Uno dei miti più visitati della storia del West, nella rilettura di Nicholas Ray. Ovviamente ne viene fuori un fiammeggiante melò in "color De Luxe", tutto narrato - dopo il folgorante inizio in medias res - attraverso flashback introdotti da fumi colorati alla Mario Bava (a dire il vero piuttosto kitsch). Romantico. Cast eterogeneo, grande cameo di John Carradine predicatore. Pino Locchi e Peppino Rinaldi giganteggiano dando spessore con le loro voci alle facce non espressivissime dei protagonisti Wagner e Hunter.
Western di un Ray minore, per non dire minimo. Non siamo neanche lontanamente ai livelli del capolavoro Johnny Guitar. Trama banalotta sui due fratelli James, tra l'altro interpretati in maniera rigida e poco espressiva dalla coppia Wagner/Hunter. A salvare la baracca la notevole mano del regista e una costruzione a flashback, che funziona fino a un certo punto. L'hanno visto (e apprezzato) in pochi...
Nicholas Ray movimenta, attraverso l'uso del flashback, la storia del famoso bandito, anche per allontanarsi da un didascalico sempre in agguato. Gli interpreti sono ben assortiti e funzionali all'aspetto patinato di tutta l'opera, riuscendo a unire bene le due facce che li connotano, quella violenta e quella romantica. Il tentativo di approfondire i caratteri non riesce del tutto: siamo lontani da altri lavori di Ray, forse qui costretto a non entrare troppo nella leggenda anche in virtù di quel "vera" presente nel titolo.
La biografia di Jesse James, leggendario bandito del West, dall'inizio della lunga latitanza alla tragica morte. Il registro è opposto al classico con Power e Fonda: epico e avventuroso quello, umano e intimista questo remake. Ray sapeva come fare cinema e lo si vede nell'uso magistrale degli spazi, nella giusta dimensione data ai personaggi e nell'assenza di tempi morti. Dialoghi intelligenti, mai sopra le righe e non era scontato. Ineccepibile il doppiaggio italiano. Poco considerato all'epoca ma giustamente rivalutato a posteriori dalla critica.
MEMORABILE: Il drammatico flashback sulle origini di Jesse; La rapina alla banca con citazione illustre; L'estenuante caccia all'uomo sulla montagna.
Western qua e là minato dal peso degli anni (la partenza dei flashback) e da un ritmo piuttosto altalenante. Gli attori però, se la cavano dignitosamente; e la storia del famoso bandito, visto come eroe, o spietato assassino, permette allo spettatore di mantenere un certo interesse per la vicenda, fino al risaputo epilogo. Ben definita anche la figura del fratello, messo a dura prova dalle azioni, sempre più audaci, di Jesse ("Io dalla vita voglio tutto extra"). Nel complesso, non male, dopotutto. Nota di merito per Jesse, che da piccolo voleva il servizio funebre per il cardellino.
MEMORABILE: "Vedi niente di lassù?". Fatto secco; Jesse dona 600 dollari a un'anziana locandiera indebitata e subito dopo li ruba a chi era andato a riscuoterli.
Quasi fedele alle vere vicende di Jessie James, bandito che diventa tale in seguito alla Guerra di Secessione. Narrazione che parte da una disastrosa impresa della banda, e prosegue con una serie di flashback per chiudere con il “codardo”. Bella messa in scena, direzione e montaggio efficacicissimi. Gli attori fanno ciò che devono, con la compostezza del cinema di altri tempi, e comunicano ciò che devono comunicare. Scritto da Walter Newman e da Nunnally Johnson. Un bel film.
MEMORABILE: Lo scontro verbale fra i due fratelli.
La vita e le imprese di Jesse James rivivono nei ricordi delle persone che lo hanno conosciuto e gli sono state vicine. Ray vede il più celebre bandito del west come un giovane ribelle che si oppone a una società sempre più corrotta e dominata dall’interesse personale. Un’idea interessante purtroppo minata dai soliti eccessi melodrammatici che penalizzano i momenti più realistici e violenti trasformando il film in una sorta di Gioventù bruciata ai tempi del far-west. Spettacolare comunque l’uso dello schermo panoramico in Technicolor.
MEMORABILE: Jesse regala i soldi per l'ipoteca a una povera vecchietta per recuperarli appena nelle mani dell'esattore; La fuga dopo la rapina a Northfield.
Nonostante il "true" del titolo, la narrazione non si discosta troppo dall'iconografia classica che presenta i due fratelli James come onesti ragazzi del Sud spinti a diventare banditi dalla protervia yankee. Buona la confezione, bello l'inizio da cui poi si dipanano i flashback, efficace il brusco epilogo, ma nel complesso si tratta di un film piuttosto convenzionale che non possiede la forza e la bellezza di Johnny Guitar, altro western diretto da Ray. Discreta la prova del cast, ma i volenterosi Wagner e Hunter non possono competere con Power e Fonda diretti da Henry King nel 1939.
MEMORABILE: Jesse dona 600 dollari ad una vecchia signora perché paghi l'ipoteca sulla sua casa e subito dopo deruba l'esattore che ha appena riscosso la somma
Nicholas Ray HA DIRETTO ANCHE...
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In occasione del Torino Film Festival la pellicola verrà proiettata nei seguenti giorni:
14 novembre ore 10,30 Cinema Greenwich
17 novembre ore 14,15 Cinema Massimo
19 novembre ore 09,30 Cinema Greenwich
HomevideoGestarsh99 • 8/01/12 00:18 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione dvd dal 22/02/2012 per Passworld:
DATI TECNICI
* Lingue Italiano
* Schermo Anamorfico 16:9
* Audio Dolby Digital 2.0 Mono
HomevideoRocchiola • 15/09/19 16:53 Call center Davinotti - 1260 interventi
Il DVD della Cult Media è consigliabile solo a chi vuole avere a tutti i costi nella propria collezione questo film. Il video è presentato nel corretto formato panoramico 2.35 ma di certo non brilla per qualità. Al di là dei soliti difetti delle pellicole che non hanno beneficiato di opere di pulizia e restauro (puntini e piccoli graffi presenti qui in misura comunque contenuta), è il colore che delude con diverse scene che tendono ad un'uniformità cromatica giallognola-marroncina. Ci sono sequenze più equilibrate anche se non particolarmente colorite, ma all'improvviso subentrano queste sequenze smorte e la qualità dell'immagine precipita. Anche la definizione è piuttosto blanda. L'audio italiano 2.0 è potente ma non chiarissimo, quasi costantemente disturbato da un fruscio di fondo. Nel 2018 l'americana Twilight time ha pubblicato un bluray che pare buono anche se ovviamente non presenta l'audio italiano. Speriamo in una riedizione magari dell'A&R che spesso utilizza master in HD.
CuriositàDaniela • 27/04/20 21:26 Gran Burattinaio - 5929 interventi
Nel cast figura John Carradine nel ruolo dell'anziano reverendo Jethro Bailey che esprime giudizi molto severi nei confronti di Jesse James quando si reca a trovare la madre di questi che giace a letto malata (Agnes Moorehead).
L'attore aveva avuto una parte più importante in un altro film ispirato allo stesso personaggio: in Jess il bandito, diretto da Henry King nel 1939, interpreta Robert Ford, già membro della banda, che uccide sparandogli alle spalle Jesse James, interpretato da Tyrone Power.