Sherlock Holmes a New York - Film (1976)

Film tv del 1976 in cui Roger Moore, ai tempi il terzo James Bond cinematografico, si diverte ad interpretare il noto detective in trasferta a New York con John Steed... Ahem... il dr. Watson (Patrick MacNee) per salvare dalle mani del professor Moriarty (John Huston) il figlio segreto (Geoffrey Moore) che ha avuto con Irene Adler (Charlotte Rampling). La confezione televisiva è il limite di questo film, eppure Roger Moore ce la mette tutta. Medio.

L'idea di Moore come Holmes sembra bizzarra, ma a conti fatti è una delle poche cose a funzionare davvero, nel film. L'attore si cala a fondo nel ruolo e diverte, mentre purtroppo la sceneggiatura non è all'altezza, togliendo da subito mistero alla vicenda presentandola come l'ennesimo scontro con Moriarty (un Huston stanco e svogliato). La confezione televisiva non pesa molto, ma l'intreccio non coinvolge, con Watson ridotto a mera spalla e lanciato in ripetitive gag sul fuso orario. Bene la Rampling e le classiche deduzioni assurde.

L'ambientazione newyorkese non mina la classica atmosfera vittoriana alla Holmes e neanche ci si accorgerebbe molto del cambio di città se non fosse per le esternazioni di Watson. Non male la coppia composta da Roger Moore nel ruolo di Holmes e Patrick MacNee come Watson: le battute tra i due e le deduzioni dell'investigatore divertono. Notevole Charlotte Rampling nella figura di Irene Adler (si insinua nel film che abbia un figlio con il misogino Sherlock Holmes). La trama riesce a intrigare.

Pellicola invecchiata non molto bene (dà ormai l'idea del fuori tempo massimo), che visto il contenuto avrebbe avuto più senso come telefilm. A darle almeno un suo perché ci pensano però, sia l'interpretazione di Watson, col suo humor inglese, che l'escamotage per far scomparire l'oro. La confezione è comunque decente (c'è persino la nebbia per far sentire Holmes a suo agio anche fuori Paese), ma ciò non basta a suggerirne la visione.