Modestissimo filmetto di fuga made in Australia (precisamente South Australia) con madre e figlia che fuggono da un uomo a sua volta braccato da "vecchi amici". Motivo? Una vecchia rapina compiuta dalla donna col suo compagno. Succede ben poco e di violenza mostrata ve n'è davvero col gontagocce. All'ostaggio è addirittura concesso di allontanarsi per comprare cibo o sigarette!!! Chissà perché mai è stato distribuito in Italia... Belle le due attrici, almeno quello sì.
Curioso ma "povero" film di azione australiano. Un terrorista dal cuore tenero (si rifiuta di colpire donne e bambini, come Tony Montana) fugge dagli ex compagni, tenta di ricongiungersi a una vecchia fiamma la quale a sua volta fugge da lui e si troverà dietro sia lui che chi bracca lui. Non è niente di speciale, la povertà dei mezzi è evidente e non mancano le assurdità (una su tutte: in attesa del malcapitato la ragazzina va a scuola, per tornare ostaggio la sera). Finale ricco di azione. Non brutto, ma molto penalizzato.
MEMORABILE: Il padre "immaginario" di Chrissie.
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Uno dei protagonisti, dal nome "Toe" chiede due volte - al giornalista che lo intervista (minuto 38) e al meccanico-pilota che viene "rapito" affinché riveli dove sono le due fuggitive (minuto 48) - il "motivo" del perché lo chiamino "toe", ma non ottiene risposta e il film finisce senza che si sappia perché si chiami "toe".