Los violadores del amanecer - Film (1978)

Se in Italia abbiamo avuto un filone 70s dedicato a giovani criminali e stupratori senza scrupoli (da Milano odia fino ai film sul Circeo, Fango bollente e molti altri), in Spagna rispondevano con questo lavoro dai toni analoghi; la quasi totalità della durata vede una banda di degenerati violentare ragazze fino a un finale non del tutto catartico. Il film è crudo ed esplicito e sicuramente sarà un pugno nello stomaco per gli impressionabili; rispetto a molti epigoni però manca un approfondimento psicologico, risultando spesso fine a se stesso.

A differenza degli omologhi nostrani, che hanno arte nel pathos, nella cura degli sguardi e raggiungono una certa poesia pur nella violenza più estrema, questo film è una prosa di bestialità allo stato puro: gli stupri sono mere umiliazioni fini a se stesse oltre che spietate, quindi disgustano anziché far supporre uno straccio di motivazioni. Riesce molto meglio la parte finale, imperniata sulle conseguenze morali che derivano alle vittime di questi sadismi, e qui la psicanalisi emerge in molti suoi principi, prende il sopravvento e diviene il vero volano del film.