Scuola elementare - Film (1954)

Curioso, antiquato film d’ambiente scolastico. Per dire quanto è vecchio si pensi che c’erano le scuole monosesso, che in Quarta Elementare si poteva essere rimandati, che si sottolineava l’avere il bagno in casa e che “ra-gaz-zai-nat-te-sa” voleva dire “ragazza che sorprende” e non “ragazza incinta”. Il trionfo dei buoni sentimenti non porta al patetico, perché si evita di scivolare sulla buccia di banana più grande, l’amore fra l’anziano maestro e la giovane. Impolveratissimo, ma decoroso. Fra i maestri, un giovane Luciano Pigozzi.

Un bellissimo, piccolo film. Lattuada, anche co-sceneggiatore, riesce a tratteggiare con dolcezza tutti i personaggi, a partire ovviamente da quelli portati sullo schermo da Billi e Riva: diversissimi e complementari, direi. La storia non è affatto prevedibile, e si arriva ad un finale che -sarò onesto- mi ha persino commosso: potenza delle immagini, forse, o delle interpretazioni, chissà. Ed il cumenda di Alberto Rabagliati non è così macchiettistico come ci si aspetterebbe dal ruolo. Davvero una bella sorpresa, insomma.

Dopo aver vinto un concorso il Trilli arriva a Milano per fare il maestro elementare. Alberto Lattuada ci regala un film importante che precede di una decina d'anni Il maestro di Vigevano di Elio Petri e ne anticipa l'aspetto legato alla precarietà economica data dalla professione, che mette in crisi le convinzioni del maestro. La coppia composta da Riccardo Billi e Mario Riva è sinonimo di garanzia e i due non sbagliano un colpo. Uno dei migliori film italiani a tema scolastico.