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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/03/11 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Capannelle 13/03/11 12:02 - 4415 commenti

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Ha lo stesso appeal di Marta Marzotto o di una pasta cotta senza sale. L'atmosfera è quella di Angeli e demoni, superficiale e prevedibile, e i caratteri attinti dal bignami hollywoodiano. Tra il vecchio (un Hopkins sornione e basta) e il giovane (niente di speciale) funziona di più la giovane indemoniata (la Gastini). Il problema generale non è tanto l'assenza di gore ma l'assenza di pathos. Parte minuscola per la Cucinotta e qualcosa di più per Hauer. Voto magnanimo.

Deepred89 12/03/11 20:13 - 3716 commenti

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Horror ultrasoft in pieno stile hollywoodiano, che parte discretamente ma che poi si rivela assolutamente privo di mordente (oltre che di idee), fino al crollo nel secondo tempo e al successivo finalino buonista. Regia di routine, fotografia di routine, Anthony Hopkins di routine, Italia da cartolina e musiche (coi soliti archi) di piattezza puramente made in Hollywood. Timidissime le scene di esorcismo, qualche impennata nell'audio, ma è davvero troppo poco. Decisamente evitabile.

Puppigallo 13/03/11 00:47 - 5289 commenti

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Niente di nuovo sul fronte esorcistico in una pellicola che si fa apprezzare nella prima metà, grazie a Hopkins e alla ragazzina posseduta, nipote di una Cucinotta che fa solo presenza, per poi scivolare giù nella seconda parte, dalla comparsa di una sorta di Varenne con la congiuntivite, fino ad arrivare all'esorcismo con demone piuttosto adirato (menomale che Hopkins, all'inizio, aveva detto "Non ti aspettavi mica teste che girano e zuppa di piselli?"). Nel complesso è vedibile, ma non appena si è calcata la mano, la tensione è svanita, eliminata dalla spettacolarizzazione, seppur contenuta.
MEMORABILE: Hopkins, in pieno esorcismo, risponde al cellulare.

Rambo90 13/03/11 23:04 - 7706 commenti

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Horror sugli esorcismi come ne hanno fatti tanti negli ultimi anni; questo però ha un buon ritmo e qualche buona idea (i chiodi sputati dall'indemoniata, lo stesso padre esorcista posseduto, il ragazzo che va in seminario solo per andare via di casa). Bravissimo Anthony Hopkins, di buon contorno il resto del cast compresa una fugace partecipazione di Rutger Hauer. Finale un po' buonista ma è un film godibile.

Cotola 27/04/11 14:10 - 9068 commenti

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Il filone demoniaco ha ormai ripreso piede e così ogni anno escono diversi film sull' argomento. Peccato che spesso la qualità latiti notevolmente, come accade nel caso della pellicola in questione. Bolsa e di scarso interesse, non coinvolge, non intrattiene, non diverte. A tratti imbarazza (si veda la progressione del personaggio del giovane prete) per la sua pochezza e poichè vi prende parte un attore di rango come Hopkins. Chi lo vedesse sappia che assisterà a due ore di rara vacuità in cui ogni scusa è buona per tirarla per le lunghe.

Didda23 19/03/11 13:34 - 2431 commenti

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A dire la verità credevo molto peggio, alla fine dei conti il film si fa vedere con interesse per merito di un buon ritmo. Per il resto il sonoro è mixato malissimo (si sente decisamente lo stacco fra doppiato e originale), le idee di fondo non sono il massimo dell'originalità e il finale è troppo buonista. Hopkins è sempre bravo, il resto del cast non mi sembra all'altezza. Mediocre. Non è un delitto evitarlo.

Neapolis 26/03/11 11:36 - 184 commenti

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A me dispiace solo che il regista avesse diretto in precedenza un buon horror (1408). Qui la costruzione iniziale è buona ma poi, per mancanza di idee, si scade nell'ovvio e nello scontato (chiodi, vomito, contorsionì e crocifissi che si piegano). Incredibilmente anche i due attori principali, nella seconda parte, calano di intensità e credibilità; nella finale addirittura il giovane seminarista passa dal dubbio alla fede in una maniera cosi repentina e inattesa da far scappare una fragorosa risata.

Vawe 25/04/11 12:36 - 61 commenti

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Ennesimo film basato sul Diavolo e gli esorcismi. Il Diavolo è visto come un'entità sempliciotta il cui unico scopo pare essere quello di impossessarti di semplici corpi. Una Roma in cui gli ospedali vengono dipinti come quelli del Terzo Mondo. Un giovane belloccio, incredulo nei confronti della Chiesa, solito ad accompagnare le sue serata tra birra e ragazze, che decide di farsi prete per sfuggire all'avvenire da becchino. Anthony Hopkins, che potrebbe risollevare le sorti del film, appare stanco, troppo. Banale, privo di originalità, irreale.

Galbo 27/04/11 15:41 - 12404 commenti

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Se nel sottogenere cinematografico dedicato ad esorcismi e affini, il film di Friedkin resta insuperato, bisogna ammettere che Il rito abbia qualche freccia nella faretra. La migliore è sicuramente il buon talento del regista che riesce a creare un'atmosfera carica della giusta tensione; va inoltre rimarcata la buona prova degli attori, anche quelli impegnati in una piccola parte come il redivivo Rutger Hauer. Certo la trama non è originale e non siamo di fronte ad un capolavoro ma si tratta di un film godibile.

Bruce 27/04/11 15:08 - 1007 commenti

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Solo ammettendo l'esistenza del diavolo si può credere davvero in Dio: questo capisce lo scettico seminarista americano giunto a Roma per seguire un corso sull'esorcismo. L'incontro con il sempre bravo Hopkins è rivelatore. Ben realizzato, un horror demoniaco edulcorato che non delude, né incanta; insomma, più o meno quel che mi aspettavo.

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Greymouser 1/05/11 10:03 - 1458 commenti

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Come già dimostrato nel suo precedente lavoro, il regista non riesce proprio a sollevarsi da una poco aurea mediocrità, scegliendo per di più di affrontare una materia minata alla base dal definitivo capolavoro di Friedkin, che impone imbarazzanti paragoni al povero Hafstrom. L'istrionismo di Hopkins non può salvare il risultato, e anzi vi aggiunge una nota ridondante e fastidiosa. Come Horror non spaventa; come thriller non ha tensione; come film, insomma, annoia.

Lucius 16/05/11 13:13 - 3015 commenti

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Ancora Roma, nell'immaginario collettivo, il luogo ideale deputato alla nascita del maligno. Una fotografia fredda e surreale per una storia d'esorcismo che regge principalmente sull'interpretazione dell'immenso Hopkins e su certi scorci, non solo di Roma, che catturano in quanto suggestivi. L'atmosfera c'è, come qualcosa di già visto, il male che si impossessa dell'esorcista. Calibrata la soundtrack, mentre percepibili sono i richiami a La terza madre di Argento, criticato in Italia, ma evidentemente studiato all'estero.

Magnetti 28/06/11 09:51 - 1103 commenti

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Film che non aggiunge nulla al filone esorcistico. Pur se girato con molti meno mezzi, ho apprezzato di più L'ultimo esorcismo, che almeno era originale e qualche sussulto lo regalava. Salvo il giovane prete, che aveva il volto giusto, e l'idea dell'irrisolto e misterioso rapporto con il padre aggiusta-cadaveri. Pessimo invece Hopkins: niente delude di più che vedere un grande attore che sbarca il lunario. Trama veramente scontata e prevedibile. Incredibile il fatto che la Cucinotta sia accreditata: appare solo per qualche fotogramma.
MEMORABILE: I flashback con Rutgher Hauer

Tyus23 11/07/11 13:51 - 220 commenti

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Difficile inventarsi qualcosa di nuovo sull'argomento esorcismi et similia e questo Il Rito infatti non si può certo dire che aggiunga qualcosa al filone. Ad ogni modo la realizzazione è buona ed il film, fatto invero non così frequente, si lascia seguire piacevolemente per tutta la durata. In definitiva, Anthony Hopkins a parte, è il minimo sindacalem ma di questi tempi è bene accontentarsi.

Jena 31/07/11 11:23 - 1562 commenti

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Questo film sembra il vero prequel de L'esorcista: potrebbe cioè benissimo narrare la "formazione" di Padre Merryl ante Regan. Sicuramente meno impattante del capostipite (ma quel film regge il confronto?) e piuttosto soft, ha dalla sua una Roma tenebrosa come mai vista, la buona prova as usual di Sir Anthony, alcuni momenti esorcistici azzeccati (altri sfiorano il ridicolo tipo gli occhi fosforescenti di Hopkins). Non aggiunge molto al genere ma si può benissimo guardare.
MEMORABILE: L'esorcismo alla ragazza incinta con sputo di chiodi; l'improvviso ceffone alla ragazzina che vuole farsi benedire; l'esorcismo finale.

Beyond87 8/08/11 11:44 - 34 commenti

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Film davvero inutile, che non aggiunge nulla di nuovo al galoppante filone demoniaco. Inferiore a L'ultimo esorcismo - film peraltro sostenuto da una storia credibile e un finale dal sapore avatiano. Ma rimanendo al Rito, abbiamo di fronte l'ennesimo tema del recupero della fede da parte di un seminarista che dovrà, controvoglia, fronteggiare il diavolo. Come ha detto chi mi ha preceduto, questo film è privo di mordente. E basta dire questo, senza andare per le lunghe. Il regista pensava di interessare qualcuno? Mah...

Von Leppe 18/09/11 12:48 - 1262 commenti

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La prima metà è molto bella: l'arrivo a Roma e l'indemoniata incinta, con Hopkins che sembra un prete di campagna (c'è un approccio più realistico sul tema). Nella seconda fase perde mordente ed il finale, che spaccia la storia per vera, a me non è piaciuto (tutta questa voglia di reality che c'è oggi) e ricicla vecchi film. Roma in parte è notevole come è stata rappresentata: oscura, moderna,non ha però perso il suo lato popolare e caotico (sempre agli occhi degli americani). Buono per metà.
MEMORABILE: Cosa ti aspettavi: teste che ruotano? Zuppa di piselli?

Hackett 2/11/11 13:31 - 1867 commenti

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Questo ulteriore film sull'esorcismo è in realtà poco coraggioso ma ben realizzato. La confezione è ottima, ma manca la volontà di sporcarsi fino in fondo. I dubbi del giovane sacerdote sono un buon inizio, ma col passare dei minuti si avverte la mancanza del terorre puro che aveva lo straordinario capostipite di Friedkin, come pure quell'atmosfera sospesa e disturbante trovata in L'esorcismo di Emily Rose. Come sempre poi lo spicchio d'Italia che si vede è denso di stereotipi.

Jofielias 18/11/11 08:53 - 170 commenti

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Ambientato in un'Italia di cartapesta, Il Rito è un film superficiale e leccato che reimpasta situazioni già ampiamente affrontate e affastella senza ritegno una messe di stereotipi culturali. Con script più curati (vedi 1408) Hafström potrebbe mostrare le sue buone qualità registiche, se solo riuscisse a prendere le distanze da una confezione hollywoodiana standard. Hopkins ogni tanto firma i contratti senza prima leggere il copione, deludendo così milioni di devotissimi fan.

Buiomega71 19/11/11 01:01 - 2919 commenti

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Ormai il "possession movie" ha giocato tutte le sue carte, ma il fascino è sempre innegabile. Una Roma tetragona, oscura e argentiana fa da sfondo al demonio Baal, che possiede ragazzine incinte dal padre incestuoso (la Gastini è davvero credibile e impressionante), morde ragazzini e si fa beffe di scafati esorcisti. Il regista svedese accarezza l'orrore nel quotidiano e ha tempo di autocitarsi (1408) nelle riuscite scene di allucinazioni nella stanza d'albergo. Il sentore di deja vù è dietro l'angolo, ma la confezione è coi fiocchi. Non malaccio...
MEMORABILE: La giovane Rosaria posseduta dice al giovane prete: "Stuprami!"; La ragazzina investita dal furgone all'inizio; L'aborto di Rosaria; Hopkins posseduto.

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Undying 16/02/12 18:37 - 3807 commenti

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Michael Kovak (Colin O'Donoghue) fin da piccolo impara a conoscere la morte. Figlio di un impresario di "onoranze funebri" (Rutger Hauer) e senza madre, persa in giovane età, pensa bene di fare beffa a Dio, scegliendo la vocazione di "esorcista". Si dice ispirato da una storia vera e, pur sulla falsa riga dell'Esorcista (scetticismo vs fede), Il rito compie dignitosamente bene il suo compito, complici evocativi effetti "sonori" in sourround. Bravi gli interpreti, tra i quali una convincente Marta Gastini, posseduta in stile Jennifer Carpenter. Nuoce al tutto un finale retorico, ed eccessivo.
MEMORABILE: "Quando il Diavolo non ha niente di meglio da fare, stupra i suoi figli."

Lele Emo 18/04/12 10:31 - 184 commenti

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Classica pellicola "ritagliata" ad hoc sul personaggio, ovvero l'unico di valore: Hopkins. Un Hopkins che troneggia per il valore delle sue grandi capacità e per l'inesistenza del contorno. Per il resto il film non esiste ed è il classico riciclaggio di esorcismi dalla trama trita e ritrita, con soltanto qualche piccolo lampo di spontanea innovazione. Nel complesso guardabile, ma assolutamente "già visto" e dunque per niente sconvolgente o pauroso.

Cloack 77 11/06/12 11:21 - 547 commenti

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Il rito è L'esorcista: i dubbi sulla fede, un prete "guida" che diviene vittima, una madre e sua figlia schiacciate tra chiesa e psichiatria. Purtroppo Il rito è anche un film piattissmo, con un incipit ridicolo tanto ingombrante da influenzare perfino il finale, con un Anthony Hopkins ormai abituato e "adeguato" a questa serie B mascherata da serie superiore.

Saintgifts 13/08/12 00:36 - 4098 commenti

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Si fa seguire con un certo interesse, anche perché, nonostante l'argomento si presti ad essere paragonato a lavori similari precedenti (cosa che non avviene per altri generi di film) l'approccio ha una sua originalità e la realizzazione si avvale di buone interpretazioni. Ci sono però una Roma troppo stereotipata (con luoghi che ricordano Napoli), una fiacchezza in certe scene che dovrebbero stupire, ma soprattutto lo scontro impari tra chi crede e chi mette in dubbio certe presenze, che fanno sì che non ci siano dubbi sull'epilogo.

Ryo 1/09/12 15:37 - 2169 commenti

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Inizia bene, donando nuovissimo lustro al genere "possessioni demoniache esorcizzate da preti". Lo stile utilizzato è molto realistico e verosimile. Anthony Hopkins è perfetto nel suo ruolo (in lingua originale lo si sente con massima disinvoltura parlare passando dalla lingua inglese a quella italiana). A un certo punto però la sceneggiatura esagera, il film diventa un horror demoniaco puro con largo uso di effetti speciali. Nel complesso, se si ignora la dicitura iniziale "il film racconta di fatti realmente accaduti", è un ottimo horror per la prima ora e 20, dal finale propogandistico dalla parte dei fedeli.
MEMORABILE: "Tutto qui? " "Cosa ti aspettavi? Teste che ruotano e minestra di piselli?"

Pinhead80 4/12/18 17:24 - 4781 commenti

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Il genere esorcistico va a ondate e spesso ci si imbatte, nello stesso periodo, in molte pellicole che trattano il tema. "Il rito" non fa eccezione e presenta tutti quelli che sono i classici topoi rappresentati nei film di questo tipo: esorcismi, indemoniati che parlano lingue straniere e che ripetono le parole dei defunti... L'unico vero e proprio colpo allo stomaco è rappresentato dall'ossessa gravida che prende a pugni la propria pancia. Per il resto c'è poco o niente di interessante e la noia prevale sul resto.

Rigoletto 31/05/16 18:51 - 1787 commenti

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Buon film sulle possessioni diaboliche, costruito da Hafström su una basa classica, capace di accettare il motto "non tutto ciò che è innovazione è anche progresso". Affiancando a un giovane lupacchiotto un anziano capobranco (al quale va il merito di aver monopolizzato l'attenzione dello spettatore), centra il bersaglio, realizzando una pellicola vedibile che, senza ovviamente raggiungere il capolavoro del 1973, si colloca in una posizione più che dignitosa.

Rufus68 28/05/17 18:45 - 3848 commenti

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Il tipico horror contemporaneo senz'anima e sugo, che si compone unicamente delle caricature dei luoghi comuni creati negli anni d'oro. Hopkins può attingere al bagaglio sterminato del proprio mestiere ma anche lui, costretto a qualche prestazione ginnica fuori tempo massimo e a make-up demoniaci, alla lunga getta la spugna (assieme allo spettatore). Gli attori giovani sono, ovviamente, privi di ogni nerbo e spessore. Anonimo lo score, come sbagliarsi.

Jurgen77 23/08/17 11:45 - 629 commenti

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Inquietante horror demoniaco che, seppur non aggiunga nulla di nuovo ai "canoni" del genere, riesce, per ambientazione e per l'interpretazione di Hopkins, a trasmettere un po' di tensione e inquietudine rispetto ad altre pellicole (moderne) del genere. Da segnalare anche una breve parte per la nostra formosa Cucinotta, qui sconvolta dalle oscure manifestazioni del maligno. Discrete anche le "fredde" ambientazioni Vaticane.

Viccrowley 18/08/18 14:40 - 814 commenti

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Di horror che trattano la possessione demoniaca se ne è perso il conto; il film di Hafstrom tenta quindi un approccio meno spettacolare e sta alla larga dai facili effettacci esibizionisti tipici del genere. L'esorcismo è trattato come una materia controversa, sempre sul filo che separa il sacro dal patologico, la realtà dall'autosuggestione. Unico pregio di un film che per il resto offre poco sia in termini di sceneggiatura che in quello delle interpretazioni, tutte piuttosto legnose, eccezion fatta per il solito professionale Hopkins.

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Lupus73 21/01/20 12:52 - 1499 commenti

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Un giovane americano entra in seminario pur essendo scettico; a Roma viene affiancato a un vecchio esorcista. Variazione sugli "esorcismi" in cui troviamo tutti i cliché del genere escluso il vomito verde (sostituito da sangue e chiodi) e con l'aggiunta di spunti riguardo la fede (come in Stigmate) che rendono il film interessante e che assieme all'eccellente confezione, alla prova di Hopkins, alla presenza di Hauer e alla base di storia vera elevano il prodotto dalla mediocrità. È la maniera di Hollywood e niente di così originale ma non annoia.
MEMORABILE: Quando Hopkins inizia ad avere strani sintomi.

Minitina80 26/09/20 17:36 - 2986 commenti

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Il filone esorcistico ha prodotto tanti epigoni di bassa fattura caratterizzati dall’essere simili tra loro. Per certi versi quest’opera si accoda alle altre, sebbene in alcuni particolari dimostri di essersi documentata da testi ufficiali. Il protagonista è un giovane novizio scettico sul diavolo: parrebbe un controsenso, ma troppi ce ne sono di prelati che non credono ed è la contraddizione stessa a stanare il film dal limbo dell’anonimato. La componente cinematografica spettacolarizza gli esorcismi, per fortuna non in maniera esagerata.
MEMORABILE: Scegliere di non credere nel diavolo non ti proteggerà da lui.

Piero68 24/03/22 14:38 - 2958 commenti

I gusti di Piero68

Mediocre e a tratti imbarazzante horror di possessione. Sceneggiatura che gira in tondo a cui risulta difficile stare dietro anche per colpa di alcuni plot-hole. Alla fine c'è un demonio che girovaga a destra e sinistra che sembra avere più le caratteristiche di uno spettro che non di un diavolo che si impossessa delle anime. Passa da una persona all'altra come se prendesse un bus e alla fine non si comprende mai fino in fondo chi sia il posseduto: la donna, il bambino, Lucas il giovane Kovak il di lui padre...? Boh! Pietosa la scena conclusiva dell'esorcismo e male anche il cast.
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  • Discussione Von Leppe • 22/10/11 11:09
    Call center Davinotti - 1110 interventi
    Non vorrei facessero uscire la dictor cut fra un pò di tempo...

    E' un bel film. Ha la sua atmosfera, forse poco romana in alcune parti, perché girate in Ungheria.
    La possessione di Hopkins è bella nella scena della zingarella; il suo esorcismo forse meno...
    Azzardo delle citazioni: la zingarella da Ranxerox, i chiodi da Salò, le rane dalla casa dell'esorcismo
  • Discussione Buiomega71 • 19/11/11 01:02
    Consigliere - 26050 interventi
    Non me ne voglia il buon Puppigallo, ma la Cuccinotta non è la madre della giovane Rosaria, ma la zia.
  • Discussione Puppigallo • 19/11/11 09:05
    Scrivano - 506 interventi
    Ops. Il suo ruolo è così importante che ho sbagliato pure il grado di parentela. Grazie Buiomega.
    Ultima modifica: 19/11/11 09:07 da Puppigallo
  • Curiosità Buiomega71 • 19/11/11 10:18
    Consigliere - 26050 interventi
    *Il film è tratto dal libro di Matt Braglio Il rito-Storia vera di un esorcista di oggi, edito da Sperling & Kupfer.

    *Gli interni in Vaticano sono stati girati a Budapest.
    Fonte: Ciak
  • Discussione Buiomega71 • 19/11/11 10:29
    Consigliere - 26050 interventi
    Puppigallo ebbe a dire:
    Ops. Il suo ruolo è così importante che ho sbagliato pure il grado di parentela. Grazie Buiomega.

    Già, Puppi, in fin dei conti non hai tutti i torti. La parte della Cucci e proprio micra micra.

    Comunque un godevole possession movie, più vicino al capostipite friedkiano(per il realismo con cui Hafstrom tratteggia gli eventi, e la fede vacillante del giovane pretino stile padre Karras)che non a altri titoli del filone.

    Meno baracconesco di quello che si creda, poi va bè, Hopkins posseduto con make up stile gli orchi del Signore degli anelli e occhi rossi catarifrangenti, può strappare qualche sogghigno, però ci stà.

    Lo schiaffo alla bimbetta che vuol farsi benedire la bambola e un bel pugno nello stomaco (con reminiscenze polanskiane all'Inquilino del Terzo Piano), con Hopkins che sogghigna luciferino mi ha fatto venire alla mente Andrej Romanovi
    Cikatilo, e mi ha messo i brividi.

    Ottima, infine, la giovane posseduta incinta Marta Gastini, che non solo sputa sul Vaticano, si contorce e invoca stupri, ma incita i due preti a farsì che "cachino fuori il suo bambino".

    Credevo peggio, in fin dei conti un interessante viaggio tra i meandri del diavolo...probabilmente.

    L'inizio mi ha rammentato Il messaggero, vedere per credere.
    Ultima modifica: 16/05/14 20:30 da Buiomega71
  • Discussione Puppigallo • 19/11/11 14:23
    Scrivano - 506 interventi
    Concordo. Se non si fosse lasciato andare alla spettacolarizzazione nella seconda parte, sarebbe stato molto più inquietante. E' questo che mi ha fatto rimanere basso nel pallinaggio. Probabilmente, il regista temeva che senza bim bum bam visivo il pubblico perdesse interesse. Ma a mio avviso il vero terrore si ottiene con altri mezzi audiovisivi, molto più subdoli ed efficaci, seppur meno eclatanti, facendo leva sulla psiche e su ataviche paure.
  • Discussione Buiomega71 • 19/11/11 14:31
    Consigliere - 26050 interventi
    In parte hai ragione Puppi, l'esorcismo finale ai danni di un Hopkins invasato potrebbe sfiorare il ridicolo, con picchi quasi harrypottiani. Ma essendo io un amante di queste cose, mi sono pure divertito.

    A parte il finale buonista da spot della Barilla, ho trovato la Gastini una vera sorpresa, tratteggiado con efficace realismo la ragazzina psicolabile in odor di Reaganismo(non Ronald, ovviamente), che quasi ne sentivo la puzza del suo vomito.

    Comunque non malaccio, lo stile dello svedese e questo, e molti sono stati i punti in comune con il suo 1408, stessi clichè fantasmatici come qui sono esorcistici(come ha fatto, d'altronde, pure nello slasher con Drowning ghost).

    Però, atavicamente, funziona non male.
    Ultima modifica: 19/11/11 14:34 da Buiomega71
  • Homevideo Undying • 16/02/12 18:32
    Risorse umane - 7574 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Edizione dvd da vendita, dal 27/07/2011 , distribuito dalla Warner.

    Qualità video (anamorfico 2.40:1) ed audio dolby digital 5.1 a dir poco eccellente.
    Durata, comprensivi i lunghi titoli di coda, pari a 109 minuti.
    Reparto extra decisamente misero, composto unicamente da 4 scene tagliate per un totale di 12 minuti.
  • Homevideo Didda23 • 16/02/12 18:34
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Il missaggio del suono al cinema era a dir poco pessimo. il cambio di lingua nella recitazione si sentiva eccome. Mi sembra strano che abbiano modificato per l'edizione in dvd
  • Homevideo Undying • 16/02/12 18:48
    Risorse umane - 7574 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Il missaggio del suono al cinema era a dir poco pessimo. il cambio di lingua nella recitazione si sentiva eccome. Mi sembra strano che abbiano modificato per l'edizione in dvd

    La qualità audio del DVD è decisamente elevata.
    Ci sono effetti di sovrapposizione (specialmente quando la posseduta parla latino/inglese) volutamente sovraesposti e che ricordano, per certi versi, analogo lavoro (pioneristico) in Chi sei?.

    Non ho visto il film in sala, ma l'audio dell'edizione DVD è davvero eccellente.
    Ultima modifica: 16/02/12 18:48 da Undying