Curiosità su Il più comico spettacolo del mondo - Film (1953)

CURIOSITÀ

2 post
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  • Fabbiu • 5/11/07 17:18
    Archivista in seconda - 653 interventi
    La ditta Ponti - De Laurentis, dopo aver sperimentato il colore col Ferraniacolor e il Gevacolor tenta una nuova via, sempre sulla pelle di Totò, ovvero il cinema tridimensionale brevettando un sistema originale: il Podelvision (dalle iniziali dei loro cognomi). I problemi tecnici sono enormi, non si deve girare con una ma con tre cineprese e anche in fase di sviluppo e stampa si incontrano altri inconvenienti. Questo comporta che i tempi per la distribuzione del film siano notevolmente lunghi. E infatti quando il film esce nelle sale pare che la febbre del 3D si sia affievolita. Il film viene dato in visione solo a 10 sale attrezzate per il 3D mentre alle altre viene data una copia in edizione normale; ma in queste 10 sale l'affluenza è talmente scarsa che gli esercenti si affrettano subito a sostituire la copia in 3d con una normale. Il primo tentativo italiano di cinema tridimensionale può considerarsi fallimentare.
  • Smoker85 • 15/07/10 15:59
    Custode notturno - 82 interventi
    Tra il 'pubblico' del circo possiamo riconoscere alcuni attori famosi dell'epoca tra cui Aldo Fabrizi, Carlo Campanini ed Anthony Quinn