Wild beasts - Belve feroci - Film (1984)

Wild beasts - Belve feroci
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1984
Genere: animali assassini (colore)
Note: Franco Prosperi ha firmato questo film inserendo la E. di Ernesto, suo secondo nome, così differenziandosi - come da lui stesso segnalatoci - dall'omonimo regista Franco Prosperi, noto per aver diretto un paio di film con Alighiero Noschese.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Separatosi da Gualtiero Jacopetti (con cui aveva firmato la serie dei MONDO CANE ed altri mondo-movies di successo), Franco Prosperi non riuscì più a trovare lo spazio necessario per dimostrare le proprie qualità (di documentarista, soprattutto). In WILD BEASTS anticipa le ambientazioni mitteleuropee di DEMONI e fa svolgere la sua storia in un'imprecisata metropoli tedesca, fredda e cupa, dove l'avvelenamento dell'acquedotto porta le belve di uno zoo alla pazzia; le vediamo forzare i cancelli e rovesciarsi per le strade della città: elefanti che schiacciano sotto le loro zampe donne indifese, tigri che entrano...Leggi tutto in metropolitana, orsi bianchi, leoni ovunque, un ghepardo (notoriamente l'animale più veloce del mondo) che ingaggia una gara con un'auto inseguendola senza tregua, attacchi feroci e sanguinari che Prosperi riprende con la consueta attenzione per il particolare raccapricciante. Molto sangue scorre, insomma, sotto gli artigli delle belve o in seguito agli assalti compiuti da orde di topi impazziti, ma il buio opprimente che avvolge ogni inquadraura, misto a riprese montate come sempre furiosamente durante gli attacchi, impedisce di apprezzare apieno il presunto valore degli effetti speciali. La recitazione complessiva poi (la protagonista è Lorraine De Selle, più nota come attrice sexy mentre qui nemmeno si spoglia) è sotto i livelli di guardia, con il solo Ugo Bologna (in un ruolo serissimo) a dare un briciolo di professionalità al tutto. Musiche tipicamente Anni Ottanta (nell'accezione peggiore) e confezione in evidente affanno di mezzi. Finale imprevisto.

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Il Gobbo 18/04/07 19:52 - 3015 commenti

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Zoo turbolento, con topi antropofagi, bestie incazzose che fuggono dal giardino e scienziato che scopre la causa di tanta agitazione (ovviamente i capitalisti cattivi e inquinatori). Ma quando tutto sembra risolversi... Pallosissimo zoologico di Prosperi, che non gira male e ha anche dei buoni addestratori, ma non riesce a trovare il passo per reggere l'ora e mezza e propone una moralina scontata che meriterebbe la consegna alle fauci dei simpatici animaletti. So che è una battuta facilona, ma le bestie recitano meglio degli attori.

Undying 12/09/07 18:26 - 3807 commenti

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Il collega di Jacopetti, co-firmatario dei primordiali "mondo movies" (Mondo Cane '62, Addio Zio Tom '71), dirige un delirante eco-vengeance destinato a restare indelebilmente impresso per la ferocia insistita cui lo spettatore viene sottoposto: non solo una specie verrà alterata, ma un intero reparto zoologico, causa infezione delle acque dovute a scarichi industriali. La violenza viene esibita senza ritegno ed il titolo diventa un cult.
MEMORABILE: I convincenti effetti speciali curati da Alvaro Passeri (Plankton), Maurizio Trani e Cataldo Galiano sopperiscono alle scarse interpretazioni.

Ciavazzaro 5/05/08 14:35 - 4770 commenti

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Divertente animal-movie targato italia, con un cast più che discreto: lo sconosciuto John Aldrich, la bella (ma vestita) Lorraine De Selle e soprattutto un ruolo importante per il mito Ugo Bologna (per questa occasione doppiato). Gli effetti sono abbastanza curiosi e molte trovate sono davvero geniali (gli elefanti sulla pista dell'aereoporto). Un vero spasso. Buona musica.

Tomastich 25/11/08 11:56 - 1255 commenti

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Bello! Un film sottovalutato (e sconosciuto) del mondo-specialist Franco Prosperi. Una storia che si muove tra inno all'ecologia ed ecologia della violenza (per dirla in stile Mario Bava). Ottimi gli effetti speciali e visivi. Da riscoprire (per il suo messaggio importante).
MEMORABILE: L'inseguimento del leopardo.

Trivex 9/05/09 15:34 - 1747 commenti

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Dopo l'insopportabile genere MONDO dove spesso gli animali venivano sacrificati per lo spettacolo, facendo passare il tutto come evento naturale (bello schifo!), ecco qui un rimasuglio di tali oscenità. Infatti resistono un paio di porcherie quali l'attacco ad un gatto da parte dei ratti (poi bruciati vivi) e quello dei leoni e altri predatori in un macello. A parte questo, il film è noioso ed evidentemente realizzato in economia, con effetti speciali dignitosi, questo sì. Interpretazioni scarse, a parte il veterinario davvero a suo agio tra le belve. (*!)

Cotola 14/05/09 18:44 - 9082 commenti

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Horror d'altri tempi, ascrivibile più precisamente al genere animali assassini, dalla trama risaputa e che si segnala per massicce dosi di violenza e di gore. La tensione invece latita così come pure il coinvolgimento dello spettatore. Finale scontato. In ogni caso dignitoso ed abbastanza divertente, nonostante un cast da brividi (non certo per bravura).

Homesick 28/11/10 12:01 - 5737 commenti

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Le preoccupazioni degli ambientalisti per l’inquinamento chimico nelle metropoli si sfogano in un eco-vengeance notturno, tutto uccisioni ed effettacci truculenti secondo la casistica di quei scioccanti mondo-movies di cui Prosperi è stato cofirmatario con l’ex collega Jacopetti. La scena è intero monopolio dei furiosi attacchi degli animali del circo Tribertis (elefanti, vari felini, un orso polare, una iena), di gran lunga più capaci ed espressivi dell’irrilevante manovalanza attoriale umana. Epilogo à la Serrador, che si raccorda alla frase del carneade Francis Thrive posta in apertura.
MEMORABILE: L’attacco dei ratti; la carica degli elefanti; il ghepardo che insegue l’auto.

Buiomega71 16/12/10 23:12 - 2925 commenti

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Uno dei capolavori assoluti del cinema degli animali assassini. Prosperi, che gira da Dio e non si scorda di essere un documentarista, mostra metà regno animale alla carica contro l'umanità (leoni, tigri, orsi, iene, ratti, cani, elefanti, ghepardi), non lesinando gore e attacchi tra i più realistici mai girati in un film. Cita Argento (il cane guida del cieco), Fulci (lo splatterissimo banchetto dei topi con la coppietta in auto), e si lancia nel terrifico finale alla Grano rosso sangue, con tanto di "nenie" argentiane. Picco massimo dell'"eco vengeance". Assoluto.
MEMORABILE: L'orso Pompeo che sbrana la maestra di danza, con sottofondo melodico; I terrificanti resti umani del pasto dei ratti; Il cane guida; I bimbi assassini.

Herrkinski 4/01/11 00:52 - 8148 commenti

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Eco-vengeance in piena regola per Prosperi, reduce da alcuni memorabili mondo-movies girati in coppia con il compare Jacopetti. Prosperi qui è da solo e dimostra di saperci comunque fare, girando un horror pieno di scene raccapriccianti e splatter, tra l'altro materiate di ottimi SPFX; gli attacchi degli animali inferociti sono resi con un certo realismo, superando di gran lunga produzioni analoghe realizzate oltreoceano. Un buon film per gli amanti del genere quindi, nonostante un cast a dir poco bizzarro (Ugo Bologna?!). Ottimo il ritmo.

Gestarsh99 9/01/11 23:41 - 1395 commenti

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Abile eco-vengeance artigianale che dissimula con accurata naturalezza le proprie carte reali, seminando minuscole briciole rivelatorie lungo l'intero sviluppo del pandemonio animalesco e rivelandosi solo alla fine in tutta la sua imprevista svolta di sconcertante discorso metaforico. Prosperi si adopera come meglio può per nascondere i limiti della messinscena (evidenti soprattutto nel montaggio e nella resa degli sfx) ed orchestra momenti di suspense che colgono nel segno, chiudendo in maniera professionale la sua trentennale carriera dedicata alla natura e al documentario.
MEMORABILE: L'impavida dimestichezza di John Aldrich con tutti i feroci animali del film; I due bambini che sbucano nel corridoio in cui passeggia l'orso polare.

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Markus 29/08/11 19:29 - 3695 commenti

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I bellissimi titoli di testa scanditi da fredde ma efficaci musiche conducono lo spettatore in una plumbea Francoforte industriale nei pressi dello zoo comunale; ma c'è di più: l’inquadratura d’alcune siringhe nella metropolitana ci ricorda l’allora recente Christiane F. (anch’esso di germanica ambientazione). Il film vira poi purtroppo in lunghe sequenze notturne e d’interni che tolgono il fascino mitteleuropeo “derrickiano”; in compenso possiamo apprezzare una discreta dose di gore animalesco e un finale inatteso, seppur affrettato.

Daidae 26/09/11 14:11 - 3194 commenti

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Da uno degli autori dei famigerati mondo film, l'ennesima schifezza senza senso dove assistiamo a scene noiose, talune davvero ridicole come i siparietti della bambina e della madre. Il cast non brilla (che ci fa Ugo Bologna in questa roba?) e dà un certo sconforto vedere le sfortunate bestie dello zoo, snaturate e semirimbambite, "recitare" per un film vuoto, che visto una volta si ripone con cura nel dimenticatoio. Un pallino.
MEMORABILE: Era necessario bruciare vivi i ratti?

Gojira 26/12/11 22:29 - 3 commenti

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Film dal taglio visivo assolutamente spettacolare e ancora oggi modernissimo, ma su tutto eccelle un montaggio impeccabile che riesce a valorizzare ogni inquadratura. E non poteva essere altrimenti quando alla moviola c'è Mario Morra, uno dei più dotati e capaci montatori del nostro cinema. Alcune sequenze come l'assalto degli elefanti all'aeroporto possiedono una valenza spettacolare che raramente si era vista in un film italiano. Belle le musiche e il finale è davvero inquitante.
MEMORABILE: L'attacco degli elefanti all'aeroporto.

Ryo 26/01/12 12:19 - 2169 commenti

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Animali assassini selvaggi che terrorizzano i cittadini a causa di una sostanza nell'acqua. Trovate splatter divertenti, fantasiose le uccisioni diverse che sfruttano le caratteristiche dell'animale che le effettua (l'elefante schiaccia con le zampe, il giaguaro rincorre, l'orso graffia...). L'istinto, vedendo questo film e la recitazione, è di tifare per gli animali, anche perché in alcune scene sembrerebbero maltrattati per davvero.

Puppigallo 15/07/12 09:50 - 5295 commenti

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Ne ho visti di peggio del genere animali assassini (qui sbarellati da acqua con aggiunta speciale). Ma a parte gli attacchi, che vivacizzano e sono piuttosto cruenti (l'assalto dei ratti famelici; il sangue sgorga e la carne si lacera), purtroppo bisogna subire la mediocrità registica, che sfocia nel ridicolo quando si assiste alle scene di panico, da film demenziale (notare le espressioni facciali). In più, si fa abuso di inutili rallenty; e gli attori non sono certo di prima fila (neanche di seconda, direi). Comunque, proprio grazie alle bestie incarognite, un'occhiata gliela si può dare.
MEMORABILE: Gli elefanti circondano un'utilitaria e la "geniale" donna all'interno si preoccupa di chiudere i finestrini...; Ghepardo vs auto; La tigre pasteggia.

Werebadger 6/06/13 00:47 - 270 commenti

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Se da una parte la trama presenta risvolti e tematiche interessanti (gli animali che, per un motivo misterioso, all'improvviso decidono di rivoltarsi all'uomo, in odore di protesta ecologista) dall'altra abbiamo un filmaccio dal comparto tecnico penoso (belle solo le ambientazioni urbane) e odiose scene di uccisioni dal vero di animali (il gatto sbranato dai ratti, similmente a Men behind the sun, gli stessi ratti bruciati vivi). Sprecato il bravo Ugo Bologna. Evitabilissimo.

Ugopiazza 7/07/14 17:58 - 118 commenti

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Quando ormai la mia passione per gli eco-vengeance era sopita da anni, scopro quello che si può definire il film sugli animali assassini per eccellenza. Difficile fare di meglio: ci sono una quantità impressionante di belve dedite a straziare chiunque gli capiti a tiro, effettacci splatter neanche così male e discrete vette di tensione. Prosperi dirige molto bene, grazie alla sua vena documentaristica che ben si applica alla natura del film e tende a valorizzare le riprese degli animali. Finale trashissimo ma a suo modo inquietante e riuscito.
MEMORABILE: "Che vuol dire non ci sono tracce di elefanti, sa cosa sono gli elefanti? Elefanti, non pidocchi, elefanti!"; La macchina inseguita dal ghepardo.

Rebis 1/07/16 20:26 - 2344 commenti

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Potente eco-vengeance di Prosperi che su un banale pretesto narrativo allestisce le più spettacolari scene di assedio belluino viste al cinema: fuori dalla narrazione stentata, quello che conta è l'incedere maestoso della regia, la bellezza estatica degli animal attack - ciascuno pensato per valorizzare le peculiarità della belva in azione. Ispiratissimo l'uso del sonoro, con stranianti melodie ricamate sui momenti più feroci. Splatter di grande realismo e azzeccato il finale serradoriano. Gli attori recitano come stoccafissi, ma la bellezza degli animali è ipnotizzante.
MEMORABILE: Il pasto dei leoni; i topi in fiamme; l'attacco del pastore tedesco; il giaguaro a caccia nella metropoli notturna; l'assalto degli elefanti; Pompeo.

Anthonyvm 13/04/18 20:41 - 5747 commenti

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Buon eco-vengeance particolarmente intriso di quella violenza exploitativa tipica del cinema bis italico del periodo (senza contare il passato di Prosperi legato ai mondo movie, da cui affiorano alcune sequenze di quotidianità allo zoo, come il truculento pasto dei felini). Se l'idea di base è vincente e numerose le scene che restano impresse, finale super dark compreso, non si può dire lo stesso dei personaggi, in particolare del protagonista, particolarmente piatto. Ottimi gli effetti speciali e sapiente il montaggio di Morra. Memorabile.
MEMORABILE: L'inseguimento ghepardo/macchina; I topi che rosicchiano una coppia di amanti; Gli elefanti che schiacciano teste; Il finale cupissimo.

Rufus68 18/04/18 00:05 - 3851 commenti

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Ispirato (inconsapevolmente?) da "Il terrore" di Arthur Machen, il filmino svolge il suo basico e sporco lavoro di intrattenere senza troppe pretese. Qualche sequenza è persino azzeccata (il ghepardo dietro l'auto), altre son ridicole (i topi in fiamme). La svolta finale (da animali a mocciosi assassini) ha un suo fascino, ma è sviluppata con sciatteria e Prosperi non ha voglia (o mezzi) per spingere a fondo il pedale della crudeltà. Attori sotto il minimo sindacale.

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Peter neal 9/11/20 09:00 - 38 commenti

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In una città imprecisata (gli esterni ci dicono tuttavia che trattasi di Francoforte, ricreata però per la maggior parte a Roma) la contaminazione della rete idrica ha effetti nefasti sugli animali, che presto attaccano gli abitanti. Prosperi sfodera inaspettato nerbo e dirige uno dei miglior beast-movie di sempre: teso, dinamico, sanguinoso e spettacolare, il film fila spedito sino al finale con twist annesso,ove implode a causa di uno strafalcione figlio di leggende dell'epoca: la pcp è infatti un anestetico, non certo uno stimolante che causa aggressività!
MEMORABILE: Gli attacchi splatter degli animali; In negativo l'inseguimento del ghepardo: spettacolare, ma il felino non può correre tanto velocemente a lungo.

B. Legnani 10/01/21 18:20 - 5551 commenti

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Dialoghi brutti, messi in scena male e doppiati malissimo. Ciò indica, si presume, non solo carenza di budget, ma anche la consapevolezza che gli sforzi dovevano andare in altra direzione, vale a dire in quell'esposizione di violenza, di sangue, di "bestialità" che avrebbe cercato lo spettatore che comprava il biglietto per entrare in sala. Va detto che i movimenti degli animali funzionano davvero bene e che la frusta affermazione "meglio le bestie che gli attori" non è per nulla immotivata. Il film colpisce bene l'obiettivo, ma non se ne possono tacere i limiti. In primis la noia.
MEMORABILE: Gli elefanti in aeroporto.

Giùan 6/02/21 10:14 - 4588 commenti

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Prosperi e le bestie dello zoo di Berlino (o giù di lì). Ad esser chimicamente drogate sono le falde acquifere, ma belli strippati, oltre ad animali e bambini, sembrabno esse gli sceneggiatori di un film al di là dei confini della verosimiglianza, tanto da propinarci un veterinario che pare una ruspante comparsa fassbinderiana (Di Leo è comunque a suo agio con la varia fauna del film) e la De Selle inopinatamente biologa. Il ritmo comunque non è mai lasco e il film ha una sua artigianale mediocrità. Certo gli attacchi ferini restano più che altro abbozzi (i più feroci son i topi).

Pinhead80 15/08/21 16:39 - 4800 commenti

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Dopo tanti mondo movie Prosperi si lancia in questo lungometraggio che si inserisce di diritto nella categoria degli animali assassini. A causa di un avvelenamento idrico alcuni animali di uno zoo sviluppano una ferocia mai vista prima e sfuggono al controllo degli esseri umani. Al giorno d'oggi ci si sorprende di come sia stato possibile girare scene di un certo tipo, come quelle che vedono gli animali feroci scorrazzare liberamente per la città. "Wild beasts" è un vero e proprio film di culto che ancora oggi mantiene una buona resa e che non ha nulla da invidiare a film più famosi.
MEMORABILE: La coppietta in auto massacrata dai topi.

Nick franc 6/09/21 17:14 - 520 commenti

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Film di animali assassini ben realizzato da Prosperi, qui all'unica regia non documentaristica,  con una bella ambientazione notturna tedesca e messaggio ecologista: fa un certo effetto vedere scorrazzare per le strade tutti questi grossi mammiferi. La storia è piuttosto semplice, ma gli assalti degli animali sono ben realizzati e il film fila via abbastanza scorrevole. Bello e inquietante il finale nella scuola di ballo. Purtroppo le interpretazioni sono quello che sono (si salva Bologna che una volta tanto non fa il cumenda), ma rimane comunque un film da riscoprire.
MEMORABILE: Gli elefanti all'aeroporto; Il ghepardo che insegue l'auto; L'assalto dei topi alla coppietta in auto; L'orso Pompeo.

Bullseye2 11/05/24 01:46 - 411 commenti

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Ultime grida: se la savana era violenta, figuriamoci la città! Assoluto monumento exploitation all'eco-vengeance dai profondi toni romeriani e carpenteriani (soprattutto nell'eccellente ost di Patucchi) resta forse l'ultimo vero grande esempio del più glorioso cinema-bis nostrano; certo, l'argomento nuovo non era nemmeno all'epoca, tuttavia Prosperi dimostra la verità del detto "Italians do it better" colorando le sue bestie feroci di Argento vivo, oscuri toni degni del miglior Fulci per terminare, sublime, da Narciso. Un capolavoro oscuro, inquietante ed eccitante come la notte.
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  • Homevideo Digital • 9/08/11 12:46
    Portaborse - 4007 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ottimo il riversamento , su nastro magnetico, della Domovideo. Immagini nitide, per essere una vhs, e buon riscontro anche nelle scene buie.

    Paradossalmente la vhs della Domovideo è più performante del dvd della CineKult.
    Per fortuna che a settembre esce il magnifico dvd della Camera Obscura!.
  • Discussione Zender • 9/08/11 14:10
    Capo scrivano - 47882 interventi
    Devo dire che son proprio ottimi ampliamenti questi, Buio. E' un peccato che l'Edolo film festival abbia luogo solo una volta all'anno! Vabbè, godiamoci questo intanto.
  • Homevideo Xtron • 9/06/12 18:46
    Servizio caffè - 2162 interventi
    Il dvd Camera Obscura ha una durata di 1h27m58s
    Extra: Trailer italiano, interviste a Franco Prosperi e Antonio Bruschini

    Ultima modifica: 10/06/12 10:49 da Zender
  • Curiosità Homesick • 10/07/14 08:29
    Scrivano - 1363 interventi
    Il misterioso Francis Thrive, cui è attribuita la frase in apertura, è come confermato dal dvd francese uno psuedonimo dello stesso regista Franco Prosperi: come viene infatti osservato qui thrive in inglese significa "prosperare" e Francis sappiamo equivalere a "Franco", "Francesco". Grazie ad Undying per il fotogramma.

  • Discussione Zender • 10/07/14 08:34
    Capo scrivano - 47882 interventi
    Homesick ebbe a dire:
    Il misterioso Francis Thrive, cui è attribuita la frase in apertura, è probabile sia uno psuedonimo dello stesso regista Franco E. Prosperi: come viene infatti osservato qui http://bleedingskull.com/wild-beasts-1984/,
    thrive
    in inglese significa "prosperare" e Francis sappiamo equivalere a "Franco", "Francesco".

    Ahah, sarebbe simpatico, se fosse davvero così (come oggettivamente sembra), in linea con lo stile italiano di quegli anni.
  • Discussione Ro_stoned • 4/03/18 17:49
    Disoccupato - 54 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Homesick ebbe a dire:
    Il misterioso Francis Thrive, cui è attribuita la frase in apertura, è probabile sia uno psuedonimo dello stesso regista Franco E. Prosperi: come viene infatti osservato qui http://bleedingskull.com/wild-beasts-1984/,
    thrive
    in inglese significa "prosperare" e Francis sappiamo equivalere a "Franco", "Francesco".

    Ahah, sarebbe simpatico, se fosse davvero così (come oggettivamente sembra), in linea con lo stile italiano di quegli anni.


    Anche il booklet dell'edizione francese in BD/DVD su The Ectasy Of Film conferma la cosa...

    Circa il regista Prosperi, oltre a quanto segnalato da Buiomega71, il nostro appare in un secondo cameo, è il conducente dell'auto contro cui si schianta al semaforo rosso la ragazza inseguita dal ghepardo! E' ben indicato in tal senso all'interno di uno degli extra del DVD francese The Ectasy Of Films
    Ultima modifica: 4/03/18 17:53 da Ro_stoned
  • Discussione Zender • 4/03/18 18:12
    Capo scrivano - 47882 interventi
    Grazie Ro-stoned, perfezionate le due curiosità relative.
  • Curiosità Buiomega71 • 17/07/18 14:29
    Consigliere - 26074 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 15 marzo 1985) di Wild beasts - Belve feroci:

  • Discussione Schramm • 23/03/22 14:30
    Scrivano - 7689 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Dolce e selvaggio e Wild Beast: qualcosa in comune
    (...)
    La paternità di Franco Prosperi, sul testo di Dolce e selvaggio (nel quale sua è la voce narrante), grande successo di Climati e Morra, non deve sorprendere, essendo quest'ultimo film stato girato back-to-back a Wild Beast, film che condivide - con il già citato Dolce e selvaggio - medesimo cast tecnico, medesime location e financo parte della sound-track (la base musicale Remember Tomorrow).

    wild beast però è del 1984, dolce e selvaggio del 1983.
    Ultima modifica: 23/03/22 14:51 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 22/06/23 20:50
    Consigliere - 26074 interventi
    Mi chiedo se Prosperi non abbia dato un occhio al numero di Terror "I semi della ferocia" (dicembre 1980, edizioni Ediperiodici), prima di scrivere Wild Beasts.

    * Alcuni semi custoditi gelosamente da una tribù indigena che, se ingeriti, portano alla totale ferocia sanguinaria (sia animale che umana).

    * La pazzia sanguinaria trasforma ogni animale in una belva assetata di sangue (e anche ogni uomo).

    * Poi i semi finiscono nelle fogne dopo la strage in un circo, fino a raggiungere il fiume...

    [img size=200]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/terror.jpg[/img]
    Ultima modifica: 23/06/23 08:18 da Zender