Fabbiu • 5/11/07 17:18
Archivista in seconda - 653 interventi La ditta Ponti - De Laurentis, dopo aver sperimentato il colore col Ferraniacolor e il Gevacolor tenta una nuova via, sempre sulla pelle di Totò, ovvero il cinema tridimensionale brevettando un sistema originale: il
Podelvision (dalle iniziali dei loro cognomi). I problemi tecnici sono enormi, non si deve girare con una ma con tre cineprese e anche in fase di sviluppo e stampa si incontrano altri inconvenienti. Questo comporta che i tempi per la distribuzione del film siano notevolmente lunghi. E infatti quando il film esce nelle sale pare che
la febbre del 3D si sia affievolita. Il film viene dato in visione solo a 10 sale attrezzate per il 3D mentre alle altre viene data una copia in edizione normale; ma in queste 10 sale l'affluenza è talmente scarsa che gli esercenti si affrettano subito a
sostituire la copia in 3d con una normale. Il primo tentativo italiano di cinema tridimensionale può considerarsi fallimentare.
Reeves
R.f.e., Smoker85, Rambo90, Saintgifts, Graf, Daniela, Minitina80
Giùan, Marcel M.J. Davinotti jr.