Trovo questo film un esperimento riuscitissimo, tanto da produrre seguiti. Non credo che Adam Green non sapesse dove parare, anzi, sapeva bene che lo slasher ormai è stato vivisezionato come una delle vittime di uno dei film del genere. Ha puntato bene dando ciò che ci si aspetta. Il divertimento, l'umorismo doveva essere assolutamente predominante. Non è stato creato per spaventare, ma per "celebrare" le atmosfere degli anni '80 che hanno dato linfa a questo genere (e alcune volte lo hanno anche prosciugato di tale linfa...). Se avesse preso una strada seria sarebbe stato un fiasco terribile, allora si che avrebbe sbagliato. Ma questo film non deve spaventare, anzi deve accomunare gli spettatori, le comitive che si devono divertire durante la visione, in un'ipotetica sala cinematografica dove si riuniscono a festeggiare il loro genere preferito, i loro eroi, siano essi Jason, Michael o Freddy, tra risate, voli di pop corn e applausi a scena aperta ad ogni fiotto di sangue (e qui ce ne sono di volutamente esagerati, ripresi al rallentatore mentre schizzano sui rami, sulle lapidi...)! Il finale totalmente spiazzante lascia ben sperare il folle spettatore che da sempre, in questo genere, fa il tifo per il villain di turno. E' quello il vero eroe di queste pellicole. Si guarda a lui, si cerca di carpire il più possibile del suo aspetto, proprio perché sarà lui a tornare in eventuali seguiti, sarà lui ad apparire sui manifesti, nei fumetti, nelle figurine, nelle action figure! Certo non gli "eroi" del film, dei quali si attende solo la morte per scoprire e vedere "questa volta cosa si sono inventati per farli fuori!" E gli effetti, la scenografia (classica di questi film, da Venerdì 13 ad oggi, quanti folli deformi assassini ci sono stati nei boschi?), le nebbie, sono quello che più doveva, ed è, curato in una pellicola del genere. Veramente un buon film di intrattenimento, che è in finale quello che voleva essere.