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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/06/11 DAL BENEMERITO GURU
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Daniela 24/10/11 13:20 - 12692 commenti

I gusti di Daniela

Ispirato ad un romanzo dello "scapigliato" Tarchetti, è un film poco conosciuto ma da annoverare fra le migliori opere di Scola. Vi si narra la relazione che un bell'ufficialetto dell'esercito regio intreccia con una giovane donna malata, brutta nell'aspetto quanto sensibile nei modi, che lo affascina proprio in virtù della sua "mostruosità". Grande cura formale e splendida resa di un'atmosfera morbosa, resa possibile anche dall'interpretazione febbricitante di Valeria D'Obici, cui l'amore contraccambiato riesce ad infondere vita e bellezza.

Guru 18/06/11 21:46 - 348 commenti

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Una storia d'amore struggente e intimamente devastante coinvolge un capitano dell'esercito del Regno d'Italia che si fa carico di un fardello che va oltre la sua sfera emotiva. Una rappresentazione della negazione dell'amore trattata in maniera encomiabile da Scola, che riesce a creare la tensione giusta nel proporre questo tema. Grande interpretazione di Valeria D'Obici ma nessuno è da meno nel proprio ruolo! La fotografia ritrae con precisione i momenti essenziali e i luoghi fedeli e rispettati in cui viene sviluppata la storia.

Buiomega71 19/06/11 19:55 - 2923 commenti

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Sicuramente il capolavoro di Scola. Tetragono, cupo, con atmosfere e momenti che sfiorano più volte l'horror. Immerso in un'atmosfera quasi lynchiana, col vago sentore di putridume che ti resta addosso anche dopo la visione. Da Scola non mi sarei mai aspettato un film così "nero", fatto di donne mostruose ma sensibili (straordinaria la D'Obici), inconsapevoli portatrici di morti e iatture; la mostruosità delle apparenze si sposa con un animo tormentato e distrutto da un amore impossibile (forse). La D'Obici in nero non si scorda più. Capolavoro.
MEMORABILE: Il finale alla locanda, con il nano, una via di mezzo tra il cinema surreale bunueliano e quello visionario di Lynch; le crisi della D'Obici.

Addison 24/06/12 20:44 - 90 commenti

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Bella e rigorosa versione cinematografica di un capolavoro minore della nostra letteratura, condotta con sicurezza da un regista esperto e da sempre solidale con "diversi" e reietti. Notevole il personaggio della protagonista, a cui, nonostante la sua deformità, il film non riserva stucchevole pietà, ma di cui descrive la disperata e non sempre ammirevole, umanità. Grazie anche all'interpretazione senza compromessi di Valeria D'Obici, si finisce comunque per tifare per lei. Dal film fu tratto un famoso e premiato musical di Broadway, Passion.

Pinhead80 24/08/12 12:40 - 4792 commenti

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Anche Scola confeziona il suo bel film sull'amore folle e impossibile. Un giovane capitano sabaudo si ritrova al centro di un triangolo amoroso tra la bellissima e sensuale Antonelli e la brutta e soffocante D'Obici. L'ambientazione riesce a trasmettere bene il senso di febbrilità che accompagna le scene in cui è presente la D'Obici (ottima la sua interpretazione). La discesa nell'abisso della disperazione del capitano è resa ottimamente, in maniera lenta e graduale. Davvero un buon film.

Lupoprezzo 24/08/12 19:55 - 635 commenti

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L'amore più potente, sorta di malattia trasmettibile come un virus a chi si fa carico in animo suo di troppa sensibilità. La prima pellicola in costume del regista campano affronta temi profondi e viscerali, sfruttando perfettamente l'ambientazione di un'Italia appena nata (anche grazie all'austera fotografia di Claudio Ragona) in una sorta di parallelismo sentimentale, embrionale e sommesso. Una storia che avrebbe avuto chissà che esito nelle mani di un Truffaut. Sensazionale la prova della D'Obici, sofferente creatura assetata d'amore.

Lucius 5/09/12 01:37 - 3015 commenti

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Un sentimento che repelle ma che pian piano si fa strada fra un capitano di cavalleria e una donna atipica e ossessionata da questo al centro della fascinosa pellicola di Scola, ricca di morbosità e cupe atmosfere. Una passione intransigente che sfida chi l'avverte in un susseguirsi di fortissime emozioni. Un film imprescindibile nella filmografia del regista.

Graf 9/09/13 21:56 - 708 commenti

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Nella filmografia di Scola è la perla che preferisco. Lontano dal cinema sociale il regista dà il meglio di sé. Il tema romantico della bruttezza femminile come causa di infelicità viene affrontato con totale libertà creativa in un film compatto e dallo stile infiammato ma sobrio e senza nessuna concessione al pietismo. Amore e morte, destino crudele, pessimismo leopardiano, abissale scavo psicologico, atmosfere lugubri, sinistri sussulti, misteriose accensioni da cinema horror: l'infermo interiore di Fosca ci cattura il cuore e non ci lascia più.
MEMORABILE: Valeria D'Obici ha mostrato coraggio e senso professionale nel farsi imbruttire in modo così ripugnante. Ma la sua interpretazione è straordinaria.

Rebis 4/02/14 12:46 - 2344 commenti

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Da "Fosca", romanzo dello scapigliato Iginio Ugo Tarchetti, una storia bellissima che traduce l'amour fou in vampirismo psicologico, infestazione dell'anima. Tema inusuale per Ettore Scola che si àncora alla pagina scritta producendo uno stile ossequioso, espositivo, prosaico: la rievocazione storica è ai minimi termini e le intuizioni visive irrompono in una narrazione monotona. La forza evocatrice dei personaggi è notevole ma irrimediabilmente letteraria, pur trovando in Valeria D'Obici un'interprete eccezionale. Lascia il desiderio di leggere il libro: potrebbe anche essere un pregio.

Rullo 26/12/14 15:42 - 388 commenti

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Interessante film tratto da un romanzo scapigliato, rende bene la storia di un amore non corrisposto, malato e fatto di incomprensioni. La sofferenza amorosa è resa molto bene dalla brava D'Obici, diretta anche da un capace Ettore Scola. Ben sviluppato il finale, che non lascia perdere tutte le premesse fatte e rimane ad esse coerente.

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Cotola 2/08/16 09:32 - 9075 commenti

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Sconosciuto (ed assolutamente inaspettato da un regista come lui) film di Scola, dall'altrettanto poco noto romanzo di Tarchetti, dai risultati sorprendenti. Una storia d'amor fou che ha la capacità di coinvolgere sempre di più lo spettatore, avvolgendolo nel suo clima sospeso e malaticcio grazie anche ad un'ottima ricostruzione ambientazione ed alla capacità di creare la giusta atmosfera. Strepitosa la prova della D'Obici, mentre il resto del cast è meno brillante (protagonista maschile in primis). Perla da riscoprire.

Matalo! 16/08/16 15:56 - 1378 commenti

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Nosferatu! In vesti femminili, assetato di sangue d'amore, scompigliatore della morale convenuta. Mi mancava questo film di Scola, visto ieri per la prima volta. Insolito davvero, forse un po' fermato nella "maniera" ma la storia è comunque di gran fascino, anche se forse Adele H. è alle spalle. Memorabile la D'Obici, che veniva anche dal poliziottesco e non si capisce come sia potuta tornare nella serie B dopo una prova eccellente come questa. L'ambiente chiuso e plumbeo, ben reso dall'ottima fotografia, pare un po' alla Deserto dei Tartari.

Giùan 21/08/18 15:03 - 4582 commenti

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Uno Scola sorprendentemente eccentrico. Come sempre ben pensato (oltre che "steso") insieme al sodal Maccari, carbura con ineccepibile progressione drammaturgica, creando prima ad arte l'attesa per l'entrata in scena della "freak" Fosca e coinvolgendoci poi con inaspettata aderenza realistica nel gorgo di un impeto la cui reciprocità parrebbe irrealizzabile. Da far invidia a Truffaut poi il lavoro sulla multiforme (pre)potenza della parola scritta. D'Obici iconica racchia di temperamento ma l'intero cast è da stropiccio. Dubbi sul finale parafelliniano.
MEMORABILE: Le urla di Fosca; La confessione del passacarte Girotti; La bellezza della Antonelli; I vuoti discorsi alla ricca tavola; L'ineffabile Sandro Ghiani

Ryo 25/04/20 00:04 - 2169 commenti

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Una soap opera di classe per l'intelligenza con cui è stato scritto il materiale originale e per Scola che ha l'ha reso ben fruibile cinematograficamente. Un messaggio che sembra voler dire "La bellezza è negli occhi di chi guarda". Si può pensare che sia un messaggio esagerato, ma l'anima poetica sottostante si ritrova forte e credibile grazie alle magnifiche esibizioni dei due protagonisti. Vale la pena dargli un'occhiata.

B. Legnani 31/08/21 18:41 - 5548 commenti

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Da "Fosca", di Tarchetti, che vi narrò le sue vicende, militari ed amorose. Qualche eccessivo sbandamento nella logica dei fatti presenti sullo schermo è però dovuta alla fedeltà verso il testo letterario, che Scola e Maccari, pur apportando alcune modifiche (come il motivo dell'addio di Clara), hanno spesso rispettato. Film della morte che è il film della vita della D'Obici, qui indimenticabile. Gli altri fanno il loro dovere, con Trintignant che pare messo lì in analogìa col medico militare del Deserto di Zurlini... Film scoliano anomalo, con graditi spazi per la prosa dell'autore.
MEMORABILE: "Mi dica delle bugie, la prego". "È un peccato invecchiare senza grandi ricordi".

Paulaster 24/10/23 18:05 - 4445 commenti

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Capitano d’esercito è desiderato da una donna con seri problemi di salute. Se la parte storica appare convenzionale e i dialoghi seguono l’ispirazione romanzesca, la tematica amorosa è tutt’altro che banale. Prova straordinaria della D'Obici nella rappresentazione del dolore fisico, nei lati psicotici e nel trasmettere un senso di umana pietà. Scola indovina alcune efficaci riprese ad acuire un senso di mortifera angoscia e anche il finale. Trintignant incide poco, Blier è di una contagiosa simpatia.
MEMORABILE: La prima crisi; I nomi pronunciati assieme; “Amare è facile quando si è amati”.

Noodles 11/11/23 17:47 - 2249 commenti

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Poco conosciuto film di Ettore Scola eppure uno dei suoi migliori lavori, per la bravura con cui il regista riesce a trasmettere all'opera un'atmosfera malata e morbosa che dura sino all'inevitabile finale. Va detto che una parte del merito della riuscita del film, tratto da un romanzo, è la convincente interpretazione di Valeria D'Obici, che si conferma attrice sottovalutata e quasi mette in ombra un cast comunque di tutto rispetto. Una bella storia d'amore morbosa, ineditamente ambientata poco dopo l'Unità d'Italia in un contesto militare a tratti descritto ironicamente. Ottimo.
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  • Discussione Lupoprezzo • 9/02/14 02:04
    Fotocopista - 38 interventi
    Ciao Rebis!,concordo sul definire l'amore nel film in questione come contagio e infestazione.Per quanto mi riguarda uno dei migliori Scola di sempre: molto cupo e arcano direi.D'Obici perfetta nell'incarnare una creatura sofferente,dalle fattezze simili al nosferatu murnauniano.
    Certi personaggi,mi riferisco al nano soprattutto,mi hanno riportato alla mente certo cinema herzoghiano,più precisamente Cobra verde,non so se sei d'accordo.
  • Discussione Rebis • 9/02/14 14:58
    Compilatore d’emergenza - 4423 interventi
    D'accordissimo, anche se le tematiche sono lontane dal cinema di Herzog, il film di Scola gli è stilisticamente molto prossimo (più che a quello di Lynch): anzi, direi che più che il Nosferatu di Murnau ricorda proprio quello di Herzog... la D'Obici sembra uno strano incrocio tra Adjani e Kinski :)
    Ultima modifica: 9/02/14 15:00 da Rebis
  • Discussione Daniela • 10/02/14 08:46
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    la D'Obici sembra uno strano incrocio tra Adjani e Kinski :)

    E' vero! Non ci avevo mai pensato...
  • Discussione Galbo • 10/02/14 11:05
    Consigliere massimo - 3992 interventi
    Questo film di Scola mi manca e mi incuriosisce, devo cercare di recuperarlo.....
  • Discussione Daniela • 10/02/14 11:46
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Questo film di Scola mi manca e mi incuriosisce, devo cercare di recuperarlo.....

    E'un film non molto conosciuto, ma fra i più belli nella sua filmografia. Si comprende come non abbia avuto un gran successo al botteghino, così pervaso da un senso di disfacimento fisico e morte, meno come sia in genere mancato anche il pieno riconoscimento da parte della critica...
    Almeno della critica del tempo, anche se il film ottenne comunque vari riconoscimenti.
    Io l'ho visto molti anni fa, alla sua uscita, ed anche ad una visione più recente sono ne rimasta affascinata.
    Ultima modifica: 10/02/14 11:57 da Daniela
  • Discussione Rebis • 10/02/14 13:42
    Compilatore d’emergenza - 4423 interventi
    Il film è denso e fascinoso, però la regia di Scola non mi è parsa al livello delle sue opere migliori...
  • Discussione Buiomega71 • 11/02/14 00:44
    Consigliere - 26072 interventi
    Per me è il suo capolavoro (ma io non faccio testo)
  • Discussione Daniela • 11/02/14 08:08
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    anche per me è il suo film più bello
  • Discussione B. Legnani • 31/08/21 19:01
    Pianificazione e progetti - 14970 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Il film è denso e fascinoso, però la regia di Scola non mi è parsa al livello delle sue opere migliori...

    Credo che, avendo scelto di seguire - abbastanza fedelmente - la trama di Tarchetti, abbia voluto evitare svolazzi e restare (per me saggiamente) sul pezzo.
  • Discussione Rebis • 1/09/21 10:45
    Compilatore d’emergenza - 4423 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Il film è denso e fascinoso, però la regia di Scola non mi è parsa al livello delle sue opere migliori...

    Credo che, avendo scelto di seguire - abbastanza fedelmente - la trama di Tarchetti, abbia voluto evitare svolazzi e restare (per me saggiamente) sul pezzo.

    Capisco. Lo rivedrò e probabilmente cambierò opinione.

    Ultima modifica: 1/09/21 14:09 da Rebis