Bernadette - Film (1943)

Edificante biografia della pastorella di Lourdes, un "santino" cinematografico hollywoodiano di lunghezza spropositata (dura oltre 2 ore e mezza), rozzo fin che si vuole dal punto di vista ideologico ed anche religioso (l'apparizione in particolare è una summa di banalità), ma di innegabile bellezza formale. Jennifer Jones, troppo bella e sensuale per essere credibile nel ruolo, è attorniata da un cast di solido mestiere (Price, Cobb, Bickford) e questo, insieme alla regia di king, val bene la visione.

Comunque la si pensi dal punto di vista religioso, le apparizioni di Luordes costituiscono un ottimo "pretesto" cinematografico del quale si appropriò (con grande rispetto dovuto al tema) il regista Henry King, che confeziona il classico polpettone hollywoodiano, formalmente impeccabile e trascinante grazie alla forza delle immagini ma per molti versi scontato, banale e privo di personalità. Cast di alto livello nel quale è presente il grande Vincent Price.

A parer mio uno dei 4-5 film in cui, oltre alla rappresentazione di un fatto, si riesce anche a comunicare un messaggio, con in più il merito di non essere un kolossal (ad eccezione per la durata) né di averne i mezzi. King firma un bel film, costruito "all' antica" e forse per questo ancora capace di mantenere una sua forza interiore, arrichito dalle musiche di Newman. Brava la Jones in un ruolo che forse non le era particolarmente congeniale, ma la differenza la fa il resto del cast, composto da nomi di peso e caratteristi notevoli. ***1/2

Premio oscar a Jennifer Jones nelle vesti della povera pastorella di Lourdes che diventerà santa e farà scaturire una fonte famosa e oggetto di pellegrinaggi senza sosta. Il film è lungo, eppure non esauriente su un piano agiografico e quindi, puntando molto sull'aspetto drammatico-espressivo, lascia un po' insoddisfatti dentro. Restano il magico clima scenografico e la ricostruzione degli ambienti, seppur un po' troppo idilliaci.

Film eccessivamente lungo che ha il suo punto più debole proprio nella recitazione lenta, spesso esasperata (ed esasperante) della protagonista (la bellissima Jones, fin troppo procace e matura per il ruolo della giovanissima e smunta Bernadette). In parte il resto del cast, principalmente Price in un ruolo negativo. Intreccio votato alla drammatizzazione; da salvare musiche, ricostruzione ambientale e finale intenso.