Zampognaro innamorato - Film (1983)

Non è la solita sceneggiata napoletana "strappalacrime" ma un film che coniuga commedia e sentimento. Carmelo Zappulla interpreta un ruolo comico e la trama è abbastanza apprezzabile. Il film è diretto da Ciro Ippolito, che tira fuori sempre idee bellissime (vedi i titoli di testa con il ballo delle pecore). Antonio Sabàto interpreta il marito di Angela Luce. Giacomo Rondinella è di una simpatia straordinaria. La colonna sonora non è male. Tra le ballerine c'è anche una giovanissima Lorella Cuccarini.

Ippolito confeziona un film leggero, non troppo banale che quasi prende le distanze dal prodotto da sceneggiata. Complice il siculo Zappulla, non credibile nei panni dello zampognaro (tra l'altro dovete sapere che all'epoca gli zampognari scendevano dalle montagne di Avellino ed avevano un aspetto veramente tipico, alla Ciprì e Maresco per capirci). A parte questo il film è originale nella sua semplicità; Annie Belle, già vista in pellicole un poco spinte, con le treccine è veramente "cafoncellesca". Ippolito è un furbo, come sempre. Da vedere.

Storiella lievissima, serena e distensiva, caratterizzata da un ricco florilegio di canzoni napoletane eseguite da Carmelo Zappulla, da Angela Luce e da Giacomo Rondinella, e da una parentesi in discoteca con danze acrobatiche à la John Travolta. Come in Pronto...Lucia, Annie Belle è doppiata con accento partenopeo da Clelia Rondinella.

Preso atto dell'ingenuità del soggetto e del film nel suo insieme, a suo modo è un "capolavoro". Tiritere amorose tra una coppietta di montanari (Zappulla/Belle, quest'ultima in un ruolo a dir poco improbabile) che tra pecore, zampogne e fieno subiscono la crisetta quando lui va per lavoro in una modernissima Napoli. Molte canzoni (magistrale e affascinante la qui impellicciatissima Angela Luce), qualche gag involontaria, abbigliamento micidiale e una buona dose di sentimentalismo spicciolo. Un'esperienza trash da concedersi.