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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E così un altro dei mitizzati "fake trailer" di GRINDHOUSE (il progetto pulp di Tarantino e Rodriguez) prende vita, diretto oggi come allora da Eli Roth. Naturalmente non tutto quello che si vedeva nel trailer si ritrova nel film (mancano i due giovani in amore decapitati, la signora attaccata in apertura col tacchino pugnalato...), ma le scene più caratteristiche e memorizzabili sì, ci sono: dalla cheerleader trafitta mentre salta sul trampolino alla parata con decapitazione, dalla maschera di John Carver (il Padre Pellegrino che fu tra i coloni di Plymouth nel Seicento) alla macabra cena in stile...Leggi tutto COMPLEANNO DI SANGUE.

Roth rielabora quindi il meglio degl spunti utilizzati all'interno del progetto GRINDHOUSE per incastonarli in uno slasher Anni Ottanta che omaggia gli horror di allora riprendendone il tipo di effetti speciali, lo splatter, l'elementare trama thriller, i giovani protagonisti perseguitati dal killer mascherato, la polizia che brancola nel buio... Il tutto però confezionato con la professionalità di un regista che il mestiere lo conosce e sa come far procedere l'azione senza intoppi, come gestire la tensione (scarsa a dire il vero, come altrettanto lo era spesso quella degli slasher di allora) e come dare il giusto appeal a un horror che di per sé poche frecce al suo arco avrebbe. Invece l'operazione nostalgica a suo modo funziona e diverte, nel suo citazionismo volutamente ingenuo.

Il prologo è ben girato e mostra l'assalto di un'orda di clienti inferociti a un centro commerciale che si appresta ad aprire le porte il giorno del Black Friday. Perché la figlia (Verlaque) del proprietario (Hoffman) ha potuto entrare coi suoi amici dieci minuti prima dell'orario stabilito, come tutti notano attraverso le vetrine? All'esterno la gente in coda ribolle per l'ingiustizia subita fino a rompere le barriere di protezione e rovesciarsi nel mall urlando e travolgendo tutto come zombi inferociti (evidenti le citazioni a Romero). Qualcuno ci resta, il caso diventa nazionale ma l'anno dopo ci risiamo: di nuovo ci si prepara al famigerato Black Friday, ma questa volta la morte agisce prima, impersonata da uno spietato serial killer mascherato da John Carver che stermina senza pietà chi evidentemente ritiene essere il maggior responsabile dei tragici eventi precedenti; e i giovani che per primi erano entrati causando l'ondata di odio all'esterno sanno bene di essere i prossimi obiettivi. Purtroppo per loro non basta immaginarlo per evitare di fare una brutta fine... Comincia così la prevedibile mattanza.

Lo splatter non manca, certo, ma la realizzazione degli efferati omicidi non è sempre all'altezza delle aspettative: per una esemplare, terrificante morte di una giovane che cade su una sega circolare ripresa e montata davvero bene, per una riproposizione meno spietata rispetto al trailer ma comunque d'effetto delle coltellate alla cheerleader che salta sul tappeto elastico, la maggioranza dei delitti appare messa in scena goffamente (si veda la prima decapitazione), e da uno come Roth non te lo aspetti. Ad ogni modo il suo dovere di slasher volutamente retrò THANKSGIVING lo fa, con le sequenze dell'ultima cena sadiche al punto giusto e aggiornate al tempo dei video virali sui social. Recitazione complessivamente discreta con un Patrick Dempsey a fare la star del cast nel ruolo dello sceriffo, Gina Gershon in simpatica partecipazione nel prologo, Hoffman che mostra qualche sfumatura interessante. Non tutto è all'altezza, ma lo era mediamente ancor meno negli horror ai quali si fa il verso; almeno qui i soldi ci sono e una regia agile pure. Titoli di coda graficamente accattivanti e molto più sangue che sesso (di fatto completamente assente).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/11/23 DAL DAVINOTTI
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Orson 20/11/23 12:26 - 122 commenti

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Eli Roth torna all'horror dopo gli anodini film precedenti e lo fa in grande stile, recuperando l'essenza del suo cinema. A differenza del recente trend arthouse di Peele o Ari Aster, Roth ama il genere vecchia scuola e lo affronta senza mezzi termini, tuffandosi qui nello slasher alla Halloween con tutti i suoi cliché. Ironia e squartamenti fanno da corollario, come già in Hostel, a una satira acuta e non banale sul capitalismo e le distorsioni della società consumistica. Peccato per le uccisioni non tutte così inventive e per un finalissimo un po' piatto. Comunque un gran ritorno.
MEMORABILE: L'incipit con l'assalto al centro commerciale.

Digital 20/11/23 21:27 - 1257 commenti

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Horror che si rifà palesemente a certi slasher anni Ottanta, con il solito killer che uccide i poveri malcapitati di turno. Tutto bene, fin quasi alla fine, perché la regia è solida e gli attori, anche quelli più giovani, offrono performance decorose. Si è detto fin quasi al rettilineo finale, perché per una voce debolmente artefatta si riesce subito a indovinare il doppiatore e di conseguenza l’assassino, rovinando quindi del tutto l’effetto sorpresa. Difetto esiziale che tuttavia non compromette la bontà di un film che diverte e al tempo stesso spaventa.

Herrkinski 21/11/23 02:04 - 8135 commenti

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Tocca mettere da parte tutte le aspettative; il fake trailer era ben altra cosa, sia come atmosfera che come ferocia e per quanto il film ne riprenda qualche scena è stato ampiamente edulcorato, rimuovendo tutti i dettagli più scabrosi. Resta quindi uno slasher con whodunit memore della lezione anni '80 di cose come Non entrate in quella casa o Pieces, ma rivisto nell'ottica moderna a cui siamo stati abituati da Scream in poi; gli SPFX non sono sempre pratici, la fotografia non ha effetti simil-grindhouse, l'ambientazione è da Gen Z. Qualche buon momento, ma un'occasione sprecata.

Lupus73 3/12/23 15:52 - 1499 commenti

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Da fake trailer di Grindhouse a film reale: un revenge slasher dalle tinte di giallo in stile '80-'90 basato sul giorno del ringraziamento con villain in maschera da padre pellegrino/primo sindaco storico. Purtroppo la veste vintage da cruda exploitation del trailer è stata abbandonata per una confezione moderna che mantiene le scene gore in modo più digitale, mentre sono state tolte/velate le scene più sexy (la cheerleader mezza nuda e la spaccata sulla lama). Vale la pena? Decisamente si: buon soggetto ben realizzato in atmosfere e sceneggiatura (meglio dei più puerili Terrifier).
MEMORABILE: "La tacchina" al forno; Il massacro consumistico del black friday; Il dialogo sui Black Sabbath e la cacciata del ragazzino.

Rebis 22/11/23 11:55 - 2343 commenti

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Finalmente anche per uno slasher si può parlare a buon diritto - e con dispetto della critica blasonata - di classicismo tout court: nei pregi e nei difetti accuratamente riprodotti che hanno canonizzato il genere, nel bodycount ingegnoso che disattende sadicamente le aspettative, nella sessualizzazione dei personaggi prototipici e detestabili, nel manicheismo viscerale con cui affetta il sogno americano, tra puritanesimo e capitalismo. Il budget più adeguato dei modelli ispiratori non è motivo di ostentazione, va semmai a vantaggio del perfezionamento filologico. Bravo Roth.

Rambo90 22/11/23 22:47 - 7706 commenti

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Una parziale delusione. Roth dirige quello che sembra uno dei tanti slasher minori degli anni Ottanta, con qualche guizzo (soprattutto nei delitti e in alcune sequenze incredibilmente feroci e inaspettate) ma senza vero mordente. L'identità del colpevole e la sua motivazione sono ovvie da subito, ma forse poco importa perché a prevalere è l'eccesso, con un tono grottesco non disprezzabile ma mai davvero calcato. Cast anonimo (Dempsey compreso) e alla fine si confonde con tanti altri film simili (maschera del killer compresa).

Kinodrop 3/12/23 19:30 - 2970 commenti

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Preceduto da un antefatto stile invasione "barbarica" a un superstore nel giorno del Black Friday, comincia, un anno dopo, una scientifica mattanza per mano di un vendicatore mascherato da padre pellegrino ai danni di chi aveva scatenato il violento episodio. Roth dirige uno slasher ultracitazionistico, in parte modernizzandolo (la viralità dei social) ma di fatto restando impigliato nei cliché "storici" del genere, comprese le modalità delle scene splatter non così impressionanti come ci si aspetterebbe, per la patina che tende a un tipo di umorismo (volontario?). Cast mediocre.
MEMORABILE: La cheerleader sul tappeto elastico trafitta dalle lame.

Daniela 28/12/23 01:22 - 12684 commenti

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Durante il Black friday in un grande magazzino alcune persone muoiono nella calca. Un anno dopo, un killer mascherato da padre pellegrino inizia a sfoltire quelli che ritiene responsabili della tragedia... A distanza di 15 anni, arriva un altro film figlio di uno dei gustosi trailer inseriti in Grindshouse: come prevedibile non è all'altezza del corto e anzi risulta uno slasher piuttosto di routine, a parte qualche dettaglio particolarmente macabro durante una cena speciale. Telefonatissima l'identità del killer, modesto il cast, Roth ci mette il mestiere e poco altro.

Leandrino 10/01/24 10:04 - 515 commenti

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Serial killer vestito da John Carver miete vittime nella cittadina di Plymouth, dove l'anno prima si è celebrato un sanguinolento black friday. Solito gruppo di ragazzini - gen X: tutti arrogantelli e drammatici, chi più chi meno - alle prese col criminale violento che sembra braccarli. Ritmo perfetto, scene splatter ottime: una volta tanto Roth non si limita alla bieca citazione o allo pseudo-remake e pensa a fare uno slasher se non innovativo - Dio non voglia - quantomeno divertente. Peccato per il finale, un po' piatto e ruffianamente a disposizione del sequel (che si farà).

Magerehein 14/02/24 09:55 - 1005 commenti

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La mano di Roth si sente poco: è vero che si annoverano un paio di sequenze ben realizzate (l'incipit nel negozio, la tavola imbandita) e un onesto tasso di violenza (ma perché le cose decollino sul serio occorrono circa tre quarti d'ora), però il film non ha elementi di spicco rispetto a un qualsiasi mediocre slasher del passato. Va bene il voluto citazionismo da operazione nostalgia, però si poteva profondere qualche sforzo in più nel curare dialoghi e personaggi; c'è troppa noia, non abbastanza elementi grotteschi e, sotto sotto, l'identità del killer importa poco. Dozzinale.
MEMORABILE: L'incipit vagamente romeriano; Il guidatore infilzato dal bompresso; Pietanza speciale al forno.

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Teddy 22/03/24 02:22 - 838 commenti

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Si assaltano usanze, istituzioni, guerre private e psicosi collettive. Un Eli Roth in stato grazia e di ebbrezza che insegue a rotta di collo un sadismo pregno, abbacinante, glorificato da un’estetica vintage e minuziosa. Lo splatter è totemico e l'ironia aiuta ad accrescere i caratteri volutamente stereotipati dei personaggi. Stupenda la resa grafica delle location. Un futuro cult.

Von Leppe 26/03/24 12:47 - 1263 commenti

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Niente di originale, è il tipico slasher che ricorda molto gli anni Ottanta, con tutti gli elementi del genere compresi gli adolescenti e il criminale mascherato. La trama prende spunto dal giorno del Ringraziamento, un po' come era stato fatto nel 1981 con il film Il giorno di San Valentino, però il divertimento è assicurato per un prodotto comunque riuscito. C'è molto splatter e una rosa di sospetti niente male che portano a una risoluzione del caso telefonata nel movente ma insospettabile nell'assassino.
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  • Discussione Herrkinski • 21/11/23 02:05
    Consigliere avanzato - 2636 interventi
    Secondo IMDB il titolo è Thanksgiving: La morte ti ringrazierà . Andrebbe quantomeno messo negli Aka.
  • Discussione Herrkinski • 21/11/23 02:14
    Consigliere avanzato - 2636 interventi
    Ripropongo il fake-trailer originale del 2007 incluso in Grindhouse. Spiace dirlo, ma per quanto il film sia discreto, il fake-trailer era ben altra roba e lasciava presagire qualcosa di molto più truce e con un'atmosfera più morbosa. La volontà di dare un colpo al cerchio e uno alla botte deve aver prevalso, e vale anche come riflessione di quanto i tempi siano cambiati, anche solo dal 2007 evidentemente.

    Fake-Trailer del 2007

    Lo stesso Roth ha dichiarato di non aver voluto per forza seguire il template del fake-trailer e che il film del 2023 dovrebbe essere considerato una sorta di reboot.
    Ultima modifica: 21/11/23 02:20 da Herrkinski
  • Discussione Zender • 21/11/23 08:16
    Capo scrivano - 47838 interventi
    Immagino anche perché il primo doveva valere quasi come parodia "eccessiva" di un genere realizzata con lo scopo chiaro di riderci sopra, mentre il film ha un compito diverso, dovendo durare un'ora e mezza.
  • Homevideo Buiomega71 • 19/12/23 09:04
    Consigliere - 26055 interventi
    In blu ray ( e dvd) per Eagle Pictures, disponibile dal 21/02/2024