Leon Morin prete - Film (1961)

Leon Morin prete
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Titolo originale: Léon Morin, prêtre
Anno: 1961
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Distribuito in Italia anche col sottotitolo "La carne e l'anima".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/03/12 DAL BENEMERITO GIùAN
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Giùan 15/03/12 11:32 - 4784 commenti

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A Besançon, durante il periodo di occupazione nazista, il rapporto di attrazione passional-spirituale tra una giovane vedova ed un sacerdote convinto della sua missione. Uno dei più sottovalutati film di Melville, il cui già caratteristico stile ieratico è propedeutico all'innesto di una sotteranea ma palpabile tensione sensuale. Tra Dreyer e Bresson, il regista è bravo a far emergere la complessa psicologia dei due personaggi con un mirato lavoro di sottrazione. Belmondo e Riva straordinari nel rivelare le ambigue ambivalenze dell'anima e della carne.

Silvia75 4/09/22 00:26 - 188 commenti

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Besançon, Francia, durante la guerra. Una giovane donna atea conosce casualmente un giovane prete. I loro colloqui spirituali la porteranno a diventare cattolica ma anche ad innamorarsi di lui. Un film sorprendente, censurato quando uscì in Italia. Una bella regia e un suggestivo tono fotografico in bianco e nero. Perfetta Emmanuelle Riva, bravo e simpatico Belmondo, ma fuori ruolo nel ruolo del prete.

Daniela 10/09/22 06:45 - 12992 commenti

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Durante l'occupazione nazista, In una cittadina francese di provincia una vedova atea e marxista avvicina un giovane prete per deriderne la fede ma finisce per essere conquistata dalle sue parole... Entrato nella storia del cinema per i suoi noir all'insegna del rigore formale, l'ebreo convertito al cattolicesimo Melville qui dirige un film altrettanto rigoroso, una sorta di thriller etico incentrato su una seduzione intellettuale in cui ci si interroga sul significato della fede e la figura di Dio. Opera originale e ben interpretata, ma impegnativa e non per tutti i gusti.
MEMORABILE: Prma della partenza, i pochi averi sparsi sul pavimento.

Paulaster 12/06/24 18:02 - 4690 commenti

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Durante l’occupazione tedesca una ragazza francese si intrattiene con un prete a parlar di religione. Soggetto basato sui ragionamenti, provocazioni e conseguenti riflessioni, che non si sposa benissimo col periodo gramo della guerra. Le chiacchierate hanno una certa sostanza (addirittura parlando di amori saffici e masturbazione) anche se a volte ricadono in frivolezze tra chi crede e chi no. La Riva è spigliata e regge l’intero film, Belmondo è solo serioso ma non ha per niente l’allure del religioso. Nell’ultima parte le voglie amorose divengono ripetitive.
MEMORABILE: Lo scambio di sguardi con la direttrice; La predica ai fedeli; Il fagotto francescano.

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