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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/08/15 DAL BENEMERITO DIGITAL
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Digital 5/08/15 19:20 - 1257 commenti

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Jessie, a causa di un incidente, si è ritrovata paralitica e vedova; stabilitasi nella casa del padre, inizia a percepire una malefica presenza. Fin dalla sua collocazione geografica si capisce con molto anticipo il coup de théâtre che sta alla base del film e perciò, una volta arrivati al dunque, non ci stupiamo di averci preso. Horror prevedibile che utilizza i soliti mezzucci per tentare di spaventare, con una protagonista esteticamente graziosa e la solita fotografia ineccepibile. Troppo poco per ergersi al di sopra del mediocre.

Daniela 10/08/15 08:43 - 12695 commenti

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Paralizzata alle gambe a seguito di un incidente si cui ha perso il compagno e il bambino che portava in grembo, Jessie è costretta a tornare nella casa paterna... Per confezionare un bel horror, non bastano una certa cura formale, un'attrice promettente (anche se qui convince poco: troppo calma fra uno spavento e l'altro) ed una suggestiva ambientazione nella paludosa e retriva Louisiana, se la sceneggiatura si limita ad accumulare tematiche diverse (casa infestata, segreti familiari gelosamente custoditi, fantasmi rancorosi asian-style, possessioni woodoo) senza estro e originalità. Modesto.

Buiomega71 5/03/16 00:22 - 2923 commenti

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Debitore, in parte, a Skeleton Key (e non solo per l'atmosfera paludosa e decadente della Lousiana e delle grandi case fatiscenti), l'horror firmato dal papà adottivo dei Saw si rivela piacevole e con un finale (la spiegazione) che regala più di un sussulto. La parte centrale delle indagini e convenzionale e lo spirito vendicativo di una Samara creola che vomita come Linda Blair lascia perplessi. Ma le vhs occultate e "mortifere" con tanto di svelamento sanguigno infanticida lasciano il segno. Spaventi nello standard del genere, ma con gran professionalità.
MEMORABILE: Gli incubi di Jesse che si vede sul tavolo operatorio; Lotta nella vasca da bagno con Jesabelle dal look alla Martyrs; L'incendio nella rimessa.

Pumpkh75 16/03/16 17:17 - 1757 commenti

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All’inizio pare un fiacco taglia e cuci di innumerevoli pellicole di genere, ma per nostra fortuna la stitichezza artistica si sblocca con l’arrivo del voodoo (a sua volta non proprio una innovazione...), che almeno vivacizza la scena e spazza via il soffuso torpore della sceneggiatura. Su tutto pesa comunque il tremendo artificio delle vhs ritrovate: pessima scelta, che costringe i poveri protagonisti a incongruenze mastodontiche e a bagni di sciocchezze. Confezione discreta, moderato divertimento, ma in giro c'è certamente di meglio.

Lythops 24/04/16 11:57 - 1019 commenti

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Pare che il genere horror americano si stia avviando sempre più velocemente verso l'inconsistenza: le tematiche si sono oramai esaurite e allora via, a ripercorrere sentieri percorsi da altri, cercando di ravvivare l'attenzione di chi guarda la "pellicola" lasciando indizi intuitivi a bella posta qua e là, ma con una sceneggiatura superficiale, per spaventare irrazionalmente con un film di categoria. Bel manifesto, film inutile.

Undying 11/08/16 18:46 - 3807 commenti

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Ispirato al già poco esaltante Skeleton Key (per l'ambientazione in Louisiana e per l'approccio alla tematica hodo e/o voodoo), "Oscure presenze" è pellicola mediocre, priva di ritmo e facilmente dimenticabile (di fatto dal pubblico già dimenticata). Non basta un valido cast, né l'accuratezza della messa in scena quando ogni fotogramma sprigiona senso di déjà-vu (e meglio realizzato in altri contesti) nonché noia. Talvolta rasenta il ridicolo involontario, come nella scena in tinozza che dovrebbe incutere timore anziché insofferenza. Televisivo...

Jena 18/10/20 15:06 - 1563 commenti

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Greutert lascia l'horror hardcore dei suoi precedenti Saw e si dedica a una ghost story in stile James Wan. Non male, sia per l'ambientazione "paludosa" nella Louisiana, sia per lo svolgimento abbastanza intrigante con videocassette anni 80 che fanno molto The ring che per una sorpresa finale non proprio telefonata (rimanda a una rivincita black sul razzismo white) che comunque ricorda cose come Candyman. Alcune pacchianate (una specie di Samara che vomita liquame) ma anche una discreta atmosfera. Non un capolavoro maun  buon film di genere, ben girato.
MEMORABILE: La "combustione" del padre; Le luci nella palude; La lotta nella vasca da bagno; La scoperta dell'infanticidio; Lo svelamento finale.

Minitina80 10/11/22 20:47 - 2990 commenti

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Si intuiscono fin da subito le influenze delle quali risente e, per quanto risultino funzionali alla storia, rappresentano il limite più grande. In particolare, la poca originalità del colpo conclusivo non può passare inosservata e l’effetto che dovrebbe generare viene palesemente sminuito. Ciò nonostante, conserva un paio di idee decenti che, unitamente a una regia discreta, consentono di godere di un horror senza infamia né lode. D’altronde, il voodoo e gli annessi paesaggi paludosi garantiscono un fascino sinistro dal quale è impossibile prescindere.
MEMORABILE: Le videocassette.

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  • Discussione Buiomega71 • 18/10/15 14:17
    Consigliere - 26071 interventi
    Il film è uscito in dvd con il titolo Oscure presenze
    Ultima modifica: 18/10/15 17:35 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 5/03/16 10:01
    Consigliere - 26071 interventi
    Di fronte c'è Skeleton Key (e non solo per le atmosfere paludose della Lousiana e per le vecchie case coloniali fatiscenti), dove riprende il tema voodoo della possessione, dei suoi riti e misteri, e nel finale a sorpresa

    Il terzo papà adottivo della saga di Saw dirige con gran professionalità (sostenuto dalla fotografia di Michael Fimognari) una storia familiare di oscuri segreti che si sveleranno nel sorprendente finale, condita con incubi ad effetto (Jesse che si vede sul tavolo operatorio, la figura sulla sedia a rotelle che si staglia bavianamente davanti alle tende del letto, la lotta nella vasca da bagno con Jesabelle dal look alla Martyrs, il nero con la faccia ustionata che pratica riti voodoo) e da un atmosfera opprimente e angosciosa (Jesse sola in casa costretta come la Martha fassbinderiana)

    Nel narrare le paure che si annidano nelle case vicino alla palude, però, Greutert, cade nella trappola del convenzionale (le indagini per scoprire il bandolo della matassa, che portano la giovane Jess e il suo amico Preston a scontrarsi con l'omertà della gente del posto, ficcando il naso dove non dovrebbero, tra le credenze della popolazione , con altarini voodoo e cani sgozzati, piccoli cimiteri ai bordi della palude, cadaverini di neonati seppelliti e strani feticci voodoo), tirandola per le lunghe (l'inutile storiella d'amore) e mostrando la spiritata Jessabelle come una creola posseduta, una Samara nera piuttosto incazzosa, che picchia, digrigna i denti e vomita come Linda Blair e che lascia un pò perplessi. Così come l'incidente iniziale, troppo simile al finale di 436-La profezia

    Ma e nello svelamento finale che il film riprende quota, tra terribili segreti familiari, sanguigni parricidi, suicidi, vendette e un finale sul pontile che regala più di un emozione (nonchè la chiusa, vero e proprio colpo di scena che lascia un ghigno beffardo) con rivelazione subacquea non dissimile dal finale de Il Mistero dell'Acqua.

    Il lambito J-HORROR viene trasformato da Greutert in un racconto alla Tennessee Williams in nero posseduto da spiriti malvagi

    Le vhs (occultate, rotte, quasi bruciate) vengono accarezzate feticisticamente dal regista, fonti di male e verità (chi tenta di darle fuoco viene bruciato vivo,con un funesto destino più o meno simile alle vittime del Presagio), custodi di momenti da consegnare ai posteri (la festa natalizia, la madre che si presenta alla figlia non ancora nata leggendole i tarocchi, nel finale con la bocca sporca di sangue divorata dal cancro, e poi la follia che esplode...), lasciano comunque il segno, e come la vhs di The Ring sembrano quasi un virus di cui la giovane Jess non può farne a meno

    Ottimo lavoro di Greutert di non cadere nel rischio del ridicolo

    ATTENZIONE SPOILER

    Il bambino che nasce nero davanti al papà in ospedale correva il rischio di rammentare una cosa simile nel finale della Una pallottola spuntata 33 e mezzo - L'insulto finale, quindi per un pelo non scoppiavo a ridere, smorzato dal susseguirsi della tracigità degli eventi

    FINE SPOILER

    La tensione, in parte regge, la Snook ha un bel faccino e sà trasmettere paure e una potenziale galoppante follia, per tutto il film (eccettuato nell'incipit) in sedia a rotelle come la Blanche di Che fine ha fatto Baby Jane?. Spaventi nello standar del genere, ma con una certa classe.

    Note a margine: Notevole che Greutert curi un piccolo particolare che molti, forse, avrebbero trascurato. Le videocassette vengono gettate nel bidone dal papà di Jesse per poi bruciarle. Ma succede una tragedia. Le videocassette rimangono nel bidone prendendo acqua piovana, una volta recuperate e messe nel VCR sono parzialmente smagnetizzate a causa dell'umidità che hanno patito.
    Ultima modifica: 5/03/16 14:27 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 5/03/16 10:10
    Consigliere - 26071 interventi
    Buono il dvd edito dalla 01/M2

    Formato video: 1,78:1

    Audio: italiano (5.1), inglese (5.1), italiano (2.0)

    Sottotitoli: italiano

    Nessun extra, se non : inizio film, selezione audio, selezione capitoli.

    Durata effettiva: 1h, 26m e 53s