Slime city - Film (1988)

Slime city
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Slime city
Anno: 1988
Genere: horror (colore)
Note: Seguito da "Slime City Massacre" (2010).

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il condominio dove va ad abitare Alex (Sabin) non pare abitato da inquilini del tutto a posto: vorrebbe forse essere una casa per artisti, studenti con pochi soldi, punk... Di certo Alex e la sua fidanzata, Lori (Huner), non tardano a capire che è una vera gabbia di matti. Quindi, ci si chiede, perché accettare l'invito di un sedicente poeta che attende di morire per essere "scoperto" e soprattutto perché bere il poco allettante intruglio denso e verdastro che questi offre? Ma Alex ha evidentemente fiducia nel prossimo e butta giù tutto, dopodiché non ci mette molto ad accettare le avance della seducente punk del piano di sopra e se la ripassa sul pavimento...Leggi tutto di casa. Purtroppo per lui si risveglia di lì a breve da un incubo ritrovandosi grondante di pus e liquami giallastri ed ecco che scopriamo finalmente il senso del tutto: l'intruglio ha trasferito nel corpo di Alex l'anima dell'antico proprietario di casa, un santone fuori di testa, e ora ha bisogno di sangue per non liquefarsi. Lo scopre per caso, perché non appena prende a sprangate un barbone torna quello di prima, bello lindo e liscio. E il film andrà avanti così, seguendo un canovaccio paravampirico filtrato dalle nuove concezioni horror barkeriane (HELLRAISER è dell'anno prima), ma senza poter confidare nell'inventiva di Barker né nei mezzi minimi che spesso salvano certi vampire-movies di scarsa rilevanza. Salta subito all'occhio infatti la semi-amatorialità del progetto, con effetti speciali a volte ingegnosi ma decisamente low budget, che si appoggiano sul sangue e il “melting” per stupire i meno smaliziati e sfruttando l'affollato mercato horror degli appassionati che negli Ottanta ancora accettavano di buon grado prodotti palesemente non all'altezza (dal punto di vista della confezione) dei grandi horror mainstream. Erano film minori, che però se sufficientemente bizzarri e splatter avevano – come è accaduto in questo caso – la possibilità di guadagnarsi col tempo la fama di piccoli cult. Il beverone dai colori accesi custodito in recipienti sugli scaffali della cantina del palazzo, preparato quando ancora era in vita il santone Zachary, ha una sua forza e il film una sua folle logica ce l'ha; è ampiamente derivativo, ma mantiene allo stesso tempo una sua indipendenza ed è abbastanza particolare da farsi ricordare, soprattutto in virtù di un finale in cui lo splatter e il gore esplodono ingenuamente in un delirio spassoso ai confini del cartoon. Novello George Eastman, Sabin si ricaccia le interiora in pancia manualmente, ma va detto che il confronto coll'onesto artigianato di Massaccesi è perso: laddove in Italia si ricercava anche nel low budget il realismo negli effetti, in America si percorreva spesso la strada del grottesco coloratissimo come in questo caso, con intestini a salsiccia, liquidi gialli e teste aperte come zucche che della zucca sembran mantenere pure i cromatismi. Però la testa di Alex che cola tra le bende non si dimentica facilmente...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/03/16 DAL BENEMERITO SCHRAMM POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/04/16
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Schramm 1/03/16 12:39 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

Yogurt tibetani e vini color sciacquatura di piatti che procurano metempsicosi della carne, coiti che regalano metamorfosi che paiono una partita a scacchi tra Muro e Whale, personaggi che portano i nomi di O’Bannon e Carmicheal: una lovecraftiana metafora dell’aids sceneggiata da Henenlotter e diretta dall’allegra combriccola del cinema della trasgressione. Insomma ci si avventura in quella grey area dove il camp fa piedino allo splatterpunk, resa produttivamente possibile dal Banco dei Pegni ma con un cuore grande così. I 10’ finali sono un'escalation di gore-galore sponsorizzata dalla Giotto!

Jena 19/03/17 09:42 - 1563 commenti

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Incredibile reperto ottantiano in cui è inserito un po' di Lovecraft (lo stregone defunto che si vuole reincarnare), molto Cronenberg (il disfacimento del corpo stile La mosca o il ventre aperto stile Videodrome), parecchio Raimi (i tronconi del corpo assassini) e perfino qualcosa di Tetsuo. Alcuni omicidi sono piuttosto originali e il pastiche, nonostante l'assoluta povertà di mezzi, è amalgamato piuttosto bene. In definitiva una sorpresa, per certi versi migliore del simile e più famoso Horror in Bowery Street.
MEMORABILE: L'omicidio del barbone nel vicolo; Il teppista cui viene tranciato il braccio dal ventre dentato del protagonista; Tutta la parte finale.

Anthonyvm 29/12/21 02:46 - 5730 commenti

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Bizzarro mélange di cinema polanskiano e grezzo melting-movie, che racchiude il meglio del body-horror anni '80, dalle mutazioni in odor di MST in stile La mosca alle pance stacca-mani de La cosa e Videodrome, dagli yogurt maledetti di Stuff alle liquefazioni variopinte di Horror in Bowery street (troviamo anche qui la steadicam di Jim Muro), più danze seducenti à la The wicker man e deliri zombeschi fra Gordon e Yuzna. Peccato per lo script dispersivo (gli spiegoni sulla trasmigrazione dell'anima) e per la monotona regia di Lamberson: un autore con più verve avrebbe fatto miracoli.
MEMORABILE: L'incredibile finale gore, fra teste parlanti, cervelli-lumaca, mutilazioni a iosa, liquami colorati e ventri dentati tipo Il ristorante all'angolo.

Herrkinski 13/06/23 05:20 - 8143 commenti

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Le assonanze con Muro (che infatti ritroviamo nel cast tecnico) si fanno notare non solo nelle scene di "melting" ma anche nell'atmosfera generale da ghetto newyorkese anni '80; il low-budget, gli SPFX caserecci e la tendenza allo splatter più oltraggioso non possono che ricordare anche i soliti esordi di Raimi, Jackson e Henenlotter, passando per la Troma. Ne esce un lavoro divertente e godibile, ripugnante in quella maniera un po' infantile da figurine Sgorbions dell'epoca, che sembra non prendersi troppo sul serio ma senza scadere nel demenziale tout-court. (Dis)gustoso.

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  • Discussione Schramm • 1/03/16 12:59
    Scrivano - 7694 interventi
    il camp il cheap il trash il weird lo splatterpunk tutto sotto la spessa lente dell'ultra. lovecraft, kern&zedd, henenlotter via whale e muro. serve aggiungere altro? è un film indubbiamente messo su impegnandosi mezza casa ogni 20 metri di girato, ma dietro la sua indigenza traspare una incendiaria passione per il genere e per l'anarchia che non si può restare altro che deliziati, specie se si è dei cultori del z-movie che comunque ha dietro cose come idee, prospettive e gusto per l'azzardo. il quarto d'ora finale farà fare i salti così agli amanti del melting.
  • Discussione Daniela • 1/03/16 13:04
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    il camp il cheap il trash il weird lo splatterpunk tutto sotto la spessa lente dell'ultra. lovecraft, kern&zedd, henenlotter via whale e muro. serve aggiungere altro?

    In effetti no, non serve... ;o)
  • Discussione Panza • 1/03/16 14:03
    Contratto a progetto - 5200 interventi
    Camp? Me lo segno subito!
  • Discussione Herrkinski • 1/03/16 15:56
    Consigliere avanzato - 2636 interventi
    Toccherà darci un'occhiata :-)
  • Discussione Schramm • 1/03/16 16:16
    Scrivano - 7694 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Toccherà darci un'occhiata :-)

    ti leccherai occhi e cervello!
  • Discussione Buiomega71 • 1/03/16 19:41
    Consigliere - 26058 interventi
    Conosco perfettamente il film in questione, facendo bella mostra di sè in 35 MM DI TERRORE e GUIDA AL CINEMA SPLATTER (e tutti e due i tomi ne parlano come di un piccolo capolavoro, soprattutto il primo)

    Cotanto "capolavoro", però, da noi non uscì mai, tanto che ho acquistato il dvd francese della Uncut Movies parecchio tempo fà...
  • Discussione Schramm • 1/03/16 19:53
    Scrivano - 7694 interventi
    il fatto che il seguito sia stato girato 22 anni dopo mi lascia dubbioso circa le medesime possibilità di genuinità di fondo (e gli stimati 50mila dollari di budget riportati da imdb stanno lì ad alimentare la perplessità). certo è che in attesa di una verifica, questo spacca ed è comunque l'ultimo avamposto di un cinema sì poverissimo ma che sa di poter fare di testa propria senza vincoli alcuni, e che galoppa sbrigliato e selvaggio. è abbastanza parlato, specie nella prima parte, occhio! (non che abbia i dialoghi di stalker, ma se non capisci l'inglese può essere pesantino)
    Ultima modifica: 1/03/16 19:55 da Schramm
  • Discussione Mco • 2/03/16 18:43
    Risorse umane - 9970 interventi
    Grande Schramm, segno anche questo!