Le mille e una notte... e un'altra ancora - Film (1973)

Terribile film a episodi che fra l'altro contiene "un finto temporale che va visto, perché è una scena impossibile a descriversi" (Davide Pulici): vero. Il livello del tutto è infimo, per cui il film lo si guarda solo per riconoscere i mille attori accreditati nel loro ruolo, spesso piccolo, in un compito non difficile anche per i semi-sconosciuti, visto che sono elencati in ordine di apparizione. La ragazza più bella (e pure più brava) è la Keil. Le scene di nudo sono poche, ma c'è una fellatio mimata sorprendentemente sfuggita alla censura.

Una cornice insolitamente macabra racchiude cinque segmenti meno scollacciati e goderecci della media, che tentano di mantenere i toni magici e fiabeschi de “Le mille e una notte” senza però riuscire ad imporsi né per comicità né per erotismo: troppe trascuratezze e facilonerie di sceneggiatura (dal finto temporale a cinque attrici non sempre aderenti alle rispettive tipologie fisiche richieste) e mancanza di caratteristi memorabili, a parte un Mario Brega in versione Gran Visir.

Con la cornice incredibilmente fedele al testo originario si pensa di partire decentemente, ma quando invece si iniziano a narrare le varie storie lo stupore diventa noia nell'assistere a una serie di vicende che più che a fiabe assomigliano a brutte barzellette con i classici amanti da nascondere al marito cornuto. Gli unici volti con fattezze arabe sono quelli delle due donne che raccontano le storie. Mi piacerebbe conoscere chi ha curato il sonoro della scena dell’inganno al pappagallo (sentire per credere).