Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il "maestro" (Philippe Leroy) ha organizzato un sequestro dal riscatto facile facile, a suo dire: figlia unica di riccone con villa sul lago di Como, una simil-Nicoletta Elmi (forse quella "vera" era impegnata altrove) viene rapita e portata nel casolare dei sequestratori, che chiedono 500 milioni in biglietti da 5 e 10.000. La famiglia avvisa la polizia e a indagare tocca a un Henry Silva in versione siciliana, compaesano di un tipico mafioso che ha fatto i soldi in America (Ferzetti) per poi trasferirsi pure lui sul lago. Sarebbe questi l'indiziato numero uno, che invece finisce per aiutare la polizia anche perché non sopporta i "kidnap". Unica variante leggermente...Leggi tutto anomala in un film per il resto del tutto prevedibile e anonimo, con un Silva insopportabilmente supponente (vuol dar lezioni a chiunque ma ha le mani "legate" per cui di fatto non combina nulla), una Rada Rassimov che fa la sequestratrice eroinomane e un cast nel complesso svogliato e incapace di ridar vita a un film piatto quanto insulso. Unico a salvarsi Gabriele Ferzetti: un po' forzato nel suo accento siculo-americano, ha se non altro un personaggio appena più sfaccettato e ambiguo degli altri, che la sua bravura rende al meglio. Sceneggiatura abborracciata, storia tirata via alla bell'e meglio, finale con inseguimento in motoscato sul lago tra la nebbia condito da ridicole scene in fast motion.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/08/08 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/04/15
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Undying 22/03/10 22:14 - 3807 commenti

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Il "maestro" (Philippe Leroy) dispone il sequestro della figlia di un ingegnere, convogliando le indagini della polizia - guidata da un monocorde Henry Silva - sulla banda capeggiata da Frank Salvatore (Gabriele Ferzetti). Confuso poliziesco maldiretto da un cineasta attivo su altri fronti: melodrammi (Il maestro di violino) e spaghetti western di terz'ultima generazione (Per 100.000 dollari t'ammazzo). Il film azzarda un sottotesto tipico dei tardo-polizieschi, ovvero la collaborazione tra le forze dell'ordine e alcune frange della malavita. Cast notevole, ma mal gestito.

Gestarsh99 7/06/12 13:41 - 1395 commenti

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Gli echi di Milano odia risuonano ai confini svizzeri in più punti: il rapimento della pargola di famiglia abbiente; la gang di cani sciolti invisi alla malavita locale; il barcone-rifugio nascosto in un anfratto lacustre; il "colombesco" Henry Silva, stavolta passivissimo. Fago se la prende molto comoda, con l'azione ben chiusa in un cassetto e nonostante gli eventi di sangue stila un dramma poliziesco dai toni pacati e sereni. Pellicola semplicissima, di innocente linearità: non annoia e scivola via pacifica tra ampi interni lussuosi, eleganti facciate architettoniche e gli splendidi scorci naturali comensi.
MEMORABILE: Il faccino innnocente della piccola Fausta Avelli; L'inseguimento a bordo di motoscafo tra la banda del boss Ferzetti e il capo dei sequestratori Leroy.

Dusso 25/05/13 11:47 - 1566 commenti

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All'inizio bisogna fare l'abitudine a qualche doppiaggio straniante, ma il film di Fago è un noir con un titolo azzeccato, un ritmo non esaltante ma specialmente nella prima parte con alcuni dialoghi graffianti, ed è piacevole. Ferzetti Boss siculo (invecchiato per questo film e che si doppia da solo in siciliano) spadroneggia su tutti. Ruolo non di secondo piano per la Torosh.

Fauno 16/02/14 20:44 - 2212 commenti

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Delude molto. Nonostante l'andar controcorrente di Fago (visto che qui non è la polizia ma qualcun altro che ha una posta in gioco ben più alta a togliere le castagne dal fuoco), il film è blando, senza colpi di scena, variazioni pulp o stati da cardiopalma tipici del poliziottesco. Il cast sarebbe sensazionale, ma Silva è sottotono, Leroy la cicca clamorosamente, la Rassimov, che in altri film è una bomba atomica, in questo vegeta... L'unico che funziona è Ferzetti nel ruolo del boss mafioso, ma più per la saggezza e la sagacia che per il personaggio in sè.
MEMORABILE: Il bluff del piumino e la "cascata" all'indietro...

Motorship 17/04/14 22:38 - 585 commenti

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Noir piuttosto riuscito diretto abbastanza bene da Fago. Il film non si discosta molto dagli stilemi tipici del genere, ma ha un motivo di interesse abbastanza rilevante perché si sofferma sulla piaga dei sequestri di persona, ergo si ritrova una componente sociale non indifferente. Qualche bella scena di azione c'è, nonostante il ritmo non sia dei migliori. Ottimo il cast, in particolare Ferzetti e Leroy, mentre Silva è inespressivo. Ottima la colonna sonora del M° Piero Piccioni. Non male.
MEMORABILE: L'inseguimento tra motoscafi.

Homesick 19/05/15 18:18 - 5737 commenti

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Ferzettiano, perché è proprio questo grande attore nel ruolo del padrino gentiluomo a volgere in positivo le sorti di un film altrimenti mediocre nella trama e debole nello svolgimento. Dei suoi colleghi, Silva scompare dentro un impermeabile alla Colombo e il doppiaggio siciliano, Leroy se la cava con qualche sguardo di preoccupante imperturbabilità e la Rassimov fa la tossica dalla faccia gonfia; smunto e spaurito Antonutti. A tratti suggestive le musiche con rintocchi di campana proposte da Piero Piccioni.
MEMORABILE: L'inseguimento tra i motoscafi.

Nicola81 1/08/15 23:07 - 2862 commenti

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Henry Silva commissario che indaga (si fa per dire) su un sequestro di persona ricorda inevitabilmente Milano odia, ma le analogie finiscono qui. Mentre il film di Lenzi trasudava violenza e cinismo da ogni fotogramma, in questo si svolge tutto in maniera lineare e senza troppi scossoni. Il senso della misura è apprezzabile, ma in pellicole del genere rischia di rappresentare un limite. Cast di nomi importanti, ma che non si danna certo l'anima; il migliore del gruppo è Ferzetti. Insolita l'ambientazione a Como, buone le musiche di Piccioni.

Rufus68 30/05/16 22:58 - 3845 commenti

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Nonostante il cast e la buona caratterizzazione di Ferzetti, il film si consuma nel disinteresse più totale. Senza tensione, senza trovate, obbediente a una regia piatta e senza sorprese. Tale andirivieni di mediocrità finisce per inghiottire alcuni leoni del genere come Leroy e Silva nonché il nucleo drammaturgico: il rapimento della bambina (di cui, alla fine, c'eravamo quasi dimenticati). Discrete le musiche di Piccioni.

Il Dandi 18/09/20 18:06 - 1917 commenti

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Se Milano odia la polizia non può sparare, Como è indifferente e di sparare la polizia non si sogna nemmeno. Silva, di nuovo alle prese col rapimento di una bambina, è bloccato nel ruolo del commissario impotente e si ritrova in concorrenza col vecchio nemico Ferzetti, boss siculo vecchio stampo che ha invece interessi suoi a trovare i responsabili dello sciagurato colpo prima della polizia. Diretto in maniera lineare, verosimile, con poca azione senza scossoni e dialoghi non ficcanti ma corretti. Particolarmente efficace il comparto femminile (Rassimov tossica e la Tanzi battona).
MEMORABILE: Il rapimento iniziale.

Noodles 1/12/20 22:50 - 2233 commenti

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Poliziottesco senza infamia e senza lode, godibile per tutta la sua durata senza grandissime novità o sussulti. La trama è chiara e semplice e presenta i caratteri tipici del genere. Qualche buco di sceneggiatura evidente però c'è. Film che si basa molto sul dualismo tra Gabriele Ferzetti, grande come sempre, e Henry Silva, molto efficace nonostante come sempre non cambi espressione per tutta la durata della pellicola. Il resto del cast invece delude, anche in attori generalmente validi come Rada Rassimov. I pessimi dialoghi poi non aiutano. Potabile, se non si hanno grandi pretese.

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Alex1988 12/12/20 18:09 - 728 commenti

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Poliziesco all'italiana di anonima fattura, nonostante il cast coinvolto. Giovanni Fago, già regista di alcuni spaghetti western come O' Cangaceiro, tenta senza gran risultati di dare una vena da noir alla francese a questa storia di rapimento che vede coinvolti polizia e mafia siciliana. La mancanza di un minimo di coinvolgimento dello spettatore rende il film piuttosto asettico. Ferzetti, nonostante le sue grandi qualità, rende il suo Don Francesco Salvatore una caricatura. Scarso.

Pessoa 15/12/20 00:35 - 2476 commenti

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Poliziottesco con più di una venatura polar per Giovanni Fago il quale, per non sbagliare, punta sul rapimento di bambini con annessa storia di droga piuttosto incolore. Lo script, un florilegio di banalità del filone, sembra scritto piuttosto in fretta e anche la confezione non è molto curata ma il ritmo tiene, soprattutto nella seconda parte, e qualche trovata narrativa è meno banale del solito. Un cast di buoni attori (Ferzetti, Leroy, Antonutti) e ottimi caratteristi (Diogene, la Tanzi, Calisti, Pinciroli) portano il film ben oltre la sufficienza. Piacerà agli appassionati.
MEMORABILE: La prova di Ferzetti; L'omicidio sulla moto.

Trivex 22/12/20 10:26 - 1744 commenti

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I film di rapimenti di bambini fanno sempre impressione e questo non fa eccezione. Il tema è trattato in modo corretto per la dinamica delle trattative che avvenivano in quegli anni, dove la polizia davvero poco doveva e poteva fare. Lo sviluppo della vicenda risulta originale, ma improbabile con l’intervento ausiliario del boss mafioso, quello che indirettamente è l’artefice delle varie promozioni del commissario. Regia modesta, azzeccati i partecipanti e conclusione della vicenda abbastanza prevedibile, oltre che un po’ sopra le righe.
MEMORABILE: La terribile prigione della povera bambina; Il "maestro"; Il finale con i due che sorridono.

Alex75 12/07/22 13:59 - 880 commenti

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Blando film sull’”industria dei sequestri”, girato in un inconsueto e suggestivo contesto lacustre. La polizia effettivamente interviene poco, rappresentata dallo statico Silva doppiato in siciliano, mentre il vero protagonista è il boss impersonato da Ferzetti (che cresce alla distanza, pur non superando del tutto il macchiettismo del suo personaggio). Il tema è svolto con linearità, con qualche sussulto e note di colore non sempre felici. Assieme a un Leroy un po’ di maniera, si fanno notare la briosa Tanzi e la Torosh (in un piccolo ruolo fatto più di sguardi che di parole).
MEMORABILE: L’improbabile eloquio anglo-siculo di Don Francesco; Le eliminazioni dei complici (moto, cappotto, stricnina); I motoscafi nella nebbia.

Keyser3 17/11/23 23:00 - 444 commenti

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Quest'opera è la prova provata che non basta un grande cast (e qui, per grande, s'intende davvero grande: impressionante la sfilata di volti noti, anche fra le seconde/terze linee) per fare un grande film: la classe non è acqua e la regia risulta piuttosto anonima, poco coinvolgente. Fago attinge un po' qua e un po là: chiaro il rimando a Lenzi; abbiamo un vice che, guarda caso, si chiama Mercuri, come Pistilli in Milano calibro 9; la battuta su cui si chiude il film si permette pure una citazione di Leone. Poco sfruttata la suggestiva ambientazione lariana.
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  • Discussione Gestarsh99 • 7/06/12 19:46
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Forse le sceneggiature su carta di questi film non erano poi così "blindate" e chi poteva ci dava un'occhiata prelevando elementi da riutilizzare altrove...
    Certo le coincidenze sono forti.

    Al giorno d'oggi la più specializzata nel "settore" è la Asylum, che costruisce i propri film basandosi direttamente sui trailer di pellicole ancora in fase di realizzazione.
    Prendono, scappano, girano in fretta e furia ed escono in dvd prima ancora dell'uscita in sala dei prodotti originali.

    Dimmi tu se non è genialità assoluta quella di realizzare istant-movie su eventi cinematografici ancora a venire :D
  • Discussione Zender • 8/06/12 09:53
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Sì è geniale, però questa è una cosa che esiste da sempre. Voglio dire: si sa che Spielberg vuole realizzare Jurassic park e Corman fa uscire Carnosaur, idem per Armageddon eccetera. Io però parlo di coincidenze clamorose per film praticamente contemporanei, e ce ne sono. E film semisconosciuti spesso.
  • Discussione Gestarsh99 • 8/06/12 13:38
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Zender ebbe a dire:
    ...parlo di coincidenze clamorose per film praticamente contemporanei, e ce ne sono. E film semisconosciuti spesso.

    Qual è tra i tanti il caso più clamoroso che ti ha lasciato con questa sensazione stranìta?
  • Discussione Zender • 8/06/12 15:24
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Mah, molti, però in questo momento non me ne viene in mente manco uno :) Il mio cervello non li ha mai catalogati...
  • Musiche Quidtum • 17/12/12 11:55
    Custode notturno - 2201 interventi
    PIERO PICCIONI - "FATEVI VIVI LA POLIZIA NON INTERVERRA'" OST 45rpm United Artists UA 35757 (1974)

    KIDNAP / AGGUATO...7-inch, 45rpm OST singolo di PIERO PICCIONI. Stampa originale italiana su etichetta UNITED ARTISTS (UA 35757) del 1974. Raro e desiderabile singolo da parte dell'arrangiatore di culto. Un capolavoro lounge giallo funk con risonanze sinistre nei potenti temi AGGUATO e KIDNAP. Beats hip hop sleazy e B-boy stile Dusty Fingers in AGGUATO con archeggi inquietanti / effetto audio feedback e ritmica alla "Violence" OST di Franco Micalizzi o "Diamonds" di Roy Budd, comunque, per intenderci, uno stile musicale improntato allo sperimentalismo Blaxploitation. Il lato con KIDNAP è un lounge con aromi brasiliani declinato da spinetta elettrica trippy / motivi di piano e clavicembalo / chitarre funky Balearic sound / campane tubulari / flauto ed orchestrazioni groovy. Presente nella compilation "Attori A Mano Armata" su etichetta Cinedelic. Top double-sider. Uno degli migliori esempi per eccellenza del sound italiano cop funk / crime thriller lounge su 45 giri. Il soundclip ha un sample dell'ipnotico loop della batteria e dei ritmi psichedelici di AGGUATO, seguito da KIDNAP ed AGGUATO nella loro durata totale. Non esiste colonna sonora integrale su Lp o library, ma solo questo promo. Superbo anche l'artwork (grazie a Lucius per la scannerizzazione della copertina del suo 45).

    Audioclip

    Ultima modifica: 4/05/15 08:03 da Zender
  • Curiosità Zender • 6/02/18 17:57
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Pessoa • 15/12/20 00:45
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Forse le sceneggiature su carta di questi film non erano poi così "blindate" e chi poteva ci dava un'occhiata prelevando elementi da riutilizzare altrove...
    Certo le coincidenze sono forti.
    Rispondo solo adesso perché ho appena visto il film e letto il forum.
    Mi viene in mente che Rosita Torosh stava girando contemporaneamente entrambi i film e...

  • Discussione Gestarsh99 • 15/12/20 19:02
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Forse le sceneggiature su carta di questi film non erano poi così "blindate" e chi poteva ci dava un'occhiata prelevando elementi da riutilizzare altrove...
    Certo le coincidenze sono forti.
    Rispondo solo adesso perché ho appena visto il film e letto il forum.
    Mi viene in mente che Rosita Torosh stava girando contemporaneamente entrambi i film e...


    Si, infatti! Qui mi pare interpretasse la mamma della bimba rapita.
  • Discussione Mauro • 30/12/21 08:55
    Disoccupato - 11996 interventi
    Antonio Formicola, l'attore del quale è stato inserito in questi giorni il volto e che all'attivo ha solo questo film (anche su imdb), secondo voi potrebbe essere parente (o addirittura padre) del noto comico Nino Formicola (all'anagrafe Antonino Valentino Formicola)?

    Noto anche una certa somiglianza tra i due



    Ultima modifica: 30/12/21 08:56 da Mauro
  • Discussione Alex75 • 12/12/22 19:24
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Forse le sceneggiature su carta di questi film non erano poi così "blindate" e chi poteva ci dava un'occhiata prelevando elementi da riutilizzare altrove...
    Certo le coincidenze sono forti.
    Rispondo solo adesso perché ho appena visto il film e letto il forum.
    Mi viene in mente che Rosita Torosh stava girando contemporaneamente entrambi i film e...

    ... Henry Silva, sia qui che in Milano odia, è commissario.