L'anziana madre muore e i due figli devono accompagnarne la salma al paesello lontano: ma i fratelli si odiano e non si vedono da decenni. Film di normale piattezza televisiva, se non fosse per il tema, qui deflagrante proprio per la cornice normale e normalizzante della tv e per la caratura dei protagonisti: l'omosessualità. E' proprio questa la causa del dissidio fraterno, ed è questo l'argomento centrale, didatticamente risolto per mostrarne la condizione e superare gli stereotipi. Ottimo e inedito Manfredi in versione da anziano gay.
La fiction è una delle ultime occasioni per vedere l'immenso Manfredi che offre una buona interpretazione; purtroppo non in un prodotto di qualità. Banfi non risulta convincente, il cast secondario è imbarazzante (c'è giusto Fangareggi). Un'occasione sprecata: i due attori insieme avrebbero potuto offrire di più.
Discreta commedia familiare retta dalle buone prove recitative dell'affiatata coppia Banfi-Manfredi, entrambi con ruoli e look diversi dal solito. Difetto: rinunciare troppo (per scelta) all'umorismo e un'insita prevedibilità della trama. Tuttavia il ritmo è buono e non ci si annoia. Buono il cast di supporto: si vedono Gianni Garko, Fangareggi, la Turina e Greg di Lillo & Greg.
MEMORABILE: Manfredi che carica in macchina due trans.
Un onesto film tv, buono nel ritmo ma da vedere soprattutto per l'ottima interpretazione della coppia Banfi-Manfredi, davvero affiatati insieme ed entrambi lontani dai loro personaggi classici. Non si ride molto, perché la storia abbandona presto il taglio da commedia on the road per uno più drammatico e facilmente commovente, ma ciononostante è un film da vedere, garbato e anche con un bel cast di contorno.
M'è sempre piaciuto. Due dei più grandi attori di commedie italiani insieme, anche se un po' avanti con gli anni, per un'opera gradevole e ben confezionata. Per gli standard televisivi odierni è ottimo, pur se tradisce la sua destinazione a causa di momenti puramente strappalacrime tipici delle fiction (superflua la scena dei trans che vanno a trovare il malato di cancro, così come il subplot della figlia di Manfredi). Avrei gradito qualche pizzico di comicità in più, ben pertinente con la trama visto il potenziale comico di certe scene. ***!.
MEMORABILE: La (ri)costruzione del rapporto fra Banfi e Manfredi (che offre un'elegante performance); La bara che si fa un viaggetto per il fiume.
Banfi e Manfredi che non ti aspetti, in un film bellissimo e molto intenso piuttosto fuori dalla solita produzione dei due attori. Una storia molto ben scritta ricca di spunti di riflessione è la premessa ideale che permette ai due protagonisti di tirar fuori tutto il loro immenso talento, dal comico al drammatico. Buona prova anche di Cascone mentre il resto del cast non brilla particolarmente. Discreta la confezione con tante splendide location in giro per l'Italia. Un piccolo gioiellino targato Rai che una volta tanto non fa rimpiangere i soldi del canone. Visione consigliata.
MEMORABILE: La bara che cade nel fiume; Banfi che rivela a Garko di essere omosessuale come il fratello durante il matrimonio.
Alberto Simone HA DIRETTO ANCHE...
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Il paese dove i due fratelli vanno a seppelire la madre deceduta affrontando il lungo viaggio e che nel film viene chiamato Case Bianche, è nella realtà Ostuni, che nel suo paesaggio ha le case tutte di colore bianco.
HomevideoXtron • 12/10/14 13:58 Servizio caffè - 2151 interventi