Luther - Genio, ribelle, liberatore - Film (2003)

La vocazione e l'avvio della riforma protestante operata dal teologo tedesco Lutero, i suoi scontri con la corrotta chiesa cristiana nel XVI secolo. Un film didascalico ma realizzato in maniera corretta e storicamente ineccepibile, che si avvale di una narrazione avvincente. Cast di alto livello, nonostante la produzione teutonica, che vede il grande Ustinov emergere con carisma.

Un film ad argomento storico-biografico pone sempre parecchie questioni: se sia più giusto, ad esempio, privilegiare l'aspetto fiction su quello filologico, e come si possa evitare il rischio dell'agiografia. "Luther" è pulito nella ricostruzione dei fatti, ma lascia cadere in sostanza tutti i dubbi e le contraddizioni della figura del padre della Riforma. Alla fine il risultato è modesto, perchè la regia non riesce a faa vivere il dramma, nè nella rappresentazione degli avvenimenti esteriori nè nell'analisi interiore del personaggio.

Film "biografico" che risulta semplice ed efficace nella prima parte ma pasticciato e semplicistico nella seconda. Troppo lineare e per nulla problematico nel raffigurare la figura di un personaggio scomodo ed interessante. L'essere stato finanziato dalla chiesa protestante americana non gli ha giovato: non solleva domande, dubbi ma sembra quasi dispensare solo certezze, come il più trito dei santini. Tecnicamente parlando, l'olezzo di televisione si sente lontano un miglio: mai un guizzo, mai una sorpresa.