Natale di ghiaccio - Film (2010)

Natale di ghiaccio
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Ice Quake
Anno: 2010
Genere: action (colore)
Note: Aka "Un Natale di ghiaccio", "Ice-Quake", "Icequake - Nature unleashed".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se il titolo originale tenta come al solito disperatamente di combinare qualche “parola chiave” nel genere per produrre un'unione fonetica accattivante non ancora utilizzata, quello italiano se ne frega: sostituisce l'abbreviazione che indica il terremoto (quake) con il Natale e se ne esce con un titolo che non significa nulla ma che intanto inquadra il periodo giusto; siamo infatti sotto le feste di fine dicembre e il tecnico (Fehr) di una base operativa in Alaska ha un problema in famiglia: i figli si domandano perché in casa manchi l'albero di Natale. Senza saper bene come rispondere, papà annuncia la soluzione: salirà sul monte vicino e sradicherà...Leggi tutto un vero abete per piantarlo in salotto. Sua moglie (Elissa) decide però che non è giusto ci debba pensare solo lui e organizza così una spedizione di caccia familiare. Tutto bene, senonché proprio in quei momenti (e più precisamente sul monte scelto come mèta del viaggio dai quattro) si registrano fenomeni non facilmente spiegabili: al di là di una doppia scossa sismica, due uomini mandati dalla base a capire cosa stesse succedendo lassù fanno perdere le loro tracce. Perché? Perché s'è aperta una gigantesca voragine tra la neve che ci fa subito capire quale sarà l'effetto speciale principe del film: le solite crepe che d'improvviso solcano il terreno dividendolo, viste in milioni di catastrofici a basso prezzo e che non ci molleranno fino all'ultimo, unico vero apporto della CGI al film! A meno che non si voglia considerare qualche sbuffo di neve che sale da detti buchi o l'immagine resa visivamente “mossa e liquida” dal metano che fuoriesce dal sottosuolo. Già, perché a dispetto delle prime ipotesi che tiravano di mezzo i russi confinanti, pare proprio che il responsabile dei disastri sia il metano, che scorre sotto il manto nevoso e che, se uscirà in grande quantità all'aria aperta, ucciderà più o meno l'intero pianeta. A risolvere un problema che parrebbe quindi piuttosto serio non vengono però chiamati i maggiori scienziati del globo.. No. I nostri scelgono di arrangiarsi in due o tre, coadiuvati dall'esigua squadra di collaboratori della base. Si pende in definitiva tutti dalle labbra del protagonista, il quale di tanto in tanto telefona dalla sua escursione montana, diventata nel frattempo una fuga dai crepacci birichini; ma le idee chiare non le ha nemmeno lui, che molla i figli da soli nella neve andando con la moglie a studiare come poter rientrare a casa. Dalla base azzardano teorie improbabili ma sostanzialmente attendono che il valido papà arrivi a dar loro una mano perché da soli non sanno che pesci pigliare. Le spedizioni di soccorso intanto incappano in incidenti vari (anche se quello maggiore è l'aver utilizzato effetti digitali scadentissimi, compresa una baita che sommersa da una valamga si volitilizza da un fotogramma all'altro) e la famigliola divisa azzarda dialoghi improbabili che sfasciano il ritmo, già claudicante dall'inizio. E così, col metano che ogni tanto riemerge bruciando tra le crepe, si consuma tristemente un film che definire ripetitivo è eufemistico. I personaggi che saltellano scampando alle voragini che si aprono regolarmente a pochi centimetri da loro non sono credibili per un nanosecondo e l'unico rifugio di una regia routinaria sono i bei paesaggi innevati, che almeno qualche fascinosa vista invernale ce la regalano. Ma se poco credibile è dunque la famigliola ancor meno lo è il capobase (Garber), che a un passo dal cataclisma planetario ordina ai suoi di tornare a casa per festeggiare il Santo Natale ("Non sarebbe giusto trattenervi"). Per fortuna alla base non sono completamente dementi e al grido di "Buon Natale!" (!) restano per gli straordinari. Il mondo sentitamente ringrazia...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/12/20 DAL BENEMERITO ZENDER POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/12/20
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