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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E anche "Mission: impossible" si piega alla detestabile moda del film diviso in due, al quale purtroppo quasi mai corrisponde la reale necessità di approfondire una storia; lo dimostra questo settimo capitolo di una saga che già da tempo aveva detto il non troppo che aveva da dire e oltre, con il consueto caos interminabile fitto di spiegazioni tecniche talora astruse che origina dialoghi sterili in grado di stroncare ogni interesse che si potrebbe riporre nel seguire la vicenda.

La caccia, qui, riguarda una misteriosa chiave componibile in due pezzi che, usata (quando completa) nel modo corretto, apre a poteri inimmaginabili di dominio totale sul mondo. Chi è in...Leggi tutto possesso di una metà di essa, quindi, cercherà in ogni modo di procurarsi la parte mancante sapendo che anche in quel caso dovrà poi scoprire come usarla: pochissimi ne conoscono le funzioni esatte. Un gioco di agganci successivi che scatena l'inevitabile affollamento di fughe e inseguimenti attuato utilizzando i sistemi tecnologici che il progresso offre, a cominciare dall'immancabile abuso di maschere perfettamente aderenti alla pelle. A dire il vero altri marchingegni troppo sofisticati non se ne vedono, preferendo il film ricorrere ad effetti speciali di vecchio stampo nelle scene più spettacolari.

Come nel coevo FAST X ci si sposterà poi da Roma a Venezia per una non memorabile trasferta italiana durante la quale distruggere la città eterna correndo in auto sulle strade a folle velocità o scazzottarsi nelle strette calli della Serenissima nella semioscurità. Tra le due vince in fascino Venezia, ripresa meglio (tranne nello sciapissimo disco-party all'interno del Palazzo Ducale) nei suoi suggestivi scorci e lungo i canali. Decisamente meglio, tuttavia, l'ultima parte sulle Alpi austriache, con una spettacolare e lunghissima fase girata dentro e sopra un treno. Benché l'esplosione sul ponte origini una scena realizzata similmente infinite volte al cinema, non si può negare quanto la regia sappia qui inventare sequenze da cuore in gola (si pensi al corpo a corpo con coltelli sotto la galleria sul tetto del treno in corsa) concludendo degnamente questa "parte uno".

Insomma, l'impatto visivo è ancora ottimo, in molte occasioni, ma la sceneggiatura è talmente confusa, faticosa da seguire, affollata di personaggi mal delineati, che il coinvolgimento è basso, come già accadeva negli ultimi capitoli della saga, con caratterizzazioni modeste e il solo Cruise a garantire il necessario magnetismo: gli manca un po' il sorriso di un tempo, il fascino decade inevitabilmente, ma resta pur sempre il cardine attorno al quale tutto gira, vista anche la scarsa incisività di Pegg e Rhames, il limitato carisma del villain Esai Morales e un cast femminile di bella presenza quanto piuttosto scipito.

La colonna sonora rielabora non si sa più come (eppure riuscendoci efficacemente) l'immortale tema della serie, il finale lascia tutto in sospeso e ci si chiede se la parte due sarà un po' più godibile; anche perché altre due ore e trequarti di intelligenze artificiali fuori controllo, chiavi da comporre, loschi piani da ribaltare rovesciatici in faccia con tanta approssimazione e incapacità di sintesi non sono un bell'orizzonte a cui guardare speranzosi. Pure dal punto di vista dell'ironia siamo a livelli bassi (ma in questo la saga non ha mai brillato): giusto un paio di simpatiche battute sparse qua e là; d'altronde la mancanza di fantasia coinvolge un po' ogni campo e non sarebbe stato logico aspettarsi gran divertimento...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/07/23 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/07/23
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Rambo90 13/07/23 21:04 - 7706 commenti

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Ethan Hunt alle prese con la minaccia definitiva: una intelligenza artificiale. La saga continua a stupire per come sa miscelare azione (con sequenze spettacolari come quella finale sul treno), colpi di scena e ironia. Qui i personaggi sono tantissimi e la carne al fuoco abbastanza da riempire quasi 3 ore di fluida durata. Cruise e compagnia ci credono sempre tantissimo e non si può fare a meno di seguire con gioia le loro avventure, ben scritte e con un'anima sincera che non guasta. Notevolmente divertente. Incredibili i punti di contatto in scrittura con l'ultimo Indy.

Markus 15/07/23 19:27 - 3693 commenti

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Non si conta più il numero di simili imprese di agevole incasso in funzione di un disimpegno celebrale. Ci risiamo con missioni poco credibili e ai limiti della fantascienza, ma almeno l'ormai non più giovane Cruise è ancora persuasivo e questo - al netto di tanta inverosimiglianza - ci ripaga di tutto. Come simili opere yankee, si scelgono - diremmo saggiamente - scorci d'Italia (Roma/Venezia, un classico) e il teatro panoramico si fa gioia per gli occhi, se ne faccia una ragione il resto del mondo ma... anche la seducente bellezza della Atwell non scherza! Film di mero consumo.

Ramon 20/07/23 18:57 - 33 commenti

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Dopo i tre migliori film della serie, arriva il capitombolo. Persi i tocchi ironici, ridotte a comparse i comprimari, Hunt ha ben tre nemici da affrontare, spesso contemporaneamente, e nessuno dei tre risulta minimamente interessante. Il film è (strano ma vero) spesso lento, crepuscolare, penalizzato da qualche inquadratura che vuole essere autoriale; si attendono con ansia (e un po' di noia) le scene di azione, che però, anch'esse sottotono, non bastano a risollevare il film. Cruise corre sempre tanto, forse alla ricerca del suo fascino irresistibile, ma questa volta lo fa a vuoto.
MEMORABILE: La Fiat 500 gialla (citazione di Lupin III?).

Capannelle 12/08/23 17:15 - 4417 commenti

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Estraendo alcune scene e la maestria con cui vengono girate c'è da esserne soddisfatti. Al top quella del treno che cade carrozza per carrozza ma anche il gioco di spie nell'aeroporto è da rimarcare. Discreti il deserto e il sottomarino anche se abbastanza derivative come banale è l'inseguimento per le vie di Roma. Nel complesso la trama delude, parte da premesse pretenziose e dà luogo a un gioco delle parti poco verosimile. Discreti gli ingressi della Atwell e del cattivo Morales, mentre Rhames e Pegg non trovano battute adeguate (da sfinimento Pegg che guida Cruise in moto).

Aco 18/08/23 11:00 - 215 commenti

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Storia complessa e avvincente, che affronta un tema attualissimo ovvero quello dei rischi legati alla presa di coscienza dell’Intelligenza Artificiale. L’opera è ricca di azioni spettacolari, alcune delle quali eseguite per davvero dal protagonista, le quali catturano l’attenzione dello spettatore che nemmeno si accorge della durata del film; peccato per gli oramai immancabili luoghi comuni su russi, arabi, italiani, Fiat 500, treni a vapore… Da vedere dopo aver assunto una robusta dose di sospensione dell’incredulità.
MEMORABILE: La Fiat 500 con cambio automatico.

124c 19/08/23 01:45 - 2925 commenti

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Prima parte di un film che vede Ethan Hunt in cerca di una doppia chiave che lo porterà a girare mezza Europa e a scontrarsi con un vecchio nemico, che sbuca improvvisamente dal passato. Tom Cruise vuole dimostrare che i suoi sessant'anni sono i nuovi quaranta e continua con le acrobazie, i travestimenti e gli inseguimenti, ma tutto si allunga, si esaspera, si esagera, benché i colpi di scena non manchino e Tom si circondi di splendide attrici, come Hayley Atwell. Notevoli anche la killer albina di Pom Klementieff e il letale Esai Morales. Sforbiciare avrebbe aiutato.
MEMORABILE: Il colpo di scena di metà film, ambientato a Venezia; Le infinite sequenze sull'Orient Express; L'inseguimento con la Fiat 500 per le strade di Roma.

Daniela 4/11/23 23:55 - 12684 commenti

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Un'intelligenza artificiale senziente in grado di modificare ogni dato digitale sarebbe un'arma formidale di dominio del mondo e è per questo che tutti vogliono centrollarla e solo Ethan Hunt vuole distruggerla... Settimo capitolo di una saga che ha già mostrato segni di stanchezza, tanto ipertrofico da essere suddiviso in due parti: ammirata la forma fisica di Cruise e preso atto della sua incoscienza nel fare lo stunt di se stesso, la solita minestra di mascherate, inseguimenti, belle donne, cattivi da fumetto, città più o meno esotiche. Tutto girato bene, tutto piuttosto noioso.

Puppigallo 27/12/23 18:52 - 5291 commenti

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Vedibile grazie all'azione, ma dimenticabile per quanto riguarda la trama. Cruise, non più proprio un ragazzino, continua a fare il super eroe, entrando al volo in un vagone neanche fosse fatto di pietra. Ma nonostante ciò il personaggio gli resta comunque cucito addosso, tanto da far accettare qualunque cosa allo spettatore. Anche chi gli ruota intorno (i compagni di sempre, la spalla casuale, il cattivo e la scagnozza scatenata) fa il suo dovere. Ciò non toglie, però, che convinca poco, finendo col chiedersi se una simile storia meritasse addirittura due film.
MEMORABILE: "Come pensi di uscire da qui? Ah certo..."; La 500 gialla; Dal monte al treno (appesi).

Reeves 29/12/23 09:13 - 2244 commenti

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L'atteso ritorno della serie, funestato da incidenti vari di lavorazione, risulta alla fine piuttosto deludente. Il nostro eroe deve questa volta combattere per impedire che una misteriosa chiave finisca in mani poco affidabili e lo fa come sempre con grande dispendio di scene spettacolari. Guardandolo ci si diverte, ma si nota in tempo reale che di nuovo c'è veramente poco, anche se questo forse è il segreto di questo tipo di film.

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