Blood tracks - Sentieri di sangue - Film (1985)

Dopo un prologo condito da un fatto di sangue, il film segue le vicende di un gruppo musicale che va a girare un video in una località sciistica dove ad uno ad uno i componenti della band cominciano ad essere uccisi. Di chi la colpa? Le colline hanno gli occhi vi dice qualcosa? Mah… Incomprensibile ed insulsa pellicola svedese che si segnala come una delle più brutte, ridicole, inutili e noiose mai realizzate. Impossibile capire come si possano scrivere sceneggiature del genere. Fotografia inesistente!

25 anni fa l'hard 'n' heavy andava a braccetto con l'horror (basti vedere la tantissime colonne sonore infarcite di brani heavy metal), 25 anni fa non esistevano le schifezze gotiche o fantasy che hanno rovinato questa coppia formidabile. Ed è così che arrivamo a parlare di questo delirante slasher movie svedese, ambientato tra le nevi, con gli Easy Action di Kee Marcello come protagonisti. Gli appassionati del periodo sono avvertiti, gli altri che diano pure un punto e mezzo. P.s. Il voto è ad honorem e "ad requiem".

Una band glam-rock (gli Easy Action del futuro Europe Kee Marcello, inguardabili e inascoltabili) viene presa d'assalto da un gruppo di selvaggi durante le riprese di un videoclip sulle montagne. La risposta svedese agli slasher americani non è assolutamente all'altezza: fotografia sciatta come poche, sceneggiatura e dialoghi imbarazzanti, cattivi poco convincenti (e rivelati subito, togliendo ogni senso del mistero) mutuati da Le colline hanno gli occhi, atmosfera eighties fallimentare. Si salva qualche discreta sequenza splatter e basta.

Vediamo di salvare qualcosa da questo dimenticato e non amato horror. Le uccisioni intanto sono ben realizzate e vanno premiate. La sceneggiatura non è fra le più originali ma gli attori riescono a cavarsela egregiamente. Pure il regista fa un discreto lavoro dietro la cinepresa. Fortunatamente ho visto l'edizione originale, quindi non posso dire nulla del doppiaggio italiano. Secondo me va premiato il coraggio: da un low budget evidente la compagnia ha tratto un discreto slasher.

Letteralmente demolito dalla critica e con l'evidente limite di una trama pesantemente debitrice de Le colline hanno gli occhi. In aggiunta a questi limiti abbiamo un cast non all'altezza, una regia blanda e una fotografia scurissima (negli ultimi 30 minuti è davvero un'impresa capire cosa stia succedendo). Va detto però che ha anche qualche pregio: una rock band (realmente esistita) che gira un bel videoclip sulla neve e una discreta scena che ricorda la fine dello sfortunato medico nella Maledizione di Damien. Tutto sommato guardabile.

Un videoclip di un vero gruppo heavy-metal (pratica così in auge negli 80s) si tingerà del colore rosso sangue a causa di una famiglia folle, nascosta in una fabbrica dismessa. Più sgangherato di così è difficile: girato in un buio quasi totale che rende poco chiare le scene, recitato da far ridere, montato come peggio non poteva essere. Giusto unicamente per i più pazienti amanti del genere slasher.