Narvik - Film (2022)

A Narvik, in Norvegia, i nazisti subirono la loro prima sconfitta della Seconda guerra mondiale. Il tema sarebbe anche interessante, ma viene sprecato da un andamento da tipico film bellico routinario che non presenta alcuna novità, né momenti particolarmente riusciti. E infatti tensione e coinvolgimento sono ai minimi termini. Il finale poi è da far cadere le braccia e getta alle ortiche l'unica cosa interessante del film che riguarda il personaggio, ben poco simpatico, della protagonista. In ogni caso vedibile.

Piccola città nel Nord della Norveglia, Narvik aveva un'importanza strategica per il commercio del ferro e per questo motivo, nonostante la neutralità del paese, venne occupata dai nazisti nel 1940. Il film ne racconta la provvisoria liberazione per mano di norvegesi e alleati scegliendo una discutibile ottica concentrata sui guai della coppia protagonista, mescolata a proclami patriottici che suonano fasulli alla luce dell'epilogo all'insegna del "Sì, vabbé, ma io tengo famiglia". Film convenzionale, insoddisfacente anche sul piano del puro spettacolo, di scarso interesse.

Apprezzabile l'idea di mostrare una poco nota "vittoria di Pirro" attraverso gli occhi di una coppia coinvolta in prima persona, ma forse sarebbe stato più opportuno farlo nel contesto di un film drammatico, facendo passare le armi in secondo piano. Col presente sviluppo, invece, molte cose sembrano lasciate a metà, dalle componenti emotive approfondite solo a tratti fino alle sequenze belliche risolte per lo più sbrigativamente (non sono girate male, ma non occupano abbastanza minutaggio). Nel complesso la storia non annoia e il film non è male, però ci sono più difetti che pregi.