[2.2] All'ultimo minuto: Il borsaiolo - Film (1972)

Episodio meno "thrilling" rispetto al solito, ma molto gradevole e ben fatto. La storia è semplicissima ma si segue con un certo interesse la vicenda di Donato, un pittore che si trova in difficili condizioni economiche il quale non si accorge di avere in tasca un portafoglio con dentro mezzo milione di lire...

Tra i vari episodi di "All'ultimo minuto" questo risulta il più riflessivo. La vicenda del povero artista in cerca di finanziamento per risolvere i suoi guai economici ha un qualcosa di poetico (sarà forse per il volto buono dell'attore). Meno tensione del consueto, ma il risultato finale è appagante.

Attraverso il volto sofferente e i dimessi panni di un superlativo Checchi – nonché l’implicito confronto con il facoltoso Solaro - questo secondo episodio sembra quasi richiamarsi a un racconto di Dickens o a una fiaba di Andersen, quando il lieto fine giunge inatteso a risolvere una situazione ormai disperata di fallimento economico (il pignoramento dei beni) ed esistenziale (le difficoltà lavorative). Il thrilling tipico della serie si tramuta in un dramma intimista, che si fa seguire con interesse ed apprensione.

Tra quelli visti è tra i migliori, anche perché finisce in modo davvero originale (e non prevedibile). La vicenda è avvincente e razionale, assolutamente possibile anche se le casualità sono parecchie (perde il taxi, grida per scendere, la giacca, etc..). Bene la recitazione del pittore, meno quella dei comprimari; troppo teatrale e a volte sopra le righe.

All'ultimo minuto arriva una buona novella che salva dal lastrico un pittore in cerca di successo, mentre su un tram si consuma senza saperlo un borseggio. Bell'episodio della serie di Deodato, più curato nella sceneggiatura e nell'assegnazione del ruolo di protagonista a un attore come si deve. La scena sul tram è piuttosto verosimile, oltre che riuscita.