Scappatella con il morto - Film (1990)

Scappatella con il morto
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MMJ Davinotti jr

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Marjorie Turner (Alley) è sposata da otto anni con un marito (Bakula) che pensa solo al proprio lavoro e la tratta con fastidiosa sufficienza. Così, consigliata da una sorella (Gertz) molto più incline di lei alle relazioni-lampo, un giorno si concede a un uomo conosciuto in coda al supermarket. Tale è il trasporto che quello muore nella stanza d'albergo usata per “consumare”, con lei ignara al suo fianco. Immaginatevi l'ulteriore sorpresa quando Marjorie scopre che la vittima è nientemento che suo cognato, atteso per una cena in famiglia dopo un'assenza durata quindici anni! E' solo la prima di una delle coincidenze che vedono un venditore (Pullman) trovarsi nella camera d'albergo col morto...Leggi tutto dopo la fuga di lei: crederà di averlo ucciso lui per errore con una delle tende che stava montando di nascosto per impressionare il proprietario dell'hotel. Contatterà Marjorie, che lì aveva perso il portafoglio, innescando una serie di equivoci che è inutile anticipare. Il plot è implausibilmente intrecciato, ma siamo in una commedia e ci si può passar sopra; in fondo conta divertirsi e l'incontro tra Pullman e la Alley nella stanza della disgrazia dove i due tenteranno di simulare il suicidio della vittima sembra andare nella direzione giusta, dopo una prima parte attendista molto più improntata al sentimentale. La recitazione sovreccitata dei due porta a gag talvolta di ottima fattura che Reiner sfrutta al meglio grazie alla sua certificata padronanza dei tempi comici, ma si capisce presto che il film tende a compiacersi nel riannodare le molteplici coincidenze piuttosto che a ricercare la battuta ad effetto. E difatti, per quanto brillante nella conduzione, non porta così spesso al sorriso, affidandosi alla spontanea vivacità della Alley (che dopo il successo di SENTI CHI PARLA si tentava di lanciare come star del genere) e alla simpatia di un Pullman altrettanto spumeggiante. Se però la prima è quasi sempre in scena e seguirne i repentini cambiamenti di stati d'animo soddisfa, Pullman deve condividere il set con il meno adeguato Ed O' Neill (nel ruolo di suo fratello, sul punto di essere promosso a capo della polizia) e resta comunque sullo sfondo. Caricaturale la rigida famiglia di medici che non vede bene il matrimonio del loro Henry con Marjorie, piuttosto insipida la Gertz come sorella di quest'ultima. Il film è comunque costruito sulla Alley, qui più attraente che in altre occasioni e anzi, decisamente sexy nonostante la fastidiosa lacrima facile. Ritmato, veloce, qua e là spassoso (memorabile quando il preservativo che mancava all'appello viene trovato dai due addosso alla vittima costringendoli a toglierglielo perché la cosa, come dice lui, "non mi sembra molto compatibile con il suicidio"), è un Reiner minore ma per molti versi apprezzabile, realizzato tecnicamente meglio della media delle commedie cui s'accoda.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/05/11 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/11/17
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Cotola 20/05/11 00:12 - 9068 commenti

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Reiner ebbe un bell’inizio di carriera, poi successivamente iniziò a compiere una serie di passi falsi e questo film ne è la prova. Lo spunto iniziale è risaputo così come le sue conseguenze (la difficoltà di nascondere un cadavere). Così ci si diverte poco seppure, per fortuna, senza volgarità e senza stupidità. Non male, almeno sulla carta, il cast.

Pinhead80 28/04/14 15:57 - 4783 commenti

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Una galleria di situazioni grottesche porta una giovane e integerrima donna a dover nascondere un orribile segreto. Le commedie di Carl Reiner regalano sempre qualche momento di sana spensieratezza. Non fa eccezione "Scappatella con il morto", che riesce a lasciare con il sorriso tra le labbra lo spettatore. La Alley riesce anche a essere molto sensuale. Uno dei migliori film del regista.

Herrkinski 24/11/17 23:34 - 8134 commenti

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I distributori italiani hanno cercato di farlo passare come un film della serie Weekend con il morto, fin dal font in locandina; seppur la cosa sia in parte comprensibile, il film viaggia su coordinate meno comiche e tutto sommato quasi plausibili a livello di credibilità. Tutto però sembra un film tv, gli equivoci sono poco divertenti e ci sono buchi di script (il fratello del poliziotto, fatto sparire senza tanti complimenti), oltre a un finale consolatorio che francamente lascia il tempo che trova. Si fa vedere, buon cast, ma non entusiasma.

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