Istant-movie con l’intento di sfruttare un romanzetto di successo sfornato dalla Cardella a suon di ospitate da Costanzo nell’anno 1989. Il film si rivelò un fiasco e, forse, il primo passo falso di Ponzi. La condanna di una ragazza siciliana che vuole emanciparsi in terra maschilista apparve sin da allora vicenda anacronistica; eppure la pellicola funziona: la Fossà sfrutta il suo momento e dà il meglio di sé, così come la Hovey in un ruolo di altolocata reso convincente. Forse era meglio concepirlo come tv-movie... Ottima la OST di Bigazzi.
Nonostante la regia dell'esperto Maurizio Ponzi, la trasposizione cinematografica del notissimo (ma non memorabile) romanzo di Lara Cardella appare parecchio deludente. La messa in scena (in termini di contesto ambientale e sociale) appare clamorosamente finta e il film difetta riguardo alla caratterizzazione psicologica dei personaggi che non va al di là del facile bozzettismo. Gli interpreti infine risultano inadeguati. Mediocre.
Da un famoso romanzo la storia di una ragazza vessata dalla mentalità maschilista siciliana. Troppo caricaturale ed esagerato (la scena delle visite alla madre addolorata... patetica), eppure riesce a piacere. Buona l'interpretazione di Luciano Catenacci qui in una delle sue ultime apparizioni, passabile il resto del cast.
Operazione commerciale che cerca di sfruttare il best-seller di Lara Cardella. Ne viene fuori una pellicola in cui la denuncia è assente e sono invece presenti in abbondanza i luoghi comuni e la sociologia d'accatto. Ci sono anche Benvenuti e De Bernardi tra gli sceneggiatori ma non si direbbe. Fortunatamente il pubblico non ha abboccato e ha disertato le sale.
Film tratto dall'omonimo best seller di Lara Cardella, ma nonostante la regia di Maurizio Ponzi assistiamo a uno svolgimento piuttosto meccanico con interpreti particolarmente privi di mordente. A volte la recitazione pare quasi arrangiata alla meglio, anche se la Fossà e la Hovey ce la mettono tutta. Bosé e Molina sprecate.
Nonostante il titolo parli chiaro, non si sa bene cosa Anna voglia (forse nel romanzo, che non ho letto, è più evidente), almeno nella prima parte del film. Con la vicenda della zia e del marito bruto e pedofilo si aggiunge carne al fuoco che si somma all'ottusa arretratezza della famiglia di Anna (ma sembra anche di tutto il paese), così da non far mancare proprio nulla a una Sicilia di neanche trent'anni fa. Qualche perplessità sul fatto che la differenza sociale e la ricchezza, siano elementi di emancipazione, così come viene sottinteso.
Prestazioni attoriali mediocri per un film che lo è altrettanto e non trova il coraggio di affrontare fino in fondo e in maniera realistica certa cruda, ottusa mentalità siciliana. Cosicché, invece di concentrarsi sulla violenza domestica subita dalla protagonista ad opera di padre e fratello (oppure sugli abusi sessuali compiuti dallo zio sporcaccione), si sofferma sulla love story tra Anna e un coetaneo, banalizzata fino all'estremo (si veda il finale grottesco che si apre alla speranza di un futuro diverso).
Ragazza siciliana cerca di emanciparsi dalla famiglia all'antica. Il soggetto sembra anni Cinquanta, quando la donna era quasi la serva del marito e la trasposizione negli anni Ottanta non aggiunge granché. L'unica cosa che meriterebbe attenzione è l'intavolare le molestie sessuali in ambito familiare, ma lo spazio usato è minimo. La Fossà fa qualcosina nell'ultima parte; la migliore come ruolo sembra la Hovey. Cast adulto (tra cui la Bosè) macchiettistico. Musiche discrete.
MEMORABILE: La scusa dell'enciclopedia per andare a studiare fuori; La confessione delle molestie alla nonna.
Maurizio Ponzi HA DIRETTO ANCHE...
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Zender ebbe a dire: Bravo al Don che ha saputo leggere tra le righe dell'articolo di Markus. Radarizzate le due città (curioso il nome "Linguaglossa", che racchiude in sè la parola "lingua" in italiano e subito dopo la sua esatta traduzione in greco).
La magnifica Sicilia, prima di essere preda di arabi, normanni e spagnoli fu terra di greci ;)
DiscussioneZender • 25/01/09 19:33 Capo scrivano - 47905 interventi
Gugly ebbe a dire: La magnifica Sicilia, prima di essere preda di arabi, normanni e spagnoli fu terra di greci ;) ...Che se la magnarono, certo. Secondo me comunque non era tanto curioso il fatto del greco, quanto il fatto che il nome RIPETESSE se stesso, come una traduzione istantanea.
Zender ebbe a dire: Gugly ebbe a dire: La magnifica Sicilia, prima di essere preda di arabi, normanni e spagnoli fu terra di greci ;) ...Che se la magnarono, certo. Secondo me comunque non era tanto curioso il fatto del greco, quanto il fatto che il nome RIPETESSE se stesso, come una traduzione istantanea.
apro parentesi che chiudo subito: forse l'etimologia da noi ipotizzata non è quella, può essere una corruzione di Lingua grossa (inteso come striscia di terra) o chissà che altro.
MusicheGeppo • 23/08/09 23:07 Call center Davinotti - 4298 interventi
Bel colpo Markus. Il cd è una vera e propria rarità.
Sulla copertina posteriore vediamo ancora il vecchio timbro SIAE tondo. Nel 1996 circa l'uso dei timbri è stato cessato e sostituito con degli adesivi in carta.
Disponibile ormai da tempo il dvd edito da CGHV del film di Maurizio Ponzi VOLEVO I PANTALONI.
Interessanti gli extra: contengono le interviste al regista e alla protagonista Giulia Fossà. Un valore aggiunto ormai raro nei dvd nostrani perciò, a prescindere dal valore artistico dell'opera, vale la pena possedere questo dvd.
Si, molto interessante Geppo (anche quella al regista s'intende). Mi sento di consigliartelo il dvd, poichè so che anche te - giustamente - sei amante degli extra.
Son d'accordo con Markus. Ho letto anch'io ora e direi che il risentimento della Cardella sembra proprio dato dal fatto che non l'han chiamata... E ha ragione il Don: si capisce molto, leggendo, come girano certe cose nello spettacolo. Bell'articolo, interessante.
Vi faccio però notare che il produttore del film, Claudio Saraceni, dà una versione molto diversa dei fatti (intervistato in Per i soldi o per la gloria, edizioni Minimum Fax). Dice che era stata scelta come protagonista una attrice importante, ma che si dovette ripiegare su Giulia Fossà perchè chi deteneva i diritti del libro (e quindi proprio Lara Cardella, ndr.) voleva che la versione cinematografica fosse interpretata proprio da Giulia Fossà