ed eccoci alla dritta domenicale: come può ben immaginare chi lo frequenta, miike non se ne fa mancare una. passano gli anni, i lustri, i decenni, eppure il suo cinema, a onta dell'iper-produttività compulsiva, resta capace di coniugare in tutti i modi e tempi il verbo basire a ogni colpo. magari peccando un po' di meccanicità o furbizia programmatica, ma sempre in grado di dare un'idea cristallina anche a chi non fa uso di stupefacenti che cosa possa significare sentirsi all'apice di uno sballo. il tutto mantenendo alta la bandiera della qualità. partendo in sordina con un innesto tra yakuza film e il vampire movie che non si capisce bene da che parte intenda andare, il film apre a un erompere eruttivo che butta fuori di tutto e scompagina quella che sembrava una trama semplice, finanche banalotta: la gag demenziale alla
getting any? o alla ZAZ, lo splatter indiavolato, l'innesto surreal-lynchano che pare venire dritto da
gozu si fonde con l'amore per l'hentai, per il cartoon e per il manga che lo han portato a sfornare
yattaman, squarci di surrealtà jodorowskiana se la contendono con il fantasy sci-fi di serie B, il folklore viene spinto nel baratro del gamera-movie, e via di delirio in delirio, fino a un ending che manda tutto a carte 48. e se per la ratio è pompei, con lo spasso si sta sul tappeto volante vicini alle nuvole. chi ama il miike meno austero e più scardinato, prenda subito posto!
sola nota dubbia e spiacevole, imdb riporta una rt di 125, la versione da me vista ne dura 10 abbondanti in meno...
Ultima modifica: 29/11/15 12:38 da
Schramm