismo. La sempre magistrale interpretazione di Salerno e l’irresistibile bellezza della Medici (allora sedicenne) sono un valore aggiunto.

Fauno 2/12/12 22:32 - 2214 commenti

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La genialità sta nel fatto che la chiave di volta del film non è banalizzata dalla solita impastata attrazione carnale dell'uomo maturo per la figlioccia verginella; qui viene ben spiegato il perché ci si arriva... E la conseguenza non è un corollario, ma una situazione fuori controllo, che viene dominata più con la forza che col compromesso. Già lascian senza fiato le spiegazioni di lui su quel che veramente cerca da una donna, ma la schiettezza della ragazzina anticipa di ben 15 anni tutte le ragazze discole d'oltralpe. L'impatto è straordinario...
MEMORABILE: La spina di riccio nel piede con tutto quel che ne consegue; L'odio di Sergio per tutte le persone che dopo 11 mesi deve sorbirsi anche in vacanza.

Dusso 3/12/13 23:14 - 1566 commenti

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Il film ha il grande pregio di presentare personaggi di spessore e approfondirli davvero benissimo, così i dialoghi e le situazioni permettono allo spettatore una grossa immedesimazione nella vicenda. Notevole la svolta "intelligente" che la Medici ci propina visto che pensavamo fosse la solita infatuazione giovanile... Di culto metacinematografico la scena con Gordon Mitchell (se stesso) che la Medici presenta alla madre e a Salerno dicendo che ha appena finito di girare Tre colpi di Winchester. Un po' datata la regia, a mio avviso.
MEMORABILE: La rivelazione e la spiegazione di Mita Medici alla madre.

Lucius 11/08/14 12:05 - 3015 commenti

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Condizionato forse dal periodo in cui è stato realizzato, relegato negli inferi dell'oblio, il film di Spinola è a dir poco all'avanguardia per la tematica trattata esposta con grande verismo, (riconosco la "scomodità" dell'argomento ma anche la sua estrema veridicità). Osteggiato da una certa critica bigotta è invece, dal punto di vista filmico, un gioiellino che brilla di luce propria. Incentrato su un triangolo amoroso, dai risvolti drammatici, complice una vacanza su un lussuoso yacht. Il senso del proibito aleggia per tutta la durata. Accattivante.

Herrkinski 15/11/15 20:47 - 8135 commenti

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Film che - anche grazie alla presenza di Salerno - fa il paio con A cuore freddo (ed altri lavori analoghi a cavallo tra '60 e '70) nel presentare una borghesia annoiata e in crisi di valori; l'elemento "lolitesco" e para-incestuoso è inserito forse con un po' troppo ritardo, ma diventa il fulcro di una vicenda comunque intrigante, valorizzata da belle prove attoriali (irresistibile lo sguardo malizioso della Medici) e da un'atmosfera sospesa, che nonostante l'argomento scabroso rifugge ogni eccesso pruriginoso. Peccato per il finale affrettato.
MEMORABILE: Il riccio nel piede; L'arrivo in albergo.

Deepred89 20/11/15 08:42 - 3716 commenti

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Prima mezz'ora noiosa quanto la vita di un gruppo di borghesotti in vacanza, poi la sterzata pruriginosa sblocca il film grazie a una godibilissima carica maliziosa, resa intensa e tangibile dal cast (notevoli sia la lolita che il papà Salerno, non indegni della coppia Lyon-Mason) e dall'abile regia, in grado di tenere alta la tensione erotica mostrando giusto qualche nudo di spalle (il massimo che la censura nostrana concedeva nel 1966). Il finale sconsolato, a posterori pure azzeccato, giunge troppo improvviso per convincere appieno.

Geppo 13/01/16 09:54 - 316 commenti

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Siamo nel 1966 e quindi per certi versi questo film è avanti anni luce rispetto alla normale produzione cinematografica di quel periodo. Risulta tutt'oggi attualissimo e lo si nota sopratutto nei dialoghi, quindi un caso abbastanza particolare. Affronta alcuni argomenti che all'epoca erano abbastanza sconosciuti e difficili da affrontare. Enrico Maria Salerno è di una bravura indescrivibile: era davvero un grande attore. Sorprendente e sopratutto brava Mita Medici (che in questo film mi pare somigliare molto a Laura Pausini).

Homesick 20/01/16 16:30 - 5737 commenti

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Quadro vacanziero di borghesia allo sfascio morale e di coppia alla deriva, le cui sorti sono determinate da un'esordiente Mita Medici che si trasforma da ragazzina dolce e innocente a lolitesca macchinatrice. La regia di Spinola ha un taglio personale, raccontando gli scabrosi avvenimenti con il ricorso all'allusione, all'ellissi e a sequenze in sospeso che ne accrescono l'impatto drammatico e psicologico, soprattutto nell'epilogo. Inappuntabile Salerno, anche quando recita scenette di vita quotidiana e conviviale apparentemente insignificanti.
MEMORABILE: Il cameo di Gordon Mitchell nel ruolo di se stesso: il vero protagonista di Tre colpi di Winchester per Ringo era considerato lui.

Cotola 13/02/16 16:37 - 9068 commenti

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Il limite principale del film consiste nel dispiegare il suo potenziale (la parte più interessante) un po' troppo tardi. L'elemento lolitesco si palesa a scoppio ritardato quando ormai è non solo prevedibile ma non riesce a rivitalizzare una storia un po' boccheggiante. Ed è un peccato visti i nomi di Amidei e Azcona alla sceneggiatura. Ha però il merito di trattare il tema e la situazione scottante, soprattutto per l'epoca, in modo sobrio e per nulla pruriginoso. Tra gli attori Salerno è sempre un bel vedere, mentre la freschezza ingenua, procace e provocante della Medici colpisce nel segno.

Trivex 24/05/16 11:15 - 1746 commenti

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"Superficialmente" un film "normale", ma con un "sottostante" da brividi. Perché "L'estate" spiazza i morali e benestanti anni 60, rilevando una storia credibile ma un po' indicibile, per quel tempo. Salerno è un personaggio sagomato alla perfezione: cinico, senza né morale né scrupoli ma consapevole del proprio potere. La mamma è troppo compromessa con il benessere per trovare il coraggio e la figlia ha già capito la dimensione del mondo che verrà o che probabilmente già c'era.
MEMORABILE: Il finale: assurdo, agghiacciante o... normale?

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B. Legnani 12/08/16 00:04 - 5544 commenti

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Film con notevoli pecche, ma pure notevoli pregi. Perfetti Salerno (che solo con i gesti anche qui dà prova del suo magistero) e la Tiller. La Medici funziona come volto ma, autodoppiandosi, palesa dei limiti espressivi molto gravi, che vanno a costituire il punto più debole del film, perché il suo "birignao" è fastidiosissimo. La vicenda cresce un poco alla volta, il che fa maturare bene le personalità, mentre è meno fluida, andando a strappi, nella parte dell'attrazione e della seduzione. Chiude però bene, prima con la confessione sull'arenile e poi col rassegnato "trasloco".
MEMORABILE: La Tiller cambia cabina e "lascia spazio".

Tersilli 13/07/20 16:25 - 61 commenti

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Una autentica full immersion negli anni Sessanta: dalla bellissima fotografia alla musica d'epoca, fino all'abbigliamento e ai tagli di capelli. Come sempre grandissima interpretazione di Enrico Maria Salerno e splendida la Medici (che tra l'altro, in seguito si fidanzerà con Califano). Simpatico il cameo di Gordon Mitchell nel ruolo di sé stesso. Per certi versi è simile (e opposto) a La voglia matta di Salce. Un po' sbrigativo il finale ma efficace.
MEMORABILE: L'atmosfera anni '60; Gli occhioni della Medici. 

Noodles 30/09/21 16:04 - 2245 commenti

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Un buon film, uno dei tanti sull'ipocrisia, la vacuità e la noia della vita borghese, ma che ha diverse frecce interessanti al proprio arco. A cominciare dalla solita grande prova di Enrico Maria Salerno, per concludere con la bellezza intrigante di Mita Medici, passando per gli splendidi scenari marini della Sardegna. Un quadro coerente e ben girato, mai noioso, che supplisce con rapidi cambi di scena a una certa verbosità che ogni tanto si affaccia insidiosa. C'è qualche piccola pecca di sceneggiatura, ma nel complesso è un film che resta impresso. Interessante.

Paulaster 30/11/21 10:01 - 4439 commenti

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Industriale va in vacanza in crisi con la moglie. Prima parte abbastanza anonima di vita balneare con lievissime avvisaglie di sessualità. Quando la trama si svela esplicitamente resta incartata negli ammiccamenti preliminari degli incontri tra Salerno/Medici e nei piccoli pretesti quotidiani. Il tema del mantenimento del “benessere” è il nocciolo, con un certo anticipo sui tempi, di una situazione che svela la crisi della famiglia. Si poteva evitare il dialogo sull’imborghesimento della madre quando la stessa figlia corre ai ripari (economici).
MEMORABILE: Il primo bagno notturno nuda; La spina succhiata nel piede; Le due camere in albergo.
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  • Discussione Mauro • 3/12/13 18:31
    Disoccupato - 12005 interventi
    Anica dice che la censura è la n°48080 del 03-11-1966. Probabile che l'uscita del film sia avvenuta nel 1967
  • Discussione Dusso • 3/12/13 19:10
    Archivista in seconda - 1837 interventi
    No dicembre 1966
  • Discussione Dusso • 3/12/13 23:34
    Archivista in seconda - 1837 interventi
    Non posso mettere immagini ma ad inizio film l'amica di Mita Medici per me è Ottavia Piccolo...
  • Musiche Lucius • 11/08/14 12:12
    Scrivano - 9051 interventi
    Le musiche del film sono di Gianni Boncompagni, eseguite da "The Pipers".
  • Discussione Fauno • 14/01/16 13:00
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Geppo nel commento ebbe a dire:


    Sorprendente e sopratutto brava Mita Medici (che in questo film mi pare somigliare molto a Laura Pausini).


    Mamma mia che offesa per la Medici questa rassomiglianza!!!! E' infinitamente più bella lei, nonostante la si vedrà poi notevolmente calata allorchè verso la metà degli anni '70 farà la valletta nello spettacolo pomeridiano abbinato alla lotteria Italia. D'altronde difficile competere con Raffaella Carrà prima e Paola Tedesco ed Elisabetta Virgili poi (per tacer di Dora Moroni nella prima Domenica in). Per il resto del commento son pienamente d'accordo, visto che non mi son mai pentito del pentapalla. FAUNO.
  • Discussione Lucius • 14/02/16 13:43
    Scrivano - 9051 interventi
    Bellissimo film.
  • Discussione B. Legnani • 12/08/16 00:48
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Geppo nel commento ebbe a dire:


    Sorprendente e sopratutto brava Mita Medici (che in questo film mi pare somigliare molto a Laura Pausini).


    Mamma mia che offesa per la Medici questa rassomiglianza!!!! E' infinitamente più bella lei. FAUNO.


    Anche io, tolti capelli e pettinatura, non vedo somiglianze. E la Medici qui è molto più bella della Pausini in tutto, tranne che nella voce. Qui si doppia da sè ed è davvero una pessima scelta.
    Il film non è niente male, a mio avviso. Con imperfezioni, ma pure con meriti.
    Ultima modifica: 12/08/16 09:32 da B. Legnani
  • Discussione Geppo • 12/08/16 09:44
    Call center Davinotti - 4284 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Geppo nel commento ebbe a dire:


    Sorprendente e sopratutto brava Mita Medici (che in questo film mi pare somigliare molto a Laura Pausini).


    Mamma mia che offesa per la Medici questa rassomiglianza!!!! E' infinitamente più bella lei, nonostante la si vedrà poi notevolmente calata allorchè verso la metà degli anni '70 farà la valletta nello spettacolo pomeridiano abbinato alla lotteria Italia. D'altronde difficile competere con Raffaella Carrà prima e Paola Tedesco ed Elisabetta Virgili poi (per tacer di Dora Moroni nella prima Domenica in). Per il resto del commento son pienamente d'accordo, visto che non mi son mai pentito del pentapalla. FAUNO.


    Eh lo so! Durante la visione del film ho avuto subito questa sensazione, quasi spontanea.
    Ma sia chiaro, ho commentato il film senza nessuna intenzione di offendere la Medici.
  • Discussione Fauno • 12/08/16 12:26
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Ciao Geppo,

    nessun pensiero negativo nei tuoi confronti e soprattutto nelle tue intenzioni, ci mancherebbe :-)

    Sono io che a volte intervengo in un modo tagliente ed esuberante allo stesso tempo. D'altronde ho fatto molta fatica a moderarmi sulla rassomiglianza fra Alessio Orano e Riccardo Scamarcio in un'altra discussione. Lì ho detto calicino di birra ma auguri quel che avrei voluto dire...
  • Curiosità Zender • 29/01/18 14:30
    Capo scrivano - 47838 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: