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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tutto il film gira attorno a un'unica idea: Bob Chiaramonte (Vittorio Gassman) è un noto attore pubblicitario perseguitato dagli animali. È inspiegabile, ma quasi ogni carosello gli viene rovinato dall'entrata in scena di tori, cani, topi che ben presto finiscono per trascinarlo sull'orlo della follia. Un'idea buona, intelligente, sicuramente originale, ma che prolungare per un intero film porta inevitabilmente alla monotonia. E questo a dispetto di un Gassman scatenato per davvero, che nella lotta senza quartiere a una mosca che lo tormenta senza pietà raggiunge vette autodistruttive altissime. Dovrà rinunciare alla pubblicità per fare il manista, poi perfino il truccatore (istruito da un giovane...Leggi tutto Gigi Proietti), ma l'ossessione non smetterà di opprimerlo. Franco Indovina (su sceneggiatura sua, di Tonino Guerra e di Luigi Malerba) dirige senza senso della misura, incapace di comprendere quanto la sintesi sia non solo una qualità ma una necessità, in casi come questo. In alcune scene (il recupero di una bella ragazza svenuta in piscina, l'inseguimento alla mosca nel traffico...) c'è da rimanere allibiti di fronte alla mancanza di un montaggio che salvi la situazione. Così come tutto il finale allo zoo, pur incisivo, poteva essere risolto molto più brevemente senza intaccare il senso e il messaggio. Il desiderio evidente di proporre una commedia “intelligente” attraverso uno stile diverso e un one-man-show lasciato nelle mani di un attore incline all’istrionismo come Gassman porta a un risultato originale ma zoppiccante. Carmelo Bene compare tra gli attori ma fa una parte di 10 secondi (è il prete), i prodotti reclamizzati sono per una volta di marchi esistenti.

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Matalo! 15/08/08 16:39 - 1378 commenti

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Bizzarro, stracult, per citare Giusti e ovviamente debole. Ambientato in una luce agostana vede l'attore in declino di caroselli Bob Chiaramonte perseguitato dagli animali. Una patologia che permette ad Indovina di divertirsi con inquadrature e colori. Anche se il film è inconsistente, è talmente bizzarro da essere imperdibile. Carmelo Bene appare pochi secondi, vestito da prete.

Skinner 25/08/08 23:11 - 592 commenti

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Film volutamente eccentrico, grottesco ed esagitato, con un Gassman a briglia sciolta fin dai titoli di testa. Pieno di bei momenti stravaganti (vedi la parentesi onirica fatta di uomini "animalizzati") e "pop", soffre la debolezza di una trama che non sa andare da nessuna parte e che viene solo in parte colmata dall'istrionismo di Gassman. Detto questo, apprezzabile per originalità stilistica (sicuramente un figlio unico nella commedia all'italiana); chi ama il Gassman mattatore di certo non si annoierà.

Ronax 10/12/10 23:41 - 1337 commenti

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Film spiazzante, soprattutto per chi al tempo si aspettava la solita commedia gassmaniana e si imbattè in un oggetto alieno e inafferrabile che sembra anticipare di un un anno o due l'estetica psichedelica del cinema sessantottino. Satira della pubblicità e del consumismo? Metafora sulla perdita di senso dell'esistenza nella società industriale? Puro divertissment visivo? Difficile dirlo e gli autori non ci danno una convincente chiave di lettura, chiedendoci solo di stare al gioco. Un gioco però che già a metà film mostra ampiamente la corda.
MEMORABILE: Il gruppo di spogliarelliste che lavorano a casa, mostrandosi a distanza ai clienti attraverso un cannocchiale pubblico.

B. Legnani 8/07/12 02:11 - 5621 commenti

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Da un'idea originale un film che si fa noioso e che dal 60' in poi si fa quasi insopportabile. Peccato, perchè la confezione è divertente e multicolorata, Gassman è perfetto, alcuni momenti (come lo spot Montana) sono azzeccati. Ma la ripetitività stanca e l'interminabile finale allo zoo fa il resto. Un'occasione sprecata, anche se l'aspetto critico al mondo pubblicitario risulta, a ben guardare, solo sfiorato. L'aiuto regista è Giulio Paradisi. Cameo di Cecchi Gori, che qui fa il produttore di spot.

Galbo 22/05/13 20:32 - 12567 commenti

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Misconosciuta commedia di Franco Indovina, totalmente dominata dal mattatore Gassman qui nei panni dell'attore pubblicitario contro il quale si rivolta come una nemesi il regno animale. L'idea è carina e giustamente collocata in un film nel quale il grottesco è la cifra stilistica. Peccato che dopo un pò il giochino diventi ripetitivo e si trascina stancamente fino all'impennata finale. Destinata ai cultori del protagonista.

Rambo90 9/06/13 22:38 - 7866 commenti

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Idea simpatica, ma troppo stiracchiata per trarne un film intero. Dopo i primi venti minuti infatti il copione diventa ripetitivo e non basta un Gassman particolarmente vivace a risollevarlo (anche perché in molte scene non parla nemmeno). Si risolleva nel finale con la lotta contro la mosca e nel monologo allo zoo, ma rimane un film comico molto curioso e nulla più.

Homesick 8/11/13 17:01 - 5737 commenti

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Commedia stralunata e grottesca sulla mania di persecuzione cui è soggetto l’uomo nell’era della pubblicità (e qui le marche dei prodotti sono davvero molte). La frammentaria sceneggiatura incontra un limite nella ripetitività delle gag animalesche, che comunque in alcune occasioni (la lunga sequenza onirica e surreale della carne Montana; il pappagallo) sono davvero estrose e divertenti; il siparietto con Gora è da pre-Mr. Bean. Come da titolo, Gassman è scatenato e nella sfida a colpi di smorfie le sue mimiche plastiche non hanno nulla da invidiare a quelle dello scimpanzé.
MEMORABILE: Il surreale viaggio nella scatola della carne; il pappagallo spione; il baffo di Gora; la caccia alla mosca nella cabina telefonica.

Gabrius79 17/01/14 23:04 - 1469 commenti

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Folle, agitata, stralunata commedia poco riuscita con un Vittorio Gassmann mattatore sopra le righe. L'idea di base è senza dubbio curiosa, ma con lo scorrere del tempo il film mostra la corda e diventa stanco e ripetitivo. Va detto però che Franco Indovina come regista ha lasciato il segno anche qui.

Nando 20/02/14 15:54 - 3870 commenti

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Commedia grottesca incentrata sulle manie di persecuzione. Un Gassman istrionico e polivalente accentra tutta la narrazione su di sé con risultati discreti nonostante l'eccessiva ripetitività del soggetto. Il monologo finale allo zoo è esilarante e al tempo stesso una parodistica critica verso il mondo animale.

Il Gobbo 19/06/15 11:15 - 3015 commenti

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Film angosciante per noi moderatamente zoofobici, è in effetti una follia che si segnala, oltre che per il décor ultra-pop, per la risolutezza con cui Gassman affronta una parte totalmente auto-distruttiva, culminante nel delirio finale allo zoo. L'intento satirico è trasparente ma prende la mano a Indovina, Malerba e Guerra, e alla distanza il film fa fatica. Bacalov si disimpegna fra bossa nova e il tema dei titoli alla Herb Alpert
MEMORABILE: Il segmento con Gora

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Saintgifts 22/06/15 19:56 - 4098 commenti

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Bob Chiaramonte sarà pure uno sfortunato attore perseguitato dagli animali, ma con le donne sembra avere successo. Assieme a quella principale, gli animali e soprattutto una mosca (e al "dialogo" finale con lo scimpanzé) sono le caratteristiche di un film che vuole esprimere senz'altro delle critiche, che però rimangono solo generalizzate e poco intuibili. Anche il guardaroba dell'attore e le location, valorizzate al massimo da Aldo Tonti, hanno una loro funzione, ma un Gassman veramente scatenato diventa l'unico centro dell'attenzione.
MEMORABILE: L'incomprensibile politichese di Claudio Gora.

Samuel1979 2/07/15 18:12 - 556 commenti

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L'invadenza ossessiva della pubblicità nella società dei consumi era una valida idea per questa scialba commedia, che perde di colpo l'interesse iniziale a causa di sequenze ripetitive e un po' grottesche che ne appesantiscono non poco la visione. La discreta prova di Gassman e la piccola parte di Carmelo Bene non bastano a farle raggiungere la sufficienza piena. Occasione sprecata.

Markus 2/05/17 14:08 - 3743 commenti

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Commedia "alla Marco Ferreri" dal taglio surreale e decisamente grottesco, con qualche lieve critica malcelata al mondo pubblicitario. L'idea del Gassman attore di caroselli improvvisamente reso vittima dal mondo animale che si ribella al loro sfruttamento per reclamizzare i prodotti ha già, dopo mezz'ora dall'inizio, il fiato corto di una situazione rocambolesca divertente ma ripetitiva. La pellicola pecca di una regia inadeguata, che forse avrebbe trovato la via della gloria se ridotta a un episodio all'interno di un film. Buone le musiche.

Il Dandi 7/07/20 10:00 - 1917 commenti

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Attore di Caroselli (e vedere prodotti reali reclamizzati da Gassman vale la visione a prescindere) entra in crisi per la sua fobia del regno animale che sembra perseguitarlo. Interessante ma irrisolta commedia grottesca: la critica antropologica alla società dei consumi resta solo abbozzata e i risvolti comici pure. Gassman è sopra le righe come non mai e cita vari cavalli di battaglia (da I mostri a Il tigre), di culto le brevi apparizioni degli amici Carmelo Bene e Gigi Proietti, ma la sceneggiatura dopo aver mostrato la lama non la affonda mai davvero. 
MEMORABILE: Il carosello della carne Montana interrotto dall'assalto di un toro. 

Buiomega71 29/08/20 00:38 - 3031 commenti

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Curiosa commedia nevrotica che oscilla tra il surreal/kitsch, il grottesco e il pop. Se alcuni momenti sono gustosi (il Mein Kampf da leggere, le formiche che scrivono "idiota", la presa in giro degli Uccelli hitchcockiani, lo spogliarello al binocolo, la protezione animali antropomorfa pre-Anche gli uccelli uccidono) l'insieme risulta una pagliacciata che stanca presto, dove Indovina pare non conoscere il senso della misura. L'istrionismo di Gassman diventa man mano stucchevole e fastidioso e il finale alla Donna scimmia prolisso. Sciocchina ma orecchiabile la OST di Bacalov.
MEMORABILE: Atterrando nel villino della vogliosa Emma con pappagallo guastafeste; I topi che sbucano dal groviera gigante; La distruzione dell'appartamento.

Zampanò 21/05/21 13:01 - 386 commenti

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Senza dubbio tra le prove peggiori del Gassman one-man-show, precipitato in un film scriteriato nonostante il degnissimo spunto di fondo: l'uomo pubblicitario ridotto a una dimensione, da scomporre in parti consumabili, l'occhio, la mano, il sorriso. Anche l'allegoria zoofobica resta da cartone animato, non graffia. Bella però la scena sul fiume nella lattina di carne Montana. Un soggetto del genere, firmato comunque da Malerba e Guerra, nelle mani di Ferreri avrebbe forse preso un'altra piega. C'è Carmelo Bene ma per 10 secondi, una miseria.
MEMORABILE: I pezzi del grande cartellone smontato sparsi sul prato; L'attore si umilia a prestare solo la mano per gli spot pubblicitari.

Apoffaldin 24/10/24 23:52 - 195 commenti

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Bob Chiaramonte, attore in crisi vessato dagli animali, è un moderno Sisifo che trascina inutilmente la sua carriera come una pietra che ricade puntualmente tutte le volte che crede di poterla risollevare. La confezione patinata, i nomi illustri in sceneggiatura (tra i quali Tonino Guerra) e Gassman che istrioneggia al suo massimo non bastano per rendere film quello che in realtà è un insieme di sketch, alcuni riusciti altri meno (insopportabile per lunghezza quello della mosca). Interessante miniera d'oro per gli appassionati l'insistenza sulle pubblicità (non) occulte.
MEMORABILE: La scena all'interno del barattolo rotolante di "Carne Montana".
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  • Homevideo Buiomega71 • 12/08/13 11:47
    Consigliere - 26757 interventi
    In dvd per Cecchi Gori, disponibile dal 24/09/2013

    http://www.amazon.it/Lo-Scatenato-Vittorio-Gassman/dp/B00DJAF5F8/ref=sr_1_508?s=dvd&ie=UTF8&qid=1376300773&sr=1-508
    Ultima modifica: 12/08/13 11:50 da Buiomega71
  • Homevideo Primabase • 11/11/13 18:43
    Disoccupato - 1 interventi
    Ragazzi ma il DVD com e'?
  • Homevideo Il Gobbo • 19/06/15 11:20
    Segretario - 762 interventi
    Il master Mediaset pari pari
  • Musiche Il Dandi • 7/07/20 10:13
    Segretario - 1486 interventi
    Il complesso che suona durante il Carosello della carne Montana sono I Pennies, band romana attiva dal 1967 al 1972:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/pennies.jpg[/img]
    Ultima modifica: 7/07/20 19:32 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 29/08/20 10:07
    Consigliere - 26757 interventi
    Rassegna estiva: Italian Graffiti d'agosto 

    Commedia nevrotica curiosa, surreal/kitsch, grottesca e surreale, con un idea di partenza anche caruccia, ma che man mano che prosegue nel suo tumultuoso catastrofismo diventa eccessiva e si trasforma in una pagliacciata senza il senso della misura.

    Alcune "gag" sono azzeccate (il Mein Kampf dato da leggere a Gassman, che lo rifiuta, dal dottore nazista, la società delle formiche pre Fase IV che si raggruppano e scrivono IDIOTA al povero Gassman, la parodia degli Uccelli hitchcockiani in cui Gassman viene bombardato da scagazzamenti-gag poi ripresa anche da Altman ne Anche gli uccelli uccidono e da Mel Brooks in Alta tensione-, la protezione animali composta da subumani antropomorfi dalle fattezze animalesche non molto dissimili dal René Auberjonois dell'altmaniano Anche gli uccelli uccidono-ancora- che verrà tre anni dopo, Gassman che precipita dall'elicottero e finisce dritto dritto nella piscina della vogliosa Emma, con sussegguirsi di occasioni amorose, pappagalli guastafeste e mariti cornuti, l'inquietante annuncio politico televisivo del senatore del grande Claudio Gora, mezzobaffo, che omette le parole e pare anticipare il finale dell'Ululato, lo spogliarello delle ragazze nell'appartamento sbirciato da Gassman hitchcockianamente-e pre depalmianamente-con il binocolo, rovinato, sul più bello, da una mosca che si piazza sull'obiettivo, l'inizio sui titoli di testa con la partita a tennis e sullo sfondo le prove del crash-test), ma poi Indovina sbraga e il troppo stroppia.

    Parafellinate da quattro soldi (la gigantesca scatola della carne Montana che attraversa il fiume, le gigantografie pubblicitarie con il volto di Gassman smontate dagli operai) e un finale prolisso alla Donna scimmia allo zoo, dove Gassman infila una serie di mimiche facciali e monologhi deliranti poco divertenti, facendo scadere questa farsa del nonsense nella monotonia.

    Gassman, poi, eccede, straborda, non si contiene, e diventa sempre più odioso e insopportabile e il suo istrionismo sempre più fastidioso e irritante, tra tic, smorfie e nevrosi paranoiche che hanno il culmine nella distruzione dell'appartamento con fiacche gag da comica finale.

    L'accusa alla pubblicità invasiva (per una volta i prodotti reclamizzati sono veri e esistenti e non fittizi), alla televisione e ai media lascia un pò il tempo che trova (ha fatto meglio Petri, due anni prima, con La decima vittima), le scenografie "futuristiche/pop" parafantascientifiche sono quelle tipiche del cinema di quel periodo, che sfoceranno in film come Barbarella e le tematiche marcoferreriane restano in superficie, in una serie di sketch ora simpatici, ora mal riusciti, dove l'opera bizzarra di Indovina non riesce bene a amalgamarsi, risultando spesso urlata e nevrastenica, dove il grottesco insistito diventa una coloratissima baracconata che stanca presto.

    Al di là della silente vendetta del regno animale, che pare un "natura contro" in embrione (cani, galline, cavalli-nello spot western della Bulova- tori, topi, pappagalli, formiche, api-mai il miele Ambrosoli fu così funesto-, stormi di uccelli, mosche ossessionanti e scimpanzè) non resta poi molto, se non le bellezze femminili (c'è pure qualche tettina di striscio visti i tempi meno restrittivi in fatto di censura) come la Gila Golan vogliosa e la bellissima ragazza inglese che offre a Gassman, pagando, la meravigliosa panoramica delle spogliarelliste in casa.

    Inutile il cameo di Carmelo Bene, più simpatico quello di Cecchi Gori e incisivo il piccolo ruolo di Massimo Serato (tra i miei caratteristi preferiti insieme a Franco Fabrizi) nella parte dell'agente di Gassman, che mentre quest'ultimo le parla dei suoi problemi lavorativi, lui si guarda le foto con le donnine nude.

    Sciocchina ma orecchiabile la divertente musichetta di Bacalov.
    Ultima modifica: 29/08/20 15:03 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 8/09/20 19:17
    Consigliere - 26757 interventi
    Buono il dvd edito dalla Cecchi Gori
    Formato: 1.33:1
    Audio: italiano
    Sottotitoli: italiano per non udenti
    Nessun extra se non il menù con i capitoli
    Durata effettiva: 1h, 24m e 20s

    Immagine al minuto 0.41.50. Bob Chiaromonte (Vittorio Gassman) sbircia con il canocchiale le bellezze femminili, invitato, a pagamento, dalla bellissima ragazza inglese.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/PDVD-153.jpg[/img]
    Ultima modifica: 8/09/20 19:31 da Zender
  • Curiosità Zender • 9/02/22 14:33
    Capo scrivano - 48405 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images59/scatenato300.jpg[/img]
  • Discussione Apoffaldin • 27/10/24 09:23
    Galoppino - 190 interventi
    GUARDIE E LADRI IN PLATEA DURANTE IL FILM

    A Milano una sera di metà gennaio del 1970 due pattuglie della polizia incrociarono un'auto Giulia che ritennero sospetta. Dopo aver verificato che risultava rubata si lanciarono al suo inseguimento fino a viale Cassiodoro. Qui i tre ladri scesero dall'auto, entrarono nel cinema Abanera e si infilarono in platea durante la proiezione del film.

    Aggiunge l'anonimo cronista: "Mentre gli ignari spettatori continuavano a seguire le avventure de Lo scatenato interpretato da Gassman, gli agenti hanno cominciato la ricerca dei tre malviventi".

    Due furono localizzati e arrestati non appena si accesero le luci, il terzo riuscì a fuggire da un'uscita di sicurezza.

    Per terra in sala fu trovata "una pistola calibro 6,35 con un colpo in canna".

    FONTE: Tre fuggiaschi si rifugiano nel cinema, in Corriere d'informazione, 16-17 gennaio 1970, pag.5.
    Ultima modifica: 27/10/24 09:30 da Apoffaldin