Beh, Romanzo criminale veniva da una storia vera e nota, ha avuto un certo appeal anche da questo punto di vista avendo smosso giornalisti e testimoni del tempo. Comunque concordo pure io che questo film sia molto riuscito e sottovalutato.
In teoria anche questa storia è un racconto tratto da una storia vera....
Quella dell'allora Banda dell'Arancia Meccanica che operò nei quartieri bene di Roma tra il 1970 e il 1983.
Agostino Panetta (Remo Guerra) Maurizio Verbena (Maurizio Leggeri) e Giuseppe Leoncavallo (Marco Lorusso "Il Rozzo").
Erano abbastanza noti al tempo....provate a chiedere alle persone che tra 70 e 80 abitavano nei quartieri bene come Parioli,Corso Trieste,Fleming,Olgiata..... Se sono ancora vivi vedrete che vi rispondono.
Panetta ha anche scritto un libro sulla sua storia.
Più incentrata sulla vita in carcere che fuori,ma comunque per ovvi motivi racconta anche qualche strascico della sua vita che l'ha portato al carcere da ex poliziotto, ossia precedente al suo arresto (ossia la fine del film).
Per il resto questo rimane un film del 1996 e (per fortuna) non c'era divulgazione e conoscenza come ai tempi di romanzo criminale (2008)...
Dico per fortuna perchè senza internet le cose andavano meno per moda e più che te le dovevi andà a "capà".
Non c'era la subcultura enfatica e ostentata della criminalità come oggi.
Ai tempi o stavi dentro determinate dinamiche o sennò ti interessava altro.
Ti interessavano questo tipo di argomenti a modi "moda oggi" se eri realmente dell'ambiente oppure se eri poliziotto,psicologo,ciminologo.
E quindi solo in quel caso c'era l'interesse per quell'argomento intrinseco per prenderlo come un Cult.
Al tempo c'era meno seguito totale proprio per questo!
Da spettatore totale Il film passava come un poliziesco italiano e rimaneva lì, senza troppo seguito di massa e glorificazioni enfatizzate date proprio dal seguito di massa (che per fortuna non c'è stato).
Questo perchè ai tempi non c'erano proprio i presupposti odierni di propaganda in qualsiasi ambito da idee a notizie a racconti....
c'era meno teoria e più pratica. Ai tempi era tutto diverso e personalmente parlando, tutto più sano e meno stereotipato/strumentalizzato.
Poi Caligari ha fatto 2 Film L'Odore della Notte e Amore Tossico ci sarà un perchè...
Credo che lui sia sia stato l'ultimo regista neorealista esistito.
Il suo era "cinema allo stato puro", prendo le parole a caso di Valerio.
Ed ha perfettamente ragione Mastandrea quando dice così!
Morale della favola: Meglio che i film giusti abbiano meno spettatori e gli spettatori giusti! Sennò sarebbero film per tutti!
E questo film (anzi questo racconto) non essendo così,rimane una perla per pochi! Ed è meglio così!
Scusate il dilungarmi...
Grazie Claudio Caligari R.I.P.