Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Degno erede delle case a sinistra e delle Jennifer violentate, EDEN LAKE si aggancia alla moda imperante del “torture” e ce ne offre una variante inglese, boschiva, con Kelly Reilly e Michael Fassbender che sperano di farsi un weekend romantico in riva al lago e finiscono invece in preda a un gruppetto di adolescenti terribili; che prima fanno i furbi in riva e si comportano maleducatamente infischiandosene delle sensate richieste di lui, poi alzano il tiro e cominciano la caccia vera e propria. La formula non è certo diversa da quella abituale, con lei candida...Leggi tutto bellezza bionda che si sporca minuto dopo minuto sempre più ricoprendosi di fogliame, fango e sangue, lui che poveretto azzarda una reazione ma gli va decisamente male. E i ragazzini terribili? Loro si lasciano guidare dal più teppista del gruppo, pronto a istigare chi si comporta da debole a fare ciò che mai farebbe. Abbondando spudoratamente nell'inserire scene già passate in rassegna mille volte dal genere (a partire dall'assedio in macchina e da troppe sequenze di suspence forzata), concedendosi un po' troppo a un'estetica della sofferenza che sottrae realismo (la Reilly entra in un cassonetto dal fondo liquamoso col viso appena sporco e ne esce completamente nera: ci ha sguazzato dentro per diletto?) ma trovando comunque nei giovanissimi un nemico se non altro un po' differente dal consueto, il film procede soprattutto grazie alla perizia registica di James Watkins, non particolarmente virtuoso ma abile nel trovare buone inquadrature e nel gestire la progressione drammatica degli eventi. Fassbender un po' ingessato, meglio la Reilly, che segue senza troppe difficoltà le orme delle tante eroine inzozzate che hanno tracciato la via del genere. A convincere è comunque soprattutto la parte finale, nella quale è racchiuso il succo delle riflessioni su cui vorrebbe convogliare l'attenzione il film. Perché a volte, qua e là, va detto che EDEN LAKE sa anche sorprendere, con svolte inattese e ulteriori scatti di violenza che colpiscono per crudezza e fredda ferocia. Ambienti e fotografia di grande suggestione, ben reso il fastidioso, insopportabile atteggiamento dei ragazzi, privi di qualsiasi inibizione e intellettualmente piatti, educati a dominare sul prossimo sfruttando le minacce e la violenza. E forse basta che solo il capobranco sia così per condizionare gli altri, incapaci di reagire o di immaginare una vita diversa...

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/12/08 DAL BENEMERITO SCHRAMM POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/03/16
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Schramm 31/12/08 22:37 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

Come aggiornare oggi dinamiche retoriche grammatiche e sconquassi del savage/deliverance horror e del rape-and-revenge del calibro di I spit on your grave e Un violento weekend di terrore? 1) Sostituendo figli illegittimi di genitori illegittimi al solito gruppetto di villici, per sensibilizzare al crescente fenomeno del bullismo/teppismo minorile 2) Elidendo catarsi e zuccherini dell'ultimo secondo, anzi rilanciando con un twist provocatorio e spietato ma coerente (l'unico ammissibile). Il tutto sotto l'egida di ferocia belluina e tensione da mal di fegato. Non si dica poi che un Them è bello.
MEMORABILE: Commento di uno spettatore: "Questi ragazzini sono la motivazione dell'esistenza di aborto e profilattici". Credeteci ciecamente.

Supercruel 15/02/09 20:50 - 498 commenti

I gusti di Supercruel

Più che buono questo slasher inglese diretto da Watkins. Su una struttura piuttosto classica per il genere, viene innestato l'attuale fenomeno del bullismo e delle gang giovanili. Ed è in questo senso che il film assume una chiave di lettura terrificante: nessun boogeyman, ma una manciata di ragazzini sbandati, bestiali, violenti, sadici. Alcuni snodi sono forzati od esagerati, ma il film fa il suo sporco dovere, tanto che dopo la visione si ha ben poca voglia di farsi un giro per strada...

Harrys 23/02/09 20:38 - 687 commenti

I gusti di Harrys

Un enorme pugno allo stomaco. Qualche clichè del caso, che comunque non intacca più di tanto la sostanza; con un'attenzione maggiore ci saremmo trovati dinnanzi ad un film straordinario! In cuor mio spero si tratti solamente di una estremizzazione della realtà odierna (mediatica, sensazionalista, superficiale...), altrimenti saremmo davvero alla frutta. Da vedere in un giorno in cui si è particolarmente allegri.

Lucius 1/05/10 00:48 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Terrificante, sorprendente thriller figlio di Arancia meccanica e ancora angosciante, inquietante coinvolgente e realistico, in stile Wolf creek. Il film vede i due protagonisti in balia di una banda di minori disadattati che si rivelano feroci assassini senza scrupoli. Una caccia spietata ed un filnale originale al fulmicotone, tutto girato con grande abilità registica. Ferocemente lodevole.

Cotola 2/06/09 21:19 - 9068 commenti

I gusti di Cotola

Film dai risvolti narrativi abbastanza noti (prende un po' qua e un po' là da diverse pellicole) che tuttavia si segnala per una notevole e coraggiosa dose di violenza massiccia, spesso disturbante e comunque priva di consolazioni, andando incontro ad un finale per nulla accomodante. Ciò lo rende spesso sgradevole e comunque non per tutti i gusti. Non innovativo ma in ogni caso meritevole di essere visto.

Brainiac 9/06/09 23:13 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Buon horror. La tensione (almeno all'inizio) è fatta crescere dosando piccoli tocchi realistici (i vicini litigiosi, la cameriera ostile). Il senso di minaccia imminente è reso bene. Anche la critica sociale ai genitori assenti che creano piccoli mostri coglie il bersaglio. I ragazzi lasciati crescere da soli nel bosco, accurata metafora, finiscono per sfogare i loro istinti brutali sull'ennesima coppia di sfigati in gita. Anche molte pecche, molti deja vu, che in ambito "coppie assediate" me lo fanno preferire a Them e a The strangers ma non a Vacancy.

Orson 1/07/09 15:46 - 122 commenti

I gusti di Orson

Bah... abbastanza ingenuo e forzatamente sensazionalistico questo horror inglese tanto acclamato dai cinefili italiani (per un eccesso di esterofilia?). Innanzitutto la trama fa acqua da tutte le parti. Molti i passaggi poco credibili, uno su tutti: la donna che rimane a guardare per interi minuti mentre il suo uomo viene torturato, senza che provi a chiamare qualcuno (ha un cellulare) o che si dia alla fuga. Ma anche all'inizio: perché rimanere a campeggiare lì, nonostante le prime aggressioni? Eccessivo e improbabile nelle scene di violenza.
MEMORABILE: Il litigio che si scatena per il cane è francamente ridicolo. Un po' come tutto il film.

Daniela 17/03/10 06:25 - 12682 commenti

I gusti di Daniela

In questo buon horror inglese, coppia cittadina in gita sui bordi di un laghetto viene presa di mira da una banda di ragazzini, in un crescendo che esaspera e stordisce, fino all'epilogo che ribalta la prospettiva (non figli degeneri ma frutti conseguenziali "tale padre tale figlio"). Occhio al mestiere di Jenny: è una maestra di asilo e vederla all'inizio alla prese con bimbi poco più piccoli di quelli che poi incontrerà nel bosco ci rende ancora più partecipi del suo sgomento di fronte ad una violenza tanto bestiale quanto consapevole (le riprese col telefonino come arma di coercizione).
MEMORABILE: Quando il capo del branco obbliga i suoi compagni, anche quelli reticenti, ad infierire col coltello sul corpo dell'uomo legato col filo spinato

Greymouser 25/04/10 17:50 - 1458 commenti

I gusti di Greymouser

Una rappresentazione inquietante e angosciosa della banalità e puerilità della violenza, emblematicamente rese dal fatto che a perpetrarla siano degli adolescenti, E soprattutto non rassicura la giusta notazione che la violenza stessa non germina dal vuoto, ma si nutre e si gonfia all'interno di contesti sociali che la coprono e la blandiscono. Nessun lieto evento, nessun lieto fine in questo film disperante e nichilista.

Jandileida 14/07/10 16:56 - 1568 commenti

I gusti di Jandileida

Un gruppo di giovani teste vuote inglesi perseguita una coppietta in viaggio romantico. Detta così sembrerebbe il festival dell'ovvietà, e invece il film più va avanti più si incupisce, più diventa violento e più si allontanano le speranze di vedere "l'amore vincere sull'odio". Watkins imprime alla sua creazione un ritmo serrato e calca con decisione sul tasto della violenza più pura ed insensata, tanto più orrenda visto il corifeo che se ne fa portatore. Bravi gli attori, peccato per qualche buco nella sceneggiatura.

Jack O'Connell HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Il segreto di Joe GouldSpazio vuotoLocandina L'avventuraSpazio vuotoLocandina Cronisti d'assaltoSpazio vuotoLocandina Harry Brown

Rebis 2/07/10 16:08 - 2342 commenti

I gusti di Rebis

Eden Lake dura solo ottanta minuti ma ce n'è abbastanza per mettersi in pari con i più efferati survival e torture-porn dell'ultima generazione. La sfida è ormai chiara: chi riuscirà a estinguere in noi anche l'ultimo barlume di speranza? Watkins ci riesce alla grande, a costo di calcare la mano e imporre forzature in fase di sceneggiatura (difetto comune alla stragrande maggioranza di film analoghi). Serrador non c'entra nulla, perché qui qualsiasi evasione nel fantastico è negata. Siamo all'esposizione della pura violenza antropomorfa, dalle parti di Them, Hooper o giù di lì. Insostenibile.

Myvincent 16/07/10 14:27 - 3751 commenti

I gusti di Myvincent

Un tranquillo week-end di paura in salsa Rambo, ma sfortunatissimo, troppo per essere veritiero. La boy-gang sarà pure un fenomeno di urgenza sociale e su cui gettare luce, ma questa coppia di giovani vittime ha la predilezione di ficcarsi nelle situazioni più spiacevoli. Affidiamoci ad altri modi per capire cosa non funziona nelle famiglie "difficili". Amen.

Herrkinski 6/08/10 01:13 - 8134 commenti

I gusti di Herrkinski

La critica sociale al dilagante fenomeno del bullismo è chiara ed incisiva; forse sarà anche esagerato, ma il film fotografa una situazione di disagio e criminalità giovanile non tanto lontana dalla realtà attuale. Ma la pellicola funziona anche sotto il profilo puramente filmico: se si ignora qualche ingenuità, si solidarizza con i due sfortunati interpreti e la tensione è in costante crescendo, fino al disperato e inevitabile finale. Pur non raggiungendo i livelli di degenero di un Frontiers, la dose di violenza e crudeltà è molto alta.

Macguffin 11/11/10 20:56 - 124 commenti

I gusti di Macguffin

Novelli Adamo ed Eva vengono cacciati, in un crescendo poco plausibile – ed è forse l'unica pecca di un film teso e crudo come pochi - dal Paradiso del fine settimana borghese. Come Haneke in Funny Games, Watkins gioca offrendoci speranze di revenge puntualmente disattese: pietà l'è morta e si è portata nella tomba ogni legame che non sia quello familiare. Il Male ce lo siamo cresciuti in casa e lo proteggiamo pure. I bambini di inizio film saranno gli aguzzini del futuro? Amaro e beffardo.
MEMORABILE: La tortura di gruppo.

Gestarsh99 26/03/11 20:49 - 1395 commenti

I gusti di Gestarsh99

Sotto la scorza coriacea di survival-thriller crudelissimo e sozzamente incompromissorio, è semplice individuare la sagoma scura di una violenza giovanile in rapida evoluzione, soprattutto oltremanica. Non è un caso che la protagonista sia proprio una maestra d'asilo, figura deputata alla sana educazione delle nuove generazioni, che dovrà però scontrarsi con un istituto famigliare corrotto e colpevole delle disgrazie dei propri figli. Taluni eccessi studiati stemperano l'intenso realismo sociologico di fondo ma l'ottima Reilly tiene in piedi la storia sino al suo spietato epilogo.
MEMORABILE: L'epilogo senza speranza...

Lupoprezzo 29/04/11 00:26 - 635 commenti

I gusti di Lupoprezzo

Questo film, pur scontando una certa mancanza di originalità, riesce a fare il suo dovere. Un thriller amaro, con un epilogo ammirabile nell'affondare il colpo e tutto sommato plausibile, visto il tratteggio di una provincia marcia genitrice di piccoli mostri. La sceneggiatura in certi punti esagera, ma regge bene dopotutto. Convincente la prova della bella maestrina d'asilo e del sul partner. Anche i ragazzini se la cavano.

Mickes2 29/05/11 17:16 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Una sorta di Them in salsa inglese. Se la pellicola francese suggeriva, lasciava presagire, costruiva l’atmosfera tra luci e ombre e puntava sul vedo-non vedo, con sufficienti risultati, il film di Watkins è agli antipodi per struttura narrativa. Il messaggio arriva subito forte e chiaro: c'è una critica di fondo alle famiglie, alla mancata educazione dei ragazzi che vengono lasciati in balìa di loro stessi. Il regista non si trattiene, fa vedere tutto e subito, costruisce un buon livello di tensione ed è spietato nel finale. Non esente da difetti, ma riuscito.

Puppigallo 11/10/13 16:20 - 5291 commenti

I gusti di Puppigallo

In questo caso, dire "Son ragazzi..." non basterebbe a giustificare le loro "simpatiche marachelle". Detto ciò, se dal punto di vista della sceneggiatura non c’è niente di particolarmente nuovo sotto il sole, da quello dell’ambientazione e dell’escalation di violenza, che sfocia nella follia omicida, si può constatare che il regista non è uno sprovveduto, sapendo dosare la tensione e sfruttando piuttosto bene il “campo di battaglia”. Un po’ si esagera, rischiando di trasformare in macchiette gli psychogiovani (specialmente il capo, con le sue crisi violente), ma il risultano non è male.
MEMORABILE: Accoltellato, nascosto inutilmente in una fetida palude e bruciato; La minaccia, con tanica di benzina, per far tornare la protagonista, che non torna

Capannelle 11/01/16 00:01 - 4416 commenti

I gusti di Capannelle

Buono e vicino a un voto maggiore se non fosse per alcune forzature nella seconda parte. Il regista è bravo a impostare la storia e poi ad alimentare e mantenere vivo il fuoco della tensione, facendo crescere il disprezzo verso la marmaglia di ragazzini che per la verità sembrano diventare un po' troppo onnipotenti e cattivi ma nel genere abbiamo assistito a ben altre corbellerie. Finale amaro che lascia un sapore del tutto particolare.

Werebadger 22/02/16 23:32 - 270 commenti

I gusti di Werebadger

Una tranquilla gita nei boschi per una coppietta si trasforma in un incubo quando i due si troveranno a scontrarsi con un gruppo di giovani teppisti. Bel thriller inglese che, prendendo ispirazione da film come Cane di paglia o Non aprite quella porta, propone (con abbondanza di cattiveria e violenza) una valida critica alla delinquenza infantile, spesso e volentieri ignorata e incoraggiata dai genitori. Notevoli le intepretazioni (Fassbender all'epoca poco conosciuto è sempre bravo, O'Connell odiosissimo e credibile). Da vedere.
MEMORABILE: L'accoltellamento ripreso con il cellulare (in odore di snuff-movie); Le frasi dello speaker radiofonico su aborti e preservativi; Il beffardo finale.

James Watkins HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina The woman in blackSpazio vuotoLocandina Bastille day - Il colpo del secoloSpazio vuotoLocandina Harry Palmer - Il caso IpcressSpazio vuotoLocandina McMafia

Taxius 28/02/16 16:58 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Agghiacciante e insolito rape and revenge (scene di sesso e violenza sessuale non ci sono) costruito come una matrioska, nel senso che è un continuo botta e risposta di violenza tra le due fazioni (coppetta vs ragazzini) con un continuo cambio di ruolo tra preda e cacciatore, diverso quindi dai vari L'ultima casa a sinistra e Non violentate Jennifer in cui i ruoli si invertono solo una volta. Finale geniale, che lascia a bocca aperta. Terrificante, ansiogeno e bello, sicuramente tra i migliori del genere. Da vedere!

Hackett 1/03/16 08:04 - 1867 commenti

I gusti di Hackett

Il film parte da un plot abbastanza risaputo che potrebbe scoraggiarne la visione. Strada facendo, però, si capisce che ci troviamo di fronte a una pellicola che ha la forza di distinguersi grazie a un utilizzo freddo e spietato della violenza e a una sceneggiatura che non si preoccupa mai di rassicurare chi guarda. Piccolo esempio di cinema cattivo, pessimista, senza spinte moralistiche.

Pumpkh75 9/03/16 22:43 - 1753 commenti

I gusti di Pumpkh75

Gelidamente notevole: riesce a squassare la placida visione dello spettatore tormentandolo con ferini e assoluti sentimenti di avversione verso i giovani carnefici e azzera la convenzionalità oggettiva di alcune scelte con un crescendo di crudeltà e asettico disagio che ha pochissimi eguali nel genere. Bravissima la Reilly e ahimè i ragazzini mentre alcune situazioni sono realmente difficili da digerire: ne è esempio l’ultima inquadratura, senza speme né consolazione, che si stampa in testa e non se ne va. Allibente.

Undying 12/12/16 18:02 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Opera (in senso letterale) d'esordio di Watkins, ovvero produzione inglese dal carattere narrativo nero come la pece, avvilente e deprimente ma a suo modo sublime per la cima di lirismo che riesce a toccare come melodramma e nella rappresentazione d'una realtà (cruda e feroce e con una chiusa tutt'altro che catartica) che si vorrebbe essere solo finzione cinematografica. Ispirato da classici, su tutti il Weekend di paura di boormaniana memoria, il cineasta manovra con competenza i convincenti interpreti e dirige da Dio una pellicola da urlo.
MEMORABILE: Jenny (Kelly Reilly), per sfuggire agli inseguitori, si nasconde in un cassonetto...

Galbo 26/04/16 05:45 - 12405 commenti

I gusti di Galbo

Durante una gita al lago, una coppia è perseguitata da un gruppo di giovani teppisti. Piuttosto considerato dalla critica, un thriller che non reca novità dal punto di vista narrativo. L'andamento  della storia è prevedibile, ma il regista governa bene la tensione contrapponendo con efficacia una situazione altamente drammatica ad un contesto ambientale idilliaco. Alcune sbavature della sceneggiatura portano a qualche forzatura della trama ma al netto delle inevitabili esagerazioni, la storia regge anche grazie a interpreti credibili.

Mco 22/03/17 11:52 - 2330 commenti

I gusti di Mco

Accamparsi vicino a un lago non è una buona idea sin dal 1980, come ci insegnò Sean Cunningham. Ma due fidanzati in odor di matrimonio, forse, non lo sanno e scelgono l'eponimo laghetto sperduto per un fine settimana da sogno. Watkins ci mette poco a trasformare la serenità in inquietudine e lo fa con pretesti semplici (il volume della radio, il cane molesto) ma efficaci. Da lì il passo è spedito verso sentieri di terrore che sprofondano protagonisti e spettatori in gironi infernali popolati di giovani allo sbando e natura selvaggia. Feroce.
MEMORABILE: La Reilly che si copre quando capisce di essere spiata dai ragazzotti; Le riprese con il telefonino.

Fulcanelli 17/05/17 02:47 - 135 commenti

I gusti di Fulcanelli

Discreto thriller particolarmente cattivo che si lascia seguire senza difficoltà. A dispetto di ciò, a causa di una sceneggiatura banalissima il tutto finisce per scemare in qualcosa che non lascia spazio a null'altro che una sensazione di inevitabilità. Coincidenze su coincidenze che sbucano ogni 5 minuti, protagonisti tonti che fanno l'esatto opposto di quello che dovrebbero fare per salvarsi e via dicendo. In superficie un buon film d'intrattenimento ma nel profondo è paccottiglia.

Buiomega71 17/06/17 01:08 - 2920 commenti

I gusti di Buiomega71

Anche se la ghenga di spietati adolescenti sembra una versione carognesca dei Goonies e la violenza e il sadismo rimangono nella media (poco riuscita la tortura a suon di coltelli e tagliarini a Fassbender), si deve dare atto a Watkins di aver messo su un survivor-movie coi controcosi, pregno di tensione a piene mani, denso di liquami olezzosi (il cassonetto), roghi, di labirinti boschivi e reminiscenze selvaggio/ancestrali al Signore delle mosche. Spesso crudele (la fine di Cooper, il ragazzino dato alle fiamme) e con un finale che nega ogni salvezza. Quasi una dea della guerra Kelly Reilly.
MEMORABILE: Brett tira fuori il pene come "benvenuto" alla coppia; Jenny corre e si infilza un piede; "Mettetela nella doccia"; La "resurrezione" dal cassonetto.

Piero68 9/08/17 11:32 - 2958 commenti

I gusti di Piero68

Un po' horror un po' sferzante denuncia sociale contro il vuoto esistenziale che le nuove (e vecchie) generazioni cercano di colmare con la violenza. Nichilista oltre misura, deve però pagare scotto per alcune forzature della sceneggiatura necessarie all'epilogo voluto. Disturbante perché reale è però evidente che fa incetta da altre pellicole simili. La cosa interessante è che anche il comportamento iniziale della coppia è a suo modo violento e nichilista, rafforzato dalle convinzioni sulla loro superiore posizione sociale. Doppiaggio pessimo.
MEMORABILE: In negativo: Gli rubano la macchina, cercano di investirli una prima volta e loro invece di chiamare la polizia vanno a cercare i bulli.

Kinodrop 14/09/17 18:14 - 2970 commenti

I gusti di Kinodrop

Un weekend idilliaco sulle rive di un lago si trasforma in un incubo per la coppia in cerca di tranquillità, per opera di una crudele gang di spietati ragazzetti. All'inizio è tutto più credibile per l'accuratezza del teatro degli eventi e dei personaggi; poi, man mano che la violenza monta, si evidenziano i limiti della sceneggiatura e la "caccia all'uomo" si avvita in sequenze ripetute, talvolta irrispettose della verosimiglianza. Ben dosati la tensione e l'orrore che si percepiscono nelle vittime, poco chiara la funzione "giustificatoria" del villaggio.
MEMORABILE: Le sevizie di coltelli e il rogo; Lo spunzone nel piede; Il finale.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Ring of fire - Arena di fuocoSpazio vuotoLocandina HuachoSpazio vuotoLocandina Corte marzialeSpazio vuotoLocandina The visitor

Belfagor 25/11/17 10:51 - 2690 commenti

I gusti di Belfagor

Nel periodo dei giochini hanekiani, ecco spuntare una sovversione del genere home invasion: questa volta sono i due protagonisti a "invadere" la realtà chiusa e minacciosa di una zona sconosciuta, con tutte le conseguenze del caso. Le novità si esauriscono qui, il resto è la solita sequela di violenze, sociopatia gratuita e coincidenze tirate per i capelli, con troppi prestiti da King, Serrador e Boorman che non lasciano spazio all'originalità. Da ricordare solo per una delle prime apparizioni di Fassbender sul grande schermo.

Giùan 8/09/18 15:15 - 4576 commenti

I gusti di Giùan

Convincente e capace di crescere alla distanza. Watkins, muovendosi tra le regole del genere. è bravo a instillare dapprima un certo fastidio (se non una sostanziale antipatia umana) nei riguardi della coppia di fidanzatini amanti della natura inviolata, per poi metterli alla mercè di una (in)credibile deriva socio-antropologica, tra le più ributtanti del cinema contemporaneo. L'ultimo quarto d'ora (incorniciato poi dall'estremo finale senza compromessi) è di un'angoscia magistralmente cadenzata sul piano tecnico e narrativo. Coraggiosa prova della Reilly.

Lupus73 20/01/20 10:48 - 1499 commenti

I gusti di Lupus73

Vengono in mente Un tranquillo weekend di paura per la comunità chiusa e torbida e Liberi armati pericolosi per come questo film mette in mostra dei ragazzini violenti e senza limiti. Inquietante per il tema e senza luce di speranza (alla Them), teso, crudele, psicologicamente pesante, ambientato intorno a un bosco lacustre tanto torbido e sordido quanto la comunità limitrofa; un discreto pugno nello stomaco, con diverse forzature e molto pessimismo (a volte gratuito), con una conclusione al fiele poco calibrata per il tipo di film.

Pesten 19/01/20 10:05 - 792 commenti

I gusti di Pesten

La visione a posteriori di questo film mostra una pellicola che, nonostante i suoi 12 anni di vecchiaia, ancora regge l'urto. Se la storia e lo svolgimento sono gli stessi di migliaia di altri survivor film, in questo è il livello di ansia generato che batte praticamente tutti. L'escalation di violenza e brutalità è di alto livello e nasconde un'accusa poco velata a un certo degrado inglese aumentato proprio negli ultimi anni. Ottimo l'uso delle location.

Fedeerra 8/01/21 03:43 - 770 commenti

I gusti di Fedeerra

A far paura in questo film è la violenza ingiustificata, quella fine a stessa, quella che nasce dal sentimento di disagio, dall’idolatria scellerata e da un senso della morale pressoché inesistente. Watkins poi ci va giù pesante col torture-porn, toglie ogni barriera tra vittima e carnefice e lascia colare litri di inaspettato sangue. Che l’unico personaggio positivo sia poi quello costretto a commettere le azioni peggiori è solo un punto a favore. Brava la Reilly ma decisamente anonimo tutto il resto del cast (Fassbender compreso).

Rambo90 22/09/21 02:12 - 7706 commenti

I gusti di Rambo90

Thriller horror di quelli senza speranza, che appare già visto ma che sa come intrattenere e contorcere lo stomaco di chi guarda. Non tanto per le efferatezze (si è visto di peggio) ma per la crudeltà e il cinismo con cui sono messe in pratica dai personaggi. Molto brava la Reilly, mentre Fassbender pur funzionante appare in effetti pochino. I ragazzi sono poi un insieme di antipatia unica, e la classica ambientazione boschiva aiuta a creare ansia e tensione. Buono.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Buiomega71 • 17/06/17 00:44
    Consigliere - 26055 interventi
    Il dvd della Pulp ha la durata effettiva di 1h, 27m e 19s
    Ultima modifica: 17/06/17 10:18 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 17/06/17 10:15
    Consigliere - 26055 interventi
    Le aspettative erano assai alte (mi succede sempre così quando un film viene messo sugli scudi, soprattutto quando si decantano efferatezze e insostenibilità) e non sono rimasto deluso, almeno, non nella misura in cui...

    Ecco, forse me lo aspettavo più sadico e "sporco" (nulla a che vedere con un I spit on your grave, per dire, che c'ha poco o nulla con cui spartire, se non l'ambientazione boschiva e le riprese amatoriali dei supplizi) e l'unica scena di "torture" non e nemmeno realizzata benissimo (Fassbender legato con filo spinato e bersagliato da coltellate e colpi di taglierino).

    Però, c'è da dire, che Watkins mette su un "survivor movie" coi controcosi, dispensa tensione a piene mani, non molla mai la presa e tuffa in una condizione di sopravvivenza che ha ben pochi rivali

    A dispetto del tema (gli adolescenti completamenti svuotati da ogni remora o coscienza e imbestialiti-ma forse solo il ragazzo di colore e il campo branco Brett, palesemente psicopatico, gli altri succubi loro malgrado, vedere il povero Cooper-) mi ha ricordato più le ancestrali derive selvagge del Signore delle mosche che nemmeno i classici sui ragazzini pestiferi (tipo Ma come si può uccidere un bambino? o Them), il capo branco, gli anelli deboli della catena dominante, il bosco come dedalo infinito e insidioso (come se fosse un'isola da cui non puoi più uscire), le ritualità (la scena delle sevizie a Fessbender, il rogo, il sangue strisciato sulle guance)

    Sembra quasi una versione cinica, carognosa e bastardella dei Goonies (loro che corrono in bici nei boschi, solo che al posto di cacciar galeoni pieni d'oro, seviziano e uccidono , animali-il procione nella gabbia, quello meno identificato nella cassapanca-o coppiette in cerca di un week end tranquillo, non e che faccia gran differenza)

    Bellissima la mutazione della Railly che da preda braccata, muta in una specie di dea Diana ricoperta di fango (come se fossero dei dipinti di guerra, non poi molto dissimile dal Martin Sheen di Apocalypse Now) una volta che esce dal cassonetto olezzante e liquamoso, come se fosse una specie di rinascita (un pò come la Jennifer , con le dovute differenze, di I spit on your grave). Non per nulla, nel finale, qualcuno dirà " E come se fosse stata in guerra"

    Rottweiler molesti, bullismo e angherie (il benvenuto che lo psicotico Brett dà alla coppia e quello di mostrare il pene) che si trasformano in una caccia spietata, in un gioco sadico e feroce, fino alle estreme conseguenze.

    Attimi di pura fibrillazione (nel capanno, sott'acqua, la Reilly che corre e si infilza un piede, il tradimento del ragazzino angariato, i nascondigli, l'inizio di tutto con la radio alta e il cane, Page che riprende le sevizie col cellulare-su ordine di un Brett sempre più invasato e con la totale perdita di freni inibitori) si concatenano a momenti di grande emotività (la fine di Cooper-quanto e cinica e beffarda la vita-e l'uccisione di Page-quì ho esultato-, il ragazzino dato alle fiamme, Brett che in eccesso di furia massacra di botte l'amico, reo di tirarsi indietro) fino ad un finale che e un pugno nello stomaco, perchè non dà vie di fuga, perchè ti lascia lì in balia degli eventi completamente impotente (le urla della Reilly fuori campo sono strazianti), perchè azzera ogni speranza, perchè la sicurezza si trasforma in altro orrore, perchè dalle mele marce, spesso, nascono solo mele marce (Mettetela nella doccia)

    Watkins comincia subito il film martellando sull'essere genitori o sull'educazione dei bambini (non per nulla il film si apre sulla Reilly che insegna in un asilo, la radio trasmette speciali sull'educazione dei propri figli con l'intervento dei genitori, lo schiaffo che una madre ammolla a sua figlia una volta che la coppia arriva a destinazione) e tira stoccate sulla violenza dei media (Brett cita apertamente il Tony Montana di Scarface, nella sua camera i poster di John Cena e dei lottatori della WWE), nonchè la colpa dei padri che ricade sui figli (il padre di Brett non e da meno del figlio) e la cafonaggine imperante (che non riguarda solo i ragazzi) come il parcheggio fregato all'ultimo momento da un burino fuori dal B & B

    Qualche scivolone (Fassbender che entra in casa di Brett per parlare col padre e si trova nei guai) non intacca questa ferina e belluina Guerra dei bottoni, dove la maladolescenza diviene puro male, crudeltà gratuita, assenza completa di valori e annientamento totale della vita altrui.

    Bellissime location boschive, agorafobia nell'inferno verde, e uno dei finali più dolorosi mai girati (nella tana del lupo) e l'aspetto "survivor" e reso perfettamente come mai in un film. Chiusa emblematica che non promette nulla di buono.

    Sono solo dei ragazzini, dei ragazzini...
    Ultima modifica: 17/06/17 15:14 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 19/06/17 00:52
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    'sta cosa dei ragazzini, son solo ragazzini mi ha rotto le balotas; si sente sempre come scusante sul bullismo...
  • Discussione Buiomega71 • 19/06/17 05:43
    Consigliere - 26055 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    'sta cosa dei ragazzini, son solo ragazzini mi ha rotto le balotas; si sente sempre come scusante sul bullismo...



    E una frase che dicono nel film, nel finale. Infatti e in " grassetto", se si capisce il senso...

    Eppoi, qui, si va ben oltre al " comune" bullismo, ma molto oltre...
    Ultima modifica: 19/06/17 07:12 da Buiomega71
  • Discussione Schramm • 19/06/17 12:48
    Scrivano - 7694 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    'sta cosa dei ragazzini, son solo ragazzini mi ha rotto le balotas; si sente sempre come scusante sul bullismo...

    ...onestamente non capisco la considerazione, e non solo perché il film ha quasi un decennio sulla gobba e fuoriuscì in concomitanza con un momento che vedeva crescente e in suppurante fermento il fenomeno delle baby-gang o dei tearagers, finendo quindi con l'acquisire una valenza provocatoria (che quasi andava oltre l'intenzione) sulle legittimità di reazione, contrasto e politiche sulla criminalità giovanile (tant'è vero che su nocturno ne scaturì un parapiglia di decine e decine di pagine su fino a che punto fosse verosimile una vicenda del genere, che scavalcando lo specifico e le problematiche dello script degenerò nel qualunquismo e nel raffronto con il caso dei maniaci ucraini); ma anche perché, in termini eminentemente cinematografici, marca l' affiliazione con il filo d'arianna dell'innocenza inviolabile ma già perduta i cui estremi vanno dal giglio nero a qui (e oltre).

    insomma anche se la corrente resta doppia e moebiusiana, sarei per tenere separati cronachismo spicciolo e sistema rappresentativo, anche perché allora questo tormentone di cui lamenti il refrain non era affatto in voga, direi anzi l'opposto in termini reattivi alla visione (vedi per dirne una l'osservazione fatta all'uscita del cinema da uno spettatore, che riporto nel commento)
    Ultima modifica: 19/06/17 13:00 da Schramm
  • Discussione Buiomega71 • 19/06/17 13:03
    Consigliere - 26055 interventi
    Scusa, Schramm, in quale cinema uno spettatore disse quella frase? Non credo da noi, visto che il film e uscito direttamente in DVD ( e con ben otto anni di scoppiettante ritardo)

    Eppoi su quali pagine di Nocturno si parlerebbe cosi tanto di EDEN LAKE? Io ho trovato solo un trafiletto quando passò ad un festival nel 2008 e la recensione schedatura ( di Lorenzo Del Porto) nello speciale sui bambini assassini
    Ultima modifica: 19/06/17 13:49 da Buiomega71
  • Discussione Schramm • 19/06/17 13:16
    Scrivano - 7694 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Le aspettative erano assai alte (mi succede sempre così quando un film viene messo sugli scudi, soprattutto quando si decantano efferatezze e insostenibilità)(...) Ecco, forse me lo aspettavo più sadico e "sporco"

    devi in tal caso considerare però anche la visione d'insieme temporale e contestuale, perché allora lo tsunami TP -quello che riappropriandosi di una vena maledettamente seria e anironica ha fatto piazza pulita di ogni anima bella- non ci aveva ancora spazzato via, e questo fu bene o male un approdo, una valvola che fino a lì si credeva essere di non ritorno sulla pressione del pedale della cattiveria e del rappresentabile (e molto giocò il fatto che i fautori fossero ragazzini). tanto più che nella pagina precedente mi concedo un refresh dicendo che a una seconda visione, avvenuta dopo essere uscito dalle betoniere e dai tritacarne di frontieres o srpski, il film pesta molto meno duro che alla prima avvenuta allora. resta però, come giustamente osservi, lo spiazzamento etico dato dall'ambiguità (e qui, con buona pace di rare e fuor d'ogni sociologismo, vale sul piano del reale l'ogni scarraffone è belle a mamma sua emblematizzato dalla resdora che ringhia "not mines!") e soprattutto una tensione che ti prende le viscere e le usa per giocare a tiro alla fune, salto della corda e bolas. per tacere di quel finale che proprio quando finalmente stremato vorresti sederti, ti leva definitivamente la seggiola da sotto al culetto per poi rovinartela in testa. da quel punto di vista il film resta ancora oggi apicale, e tornando indietro sul fronte survivor si dovrà balzare fino a boorman per trovare pari efficacia e intensità.

    molto bello e di alta godibilità, comunque, il resto della tua disamina.

    una curiosità: l'hai visto doppiato e sottotitolato nella vs francese di cui parlasti a suo tempo?
  • Discussione Schramm • 19/06/17 13:22
    Scrivano - 7694 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Scusa, Schramm, in quale cinema uno spettatore disse quella frase? Non credo da noi

    no, fu colta all'uscita di un cinema inglese

    Buiomega71 ebbe a dire:
    Eppoi su quali pagine di Notturno si parlerebbe cosi tanto di EDEN LAKE? Io ho trovato solo un trafiletto quando passò ad un festival nel 2008 e la recensione schedatura ( di Lorenzo Del Porto) nello speciale sui bambini assassini

    parlavo ovviamente del forum, dove la discussione assunse le forme di un pur interessante flame war/vexata quaestio tra "la realtà supera la finzione" e "la finzione prefigura e supera la realtà", che culminò tristemente con l'inserimento a tradimento del link del video dei maniaci di dnepropetrovsk
  • Discussione Buiomega71 • 19/06/17 13:32
    Consigliere - 26055 interventi
    Nel contempo ho preso il DVD delle Pulp, e debbo dire che il doppiaggio italiano e coi controfiocchi.

    Sul lato " violence" l ho trovato nella media, quello che colpisce non e tanto la rappresentazione della violenza fine a se stessa, ma come Watkins la distilla con perizia ( le grida finali di Jenny, per esempio, che ti restano nelle orecchie e non ti escono più dal cervello, e tutto rigorosamente fuori campo)

    Insomma " Mettetela nella doccia" ghiaccia il sangue di più che le torture al tagliarino o dei fendenti delle coltellate

    D accordissimo sulla tensione quasi insostenibile e sul piano " survivalistico" dove ha ben pochi rivali

    Per tacere di un finale che per angoscia e annientamento e una staffilata tra le più dolorose e disperate che non lascia nè scampo nè tantomeno un barlume di speranza.
    Ultima modifica: 19/06/17 19:41 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 20/06/17 22:17
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Non posso comunque controbattere molto perchè il film lo ricordo poco.