Decamerotico uscito nella fase terminale del genere, che risente del cambio di regia: iniziato da Massaccesi venne portato a compimento da Scandariato (già seconda unità per Sollazzevoli Storie...) a causa di insorti contrasti con la produzione. Glauco Onorato (celebre per lo spot delle pagine gialle e voce frequente di buon doppiatore) riveste i panni dello squinternato cacciatore Nuccio Tornaquinci, che si appropria dell'identità di Fra' Tazio per meglio adagiarsi (causa possessione) tra le braccia della bella (maritata) Monna Lisa (C. Linder).
MEMORABILE: La frase di circostanza pronunciata dal (finto) frate: "Vade retro Satana!".
Decamerotico scritto da Chiosso e Palazio di livello niente male per quasi un'ora, segnalandosi così fra i meno peggio nel genere. Merito di una sceneggiatura talora frizzante, con alcuni tocchi addirittura eleganti (notevole l'incontro fra il finto Tazio e l'Alighieri), capace di allusioni lessicali divertenti, neppure troppo volgari. Brodo molto allungato, quasi tedioso, nell'ultimo terzo. Tolti Onorato e la veterana Sini (che mostra le poppe), la recitazione degli attori più presenti è molto mediocre. Location tipiche per genere (Gubbio, spacciata per Firenze!!!) e per decennio (il Treja).
MEMORABILE: Gli occhi della Linder. E quando dico "occhi", intendo proprio gli occhi.
La felice idea di partenza dell’esorcismo come sotterfugio per conquistare le grazie delle altrui donne esaurisce presto le potenzialità e già subito dopo la sua prima applicazione decade a gioco di equivoci e scambi di persona lento e snervante. Rispetto ad altri titoli decamerotici si distingue per più esplicite allusioni sessuali – vedi l’eterodosso significato attribuito alla formula “Vade retro, Satana!” e per una maggiore cura dell’ambientazione, ricca di autentici scorci medievali e di un simpatico riferimento a Dante Alighieri.
MEMORABILE: La formula esorcistica pronunciata da Onorato: «Terque quaterque testiculi tactis...»; Dante Alighieri mentre attende alla Divina Commedia.
Malgrado il soggetto esilissimo (che si può scrivere su uno scontrino del bar), un decamerotico tra i migliori (al livello della Calandria e dell'Ubalda). Erotismo e volgarità verbali (relativamente) contenuti, ambientazione medioevale ben curata, musichette trascinanti da cartoon e una trama che, quando rischia di annoiare, si sposta sui divertenti personaggi di contorno (il vero fra' Tazio, i sicari siciliani, la grassa locandiera e perfino Dante). Chi ama il genere apprezzerà.
MEMORABILE: "Vade retro" "De retro?"; Il contadino che vede sporgere un sedere dalla carrozza: "Buongiorno, signor conte".
Uno dei migliori decamerotici, senza dubbio. Pur rivelandosi in alcuni punti piuttosto scontata, la storia è sempre veloce, non annoia e procede liscia per tutta la durata. Certo, l'espediente dell'esorcismo dopo un po' stanca. Ma a ravvivare il tutto ci pensano una carrellata di splendide donne, la simpatica coppia Onorato-O'Connor e alcuni momenti da film superiore, come l'incontro con Dante Alighieri. Niente di straordinario, ma godibilissimo.
Uno dei decamerotici almeno passabili. Le astuzie per cogliere il fiore delle mogli e delle pulzelle si sommano (con le dovute cautele!) alla struttura della commedia plautina, fra scambi di identità ed equivoci sessuali. Meno grassoccio del previsto, anzi garbato in alcuni snodi e con due protagonisti di sicuro mestiere. Qualche piccola zampata qua e là (l'incontro con Dante cui si suggeriscono alcuni luoghi del poema), il ritornello comico (i due sicari) e un andamento gradevole. Ma sì, due pallini.
Decamerotico fra i meno scalcinati della compagnia, girato, fotografato e montato con una certa cura. Ovviamente l'esilissima trama non si discosta dagli eterni canoni del genere fra veri e finti frati, mogli vogliose e mariti gabbati, ma il tutto scorre via in modo abbastanza fluido, senza eccedere in becere volgarità e con qualche simpatica trovata, come il colloquio fra il protagonista e Dante Alighieri. Di tutto rispetto il ricco gineceo che riunisce varie habituè del filone fra cui la Linder, la Keil e la Bianchi. Linda Sini si mostra inaspettatamente con le poppe al vento.
MEMORABILE: Il finto frate che suggerisce all'Alighieri alcuni versi della Divina Commedia.
Pur non addentellandosi, come avveniva invece in altri decamerotici, a fonti letterarie medioevali, i temi sono quelli tipici di Boccaccio o di Chaucer, trattati con un umorismo goliardico e ricorrendo a una commedia degli equivoci che tiene per il primo tempo, mostrando poi la corda. Le scenografie e i costumi denotano una discreta cura, mentre la regia è sufficientemente curata, cercando di conferire dignità a un'opera usa e getta che si lascia vedere. Si ricama tanto su situazioni già viste e l'unica idea originale è l'incontro con Dante Alighieri intento a scrivere la Commedia.
Nel filone decamerotici, sicuramente uno dei più tecnicamente curati e generalmente gradevoli. Belle ambientazioni e scenografie, mentre la simpatia del cast fa il resto (spicca l'inedito Glauco Onorato). Certo qualche sciocchezza c'è, tipo un paio di gag coi sicari più inetti del cinema, ma ben poca roba rispetto alla media del genere. Sul versante erotico, si segnala qualche topless e qualche bel lato B, ma nulla di veramente spinto. Più che altro sono le situazioni equivoche a far alzare la temperatura. Motivetto orecchiabile. Simpatico e veloce.
MEMORABILE: Lo sfilatino; Vade retro Satana (De retro?); Con Dante Alighieri.
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DECAMEROTICO - La serie completa Titoli della serie Decamerotico distribuiti da noi in VHS grazie alla Shendene & Moizzi, componenti il ciclo "La commedia boccacesca all'italiana" (ogni titolo contiene il link alla scheda davinottica del film):
Scusate non sapevo dove inserire questa triste notizia. E' morto l'attore e doppiatore Glauco Onorato. R.I.P.
DiscussioneZender • 5/01/10 17:31 Capo scrivano - 48752 interventi
Sì, ne parlammo, quando morì. Gran brutta notizia, anche per il nostro doppiaggio, vista la mole di personaggi doppiati dal nostro nella sua (ehm) onorata carriera.