Lo specchio a due facce - Film (1958)

Soggetto originale di Cayatte stesso che tratta, in anticipo sui tempi, della chirurgia plastica e delle sue conseguenze, non solo sulle persone che la subiscono, ma anche su chi sta loro accanto. Bourvil, piccolo borghese gretto e chiuso nel suo ristretto mondo senza grandi aspirazioni, si trova ad avere accanto, in virtù di un intervento su sua moglie, una donna completamente diversa, e, in conseguenza di ciò, va in crisi. Buona la storia, che ha anche risvolti collaterali e bravi gli interpreti. Ben diretto, finale giusto ma non impeccabile.

Attratta dai suoi modi gentili, una commessa dall'aspetto dimesso sposa un modesto insegnante che si dimostra invece gretto e meschino già durante la luna di miele. Dieci anni dopo, un chirurgo plastico si offre di operarla gratuitamente... Rilettura della fiaba del brutto anatroccolo in chiave matrimoniale: il rifiuto del marito di accettare la trasformazione della moglie in una donna bella e sicura di sé nasce dal timore di non poterla più tenere prigioniera nella gabbia soffocante delle mura domestiche. L'epilogo appare forzato ma il film è originale, il cast valido.