Il Malessere degli (e negli) Anni '70
Cercando cercando tra le pellicole italiane degli anni '70 si scopre, con cadenza sempre in crescendo, che il nostro Paese non è stato solo (e soltanto) quello della commedia sexy o dei thriller alla
Dario Argento.
Ci sono pellicole che testimoniano i malesseri di un'epoca, come questo grande (e stilisticamente alto)
Ammazzare il Tempo, già in grado, nel 1979, di fare una lucida autocritica su una società post-sessantottina che sembra essere gravemente sofferente e malata.
Lo strepitoso ruolo di una bravissima
Stefania Casini (che non lesina scene di nudo e di amore lesbico) viene supportato dal sempre bravo
Flavio Bucci e dalla sfortunata
Paola Morra.
La società dell'epoca, in piena disgregazione di valori (famiglia, affetti, lavoro) sembra rimbalzare sulle immagini di una pellicola dolorosa e tutt'altro che piacevole (probabile motivo del linciaggio al botteghino).
Resta un film denuncia, realizzato in maniera cristallina (grazie all'ottimo testo di partenza: l'omonimo libro scritto da
Lidia Ravera) ed in grado di smuovere il cervello dello spettatore:
per l'ennesima volta posto di fronte ad un Opera cinematografica di alto valore, ottimamente scritta, diretta e recitata.
Un plus valore è costituito dalla presenza d'un brano musicale della grande
Anna Oxa (
Un'Emozione da Poco) in grado di suscitare salutari brividi quando la traccia parte... all'interno di una squallida camera di detenzione...
Il regista si ferma qua (aveva diretto solo un corto, nel 1974, dal titolo
Domani), ma proseguirà come scrittore, tanto che -guarda caso- la notevole miniserie televisiva diretta da Puglielli (2008,
Zodiaco), è co-sceneggiata da
Mimmo Rafele.
Ultima modifica: 20/05/08 09:16 da
Undying